Fico d'India, versatile e sostenibile: come consumare questo cibo del futuro?

Introduzione
Il fico d'India (Opuntia ficus-indica L.) è un vegetale che appartiene alla famiglia delle Cactaceae, la stessa del cactus e di altre piante succulente. Il fico d'India è quindi una pianta grassa, che può superare i 3 metri d'altezza e che produce frutti commestibili molto gustosi. Le recenti scoperte, poi, hanno dimostrato quanto sia sostenibile la sua coltivazione, e quanto sia versatile nel consumo alimentare, apportando notevoli benefici per la salute dell'organismo.
Una coltivazione sostenibile
I segmenti del fusto/fusti sono detti cladodi (di forma ellissoidale ed appiattita) e svolgono tutti i processi vitali come la fotosintesi clorofilliana solitamente affidati alle foglie; da essi si differenziano i fiori ed i frutti del fico d'India. Oltre a presentare un numero variabile di spine, in base alle necessità specifiche, i cladodi possono dar luogo a vere e proprie radici in grado di attecchire rapidamente nel terreno. Non a caso, il metodo più semplice per coltivare un fico d'India non è quello della semina, bensì di piantare direttamente un cladode (con una pala) nella terra umida, che radicherà in brevissimo tempo.
La sua coltivazione, molto praticata in Sud America, siprattutto in Perù, è sostenibile: la pianta del fico d'India è in grado di assorbire poca acqua che la mantiene umida a lungo. Abbondante irrigazione, infatti, finirebbe per farla marcire. Una coltura che ben sopporta l'arsura e le temperature estreme. Caratteristiche, queste, che la rendono uno dei 50 alimenti del futuro, nell'ottica di regimi alimentari sempre più sostenibili. Non solo, la sua coltivazione è in grado di ridurre l'emissione di anidride carbonica nell'atmosfera.
Fichi d'India: frutti dalle proprietà benefiche
I frutti del fico d'India sono bacche contenenti numerosissimi semi legnosi (che non vanno consumati in abbondanza soprattutto se si soffre di stipsi). Hanno forma variabile (tonda o allungata) ed un peso che con fatica può avvicinarsi ai 400g. La buccia, liscia e dai colori che variano dal rosso, all'arancione, giallo e verde, è ricoperta di spine più o meno evidenti, tra cui i glochidi, minuscole spine particolarmente insidiose e difficili da rimuovere anche dalla cute. Per questo motivo è praticamente obbligatorio pulire i frutti indossando i guanti e con l'uso di una spazzola. Molti attribuiscono al fico d'India proprietà nutrienti e benefiche, tra le quali: lassativa della polpa, astringente dei semi ed antiossidante (vitamine e tannini). Questi frutti sono ricchi di vitamine, soprattutto vitamina C, e minerali, tra cui magnesio e potassio. Contengono inoltre molte fibre che aiutano la peristalsi intestinale contrastando il disturbo della stitichezza. In realtà l'effetto del fico d'India sull'intestino è di tipo modulatore, grazie alla presenza di fibre viscose quali pectina e mucillagini nella polpa, e di altri principi attivi prevalentemente astringenti contenuti nei semi.
Il frutto del fico d'India è particolarmente ricco di acqua, e quindi un frutto idratante. In 100 grammi, 83 gr sono costituiti da acqua. Le calorie, invece sono 53 per 100gr e gli zuccheri il 13%. Grazie all'elevato contenuto di acqua, il fico d'India vanta proprietà dissetanti, diuretiche e depurative. Per tali ragioni è spesso consigliato dagli specialisti per espellere i calcoli renali. I fichi d'India contengono due particolari tipi di fibra alimentari, la pectina e lo xilosio, che li rendono adatti ad essere inserito anche nel regime alimentare dei diabetici.
Parte edibile | 64,0g | |
Acqua | 83,2g | |
Proteine | 0,8g | |
Lipidi TOT | 0,1g | |
Acidi grassi saturi | - g | |
Acidi grassi monoinsaturi | - g | |
Acidi grassi polinsaturi | - g | |
Colesterolo | 0,0mg | |
Carboidrati TOT | 13,0g | |
Amido | - g | |
Zuccheri solubili | 13,0g | |
Fibra alimentare | 5,0g | |
Energia | 53,0kcal | |
Sodio | 1,0mg | |
Potassio | 190,0mg | |
Ferro | 0,4mg | |
Calcio | 30,0mg | |
Fosforo | 25,0mg | |
Tiamina | 0,02mg | |
Riboflavina | 0,04mg | |
Niacina | 0,40mg | |
Vitamina A | 10,0µg | |
Vitamina C | 18,0mg | |
Vitamina E | - mg |
Fico d'India, versatile in cucina: come usarlo
Il fico d'India, oltre ad essere consumato nella polpa, fresco, dopo esser stato accuratamente pulito e sbucciato, è un frutto molto versatile in cucina. Basti pensare che in Sud America, ma anche in Europa e nel sud Italia dove si trova in abbondanza, viene utilizzato nella preparazione di gelati, marmellate, succhi biologici, bucce marinate, sciroppi e persino frittelle. Non solo, la polpa di questo frutto ricco di proprietà benefiche può essere impiegata nella preparazione di piatti salati come la ceviche di pesce, accompagnare formaggi, o in gustose insalate.
Uso dei Fichi d'India in Cosmesi
Le proprietà nutritive dei fichi d'India non sono solo preziose per l'organismo ma anche per la bellezza. Con la loro polpa e con l'olio estratto dai semi vengono formulate, infatti, lozioni, creme, oli e prodotti per la cura dei capelli. Secondo ricerche in campo cosmetico, i fichi d'India favorirebbero la crescita dei capelli, agendo direttamente sul bulbo pilifero. L'olio di fico d'India, e le sue proprietà emollienti, lo rendono adatto al trattamento delle smagliature, soprattutto in gravidanza. Idratante ed elasticizzante, è apprezzato come olio da utilizzare dopo il bagno in caso di pelle secca.