Integratori di Omega 3: Come valutarne la qualità

Integratori di Omega 3: Come valutarne la qualità
Ultima modifica 09.01.2024
INDICE
  1. Omega tre negli integratori
  2. Perché è importante la qualità degli integratori?
  3. Certificazione FOS
  4. Certificazione IFOS™
  5. Perché Usarli?

Gli omega 3 sono un gruppo di acidi grassi, rispettivamente denominati acido alfa linolenico (ALA), acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA).

Questi lipidi rientrano nella più ampia famiglia degli acidi grassi essenziali e - in virtù di tale essenzialità - non possono essere prodotti dall'organismo, ma richiedono l'introduzione con la dieta.

Gli omega tre sono acidi grassi essenziali polinsaturi (PUFA) e contengono alcuni doppi legami posizionati tra gli atomi di carbonio.

Rivestono molte funzioni vitali o comunque importantissime per la salute. Tuttavia, oltre a essere scarsamente presenti nei cibi, gli omega 3 si danneggiano facilmente.

In virtù della loro sensibilità alla degradazione, e delle molte funzioni vitali o salutistiche, oggi questi acidi grassi essenziali (AGE) sono estremamente diffusi e commercializzati sotto forma di integratori.

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Omega tre negli integratori

Gli integratori di omega 3 vengono utilizzati per prevenire o compensare un eventuale deficit nutrizionale e per sfruttare l'effetto benefico che esercitano sulle "patologie del benessere".

Gli integratori di omega tre possono contenere ALA, che è di origine vegetale, e/o EPA e DHA, che appartengono soprattutto agli organismi subacquei come i prodotti della pesca.

In particolare, le fonti di omega tre più utilizzate per formulare gli integratori alimentari sono:

Per ALA: semi oleosi, germe o embrione degli altri tipi di semi e relativi oli di estrazione.

Per EPA e DHA: pesce grasso dei mari freddi (come il salmone), pesce azzurro (come lo sgombro), fegato di pesce e olio di estrazione (come quello di merluzzo), krill e olio di estrazione, alghe e olio di estrazione, altri (come quello di calamaro) ecc.

Per approfondire: Integratori di omega 3: quali sono i migliori

Perché è importante la qualità degli integratori?

Come abbiamo ricordato, gli omega 3 sono nutrienti facilmente deperibili.

Subiscono particolarmente l'effetto negativo di:

Questo vale tanto per gli integratori alimentari quanto per gli alimenti.

D'altro canto, gli omega tre contenuti nei cibi "naturali" (non lavorati o estratti) sono meno suscettibili rispetto agli integratori.

Ciò avviene per:

  • Maggior protezione dai raggi solari
  • Maggior protezione dall'ossigeno atmosferico
  • Presenza di antiossidanti come ad esempio la vitamina E, soprattutto negli organismi di origine vegetale.

I cibi hanno un limite di commestibilità che può favorire l'assunzione di omega 3 "sani" a discapito di quelli deperiti. L'alimento impoverito di omega tre è quasi sempre "mal conservato". Questo, perdendo tutte le caratteristiche di gradevolezza necessarie al consumo, viene rimpiazzato da uno sano, fresco e ricco di omega 3 attivi.

Tali presupposti fanno capire quale sia l'importanza di individuare uno standard qualitativo per gli integratori di omega 3.

Come stabilire la qualità?

La "qualità" è una caratteristica abbastanza complessa.

Riferita agli integratori di omega tre, riguarda tutti gli aspetti del ciclo produttivo, dalla scelta delle materie prime alla composizione finale.

La qualità dei prodotti a base di omega 3 è misurabile e valutabile. Infatti, oltre ai requisiti basilari imposti dalla legge (che possono cambiare da un paese all'altro), le migliori aziende si rivolgono a enti specializzati che rilasciano diverse certificazioni di qualità.

In merito agli integratori di omega tre, le certificazioni più importanti sono due: FOS e IFOS™.

Certificazione FOS

FOS significa "Friend of Sea" (amici del mare).

È un ente non governativo e senza scopo di lucro fondato da Paolo Bray (Direttore Europeo dell'Earth Island Institute per il progetto Dolphin-Safe).

FOS rilascia una certificazione di qualità focalizzata sulla valutazione dell'ecosostenibilità e si basa sugli studi scientifici più recenti.

I prodotti marchiati FOS (soprattutto alici, sardine, ritagli di tonno e krill antartico), pescati o di acquacoltura, vengono ricavati rispettando i criteri di conservazione e tutela dell'habitat marino.

Inoltre, la Friend of Sea privilegia le piccole attività imprenditoriali (che rappresentano il 50% della produzione FOS), garantendo dei costi di esercizio ridotti, affrontabili e sostenibili.

Oggi, gli integratori alimentari (o le materie prime utilizzate) che godono dell'appoggio Friend of Sea provengono da tutto il mondo e includono: mangimi, specie ittiche, olio di pesce ecc.

I controlli sono operati da agenzie internazionali e indipendenti, che rispettano totalmente le linee guida stabilite dalla FAO (Food and Drug Administration).

Certificazione IFOS™

IFOS significa "International Fish Oil Standards" (standard internazionali dell'olio di pesce).

È un'organizzazione indipendente che analizza la qualità compositiva dell'olio di pesce e ne stima: la percentuale di omega 3, la presenza di contaminanti e la stabilità chimico fisica.

Composizione

Molti oli di pesce contengono quantità significative di omega 7 piuttosto che di omega 3; la IFOS garantisce che l'integratore sia effettivamente una sorgente mirabile di EPA e DHA.

Inquinanti

Purtroppo, il mare è ricco di inquinanti diffusi dall'attività industriale (metalli pesanti, diossine ecc). Questi contaminanti possono entrare nell'organismo dei prodotti della pesca e da qui negli integratori a base di olio estratto. IFOS controlla che i livelli di questi elementi indesiderati rientrino nella norma.

Integrità

Sappiamo che gli omega 3 sono molecole instabili, in particolare l'EPA e il DHA di origine animale. La conservazione delle materie prime, il metodo di estrazione e di stoccaggio, nonché il percorso totale dell'integratore finito, possono influire negativamente sulla stabilità degli omega tre facendoli irrancidire. IFOS assicura che i grassi essenziali siano integri, metabolicamente attivi e non nocivi.

Perché Usarli?

Gli integratori più diffusi di omega 3 contengono soprattutto acido docosaesaenoico ed eicosapentaenoico.

È di uso comune definire ALA, EPA e DHA come "acidi grassi essenziali" (AGE).

Tuttavia, l'unico realmente necessario è (o dovrebbe essere) l'acido alfa linolenico (che il corpo umano usa come substrato per ottenere gli altri due).

Ciò non toglie che l'acido eicosapentaenoico e il docosaesaenoico esercitino varie funzioni determinanti, soprattutto per il feto, per il bambino, per l'anziano, per il cardiopatico e per chi soffre di dismetabolismi. Ecco perché oggi gli enti di ricerca esortano la popolazione a non sottovalutarne l'importanza nutrizionale.

In passato si dava importanza esclusivamente alla somma totale degli omega tre presenti nella dieta, mentre le nuove raccomandazioni stabiliscono un livello minimo di sicurezza anche per EPA e DHA. Oggi, infatti, si è a conoscenza del fatto che un eventuale "difetto metabolico" (vecchiaia, farmaci ecc.) può compromettere la trasformazione di ALA nei derivati EPA e DHA, favorendone la carenza e aumentandone di conseguenza il fabbisogno nutrizionale.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer