Kale: benefici e proprietà del cavolo nero riccio

Introduzione

Tra gli ortaggi più salutari, troviamo senza dubbio il cavolo riccio, o kale, ricco di tutti i tipi di composti benefici, alcuni dei quali hanno potenti proprietà medicinali. Il kale è una verdura a foglia larga popolare appartenente alla famiglia dei cavoli, più specificatamente  delle crocifere come cavoli, broccoli, cavolfiori, cavoli e cavolini di Bruxelles. Le sue foglie possono essere verdi o viola e avere una forma liscia o riccia, increspata. Il tipo più comune di cavolo riccio è chiamato anche kale, e ha foglie verdi e riccie, gambo duro e fibroso. 

Proprietà del Kale

Il cavolo riccio è un alimento che contiene poche calorie, anche se, nel variegato mondo delle verdure, è considerato un prodotto mediamente energetico. Le calorie sono fornite soprattutto dai carboidrati, seguiti dalle proteine e infine da quantità pressochè inesistenti di lipidi. Il colesterolo è assente e le fibre sono abbondanti. Il cavolo riccio è una miniera di sali minerali: contiene elevate quantità di potassio, di calcio e ferro. Tra le vitamine, troviamo acido ascorbico (vitamina C), carotenoidi (pro vit. A) e folati. Il cavolo riccio è anche ricco di fitosteroli e polifenoli, potenti antiossidanti, e molte purine.

Antiossidanti e Vitamine nel Kale

Il cavolo riccio o kale, come altre verdure a foglia verde, è molto ricco di antiossidanti. Questi includono beta-carotene e vitamina C, oltre a vari flavonoidi e polifenoli. Gli antiossidanti sono sostanze che aiutano a contrastare il danno ossidativo dei radicali liberi nell'organismo, ossia i principali fattori di invecchiamento e di molte malattie, comprese alcune forme tumorali. Tra i flavonoidi, la quercetina si trova in quantità relativamente generose nel kale. Questa sostanza, secondo numerose ricerche, avrebbe effetti protettivi per il cuore, antinfiammatori , antivirali, antitumorali, e ipotensivi, tra gli altri. 

Il kale vanta anche un interessante profilo vitaminico. La vitamina C, presente in discrete quantità, è, come è noto, un importante antiossidante idrosolubile che svolge molte funzioni vitali nell'organismo, come la sintesi del collagene, la proteina strutturale più abbondante nell'organismo. Il cavolo riccio è molto più ricco di vitamina C rispetto alla maggior parte delle altre verdure, e ne contiene circa 4,5 volte tanto quanto gli spinaci. Un'altra vitamina essenziale presente nel cavolo riccio è la vitamina K, fondamentale, ad esempio, per la coagulazione del sangue, nella prevenzione dell'osteoporosi e di alcune patologie cardiache, la protezione delle vie urinarie, e l'azione di anti age naturale. La forma della vitamina K nel cavolo riccio è K1, che è diversa dalla vitamina K2, che si trova oprattutto negli alimenti a base di soia fermentata. 

Riduce il colesterolo e patologie cardiache

Il fegato trasforma il colesterolo in acidi biliari, che vengono poi rilasciati nel sistema digestivo ogni volta che viene consumato un pasto ricco di grassi. Quando tutto il grasso è stato assorbito e gli acidi biliari hanno svolto il loro compito, vengono riassorbiti nel flusso sanguigno e riutilizzati. Le sostanze chiamate sequestranti degli acidi biliari, largamente contenute nel cavolo riccio, o kale, possono legare gli acidi biliari nel sistema digestivo e impedirne il riassorbimento. Questo riduce la quantità totale di colesterolo nel corpo. Mangiare cavolo riccio aiuta quindi ad abbassare i livelli di colesterolo, che può portare a una riduzione del rischio di malattie cardiache nel tempo.

Il Kale in Cucina

Il sapore del cavolo riccio, un vero e proprio super food, è meno dolce e delicato del cavolo nero, vagamente amarognolo e abbastanza terroso. In cucina viene usato nella preparazione di contorni, insalate, come condimento di primi piatti e antipasti (pasta con il cavolo riccio, orzotto al cavolo riccio, zuppa di cicerchie e cavolo riccio) in zuppe come la tradizionale ribollita toscana, ma anche come pesto o vellutata. Potendo scegliere, è consigliabile consumare il kale a crudo, oppure cucinarlo a vapore o conservando la sua acqua di cottura per la preparazione di zuppe, minestre o come acqua in cui lessare la pasta o il riso, evitando la bollitura (o affogatura), che determina la perdita di moltissimi nutrienti idrosolubili tra cui soprattutto i minerali.