L’Enset o falsa Banana: il super food sostenibile

L’Enset o falsa Banana: il super food sostenibile
Ultima modifica 03.02.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Enset: un nuovo super food
  3. Proprietà dell'Enset o finta banana
  4. Usi in cucina

Introduzione

Si tratta di una coltura molto simile alla banana, consumata quasi esclusivamente in Etiopia, e che fuori dai confini del Paese è poco nota o addirittura del tutto sconosciuta. L'Enset è una pianta che fa parte della famiglia delle Musaceae, nota anche come falso banano o pseudo-banana. Nonostante la sua somiglianza con quest'ultima, questa pianta non viene coltivata per i suoi frutti e fiori ma per le radici e il la polpa contenuta nello pseudostelo. Rappresenta una fonte di sostentamento notevole e una delle più importanti colture alimentari in Etiopia.

Si tratta di una pianta a foglie, con un'altezza che va da sei a dodici metri e  un falso fusto (o pseudo fusto)  formato dalle basi delle foglie. Le grandi foglie crescono a spirale; ciascuna raggiunge sei metri di lunghezza e un metro di larghezza. Le foglie sono di colore verde con una venatura centrale rosa o rossastra e un piccolo picciolo rosso. A differenza dei banani coltivati soprattutto per i frutti, e nonostante ne condivida in parte l'aspetto e alcune proprietà benefiche, l'Enset viene quindi coltivato per produrre prodotti commestibili, a seguito di fermentazione di parti del corpo vegetativo e non dei frutti. 

Enset: un nuovo super food

Le piante di Enset, o finta banana, si dividono in duetipi: "morbide" e "dure". Il primo viene utilizzato come "cibo di riserva", poiché per renderlo commestibile occorre meno tempo di preparazione, quindi di fermentazione, delle piante dure. Anche le foglie fresche o secche -chiamate rispettivamente hocho e hashupha- vengono fatte fermentare. Non solo, le foglie vengono anche utilizzate come recipiente per servire gli alimenti, come avviene con il banano, è per conservare il cibo. 

Si tratta di una coltivazione domestica molto antica in Africa. Già nel Neolitico o addirittura in epoche precedenti, è presente nell'alimentazione delle popolazioni Gedeo. In questa particolare cultura, le foglie di enset hanno persino un valore simbolico di tipo religioso, e accompagnano cerimonie di nascita e matrimoni. Secondo alcuni scienziati, questo alimento coltivato in maniera sostenibile, e soltanto in un'area deliminata dell'Etiopia, verrà annoverato fra i nuovi superfood. La produzione locale, potrebbe addirittura sfamare più di 100 milioni di persone, nel prossimo futuro. 

Enset: il finto banano sostenibile

Viene chiamato "albero contro la fame" perché coltivarlo è davvero facile, e le sue potenzialità di sfamare milioni di persone sono realistiche. La pianta sopporta condizioni climatiche estreme, anche la prolungata siccità. Inoltre stabilizza il suolo ed è possibile raccogliere le sue radici tutto l'anno per diversi anni. Dell'enset, come abbiamo detto, si mangiano soltanto le radici amidacee, di conseguenza la disponibilità di questo alimento prezioso è costante. 

L'enset è stato sempre coltivato nella zona sud ovest dell'Etiopia, solo da popolazioni locali, in un'area poco estesa. Se tali coltivazioni si ampliassero, sfruttando anche condizioni metereologiche maggiormente favorevoli, questa pianta potrebbe sfamare più di 100 milioni di persone nel mezzo secolo a venire, senza impattare sull'ambiente o gravando sull'ecosistema. Una risorsa fondamentale per le popolazioni subsahariane che, affidandosi all'acqua piovana scarsissima per le coltivazioni, avrebbero quindi un alimento prezioso per contrastare la carenza alimentare costante che le affligge. 

Proprietà dell'Enset o finta banana

L'enset è un alimento particolarmente ricco di amido, in Etiopia, essenzialmente, viene consumato come sostituto di pane, pasta e patate per il suo elevato potere saziante. Sono moltissime infatti le modalità in cui può essere cucinato. Si tratta di un alimento molto nutriente dalle numerose proprietà benefiche. Efficace contro le infiammazioni intestinali, è anche una buona risorsa dal punto di vista vitaminico (A, B, C) e per il contenuto di fibre

Tra le proprietà benefiche note, si ricordano:

Usi in cucina

Solitamente l'enset viene utilizzato dopo il processo di fermentazione delle foglie e della "polpa" racchiusa nel pseudostelo. Lo si usa nell'impasto del pane, nella preparazione di una sorta di porridge. Da questo tipo di banano viene ricavata anche una farina: la pianta viene strizzata per eliminare il liquido in eccesso e tagliata fino ad ottenere una sorta di farina grossolana che viene poi cotta al forno in tegami di terracotta. La farina di enset è alla base di diversi piatti della cucina etiope, tra cui: quncissa, diboo, kebbo, hocoqo, wodhamo, koofoo, xaltta, oxa, lila e culuqo, che vengono solitamente serviti con kale o carne.

Un piatto speciale, il bu'la, viene servito durante le cerimonie e le occasioni di feste, con burro, legumi e carni arrosto. Si tratta di polvere di fiori e pseudofusto tagliuzzato di enset, non fermentato. 

 

I cibi sostenibili sono fondamentali per combattere il riscaldamento globale, una vera e propria emergenza.