Disidratazione nello Sport: Rischi e Mortalità

Introduzione
L'idratazione è parte fondamentale dell'alimentazione, in quanto deve ottemperare alle perdite idriche di un organismo composto dal 50 al 75% d'acqua; la sudorazione, la diuresi e la ventilazione polmonare sono le tre vie principali di perdita dell'acqua corporea.

Soprattutto nello sport, la reidratazione idro-salina risulta un'abitudine essenziale all'ottimizzazione della prestazione e al mantenimento dello stato di salute.
Nello Sport
Nella pratica sportiva, le notevoli perdite idriche indotte dalla sudorazione possono determinare l'insorgenza di IPOidratazione, cioè una riduzione dell'acqua corporea in tutti i compartimenti, in particolare nel torrente circolatorio.
Effetti avversi dell'ipoidratazione nello sport
Le complicanze dell'ipoidratazione determinano una serie di effetti negativi per lo sportivo che compromettono in maniera determinante alcuni sistemi e/o meccanismi fisiologici:
- Limitazione della capacità di dispersione del calore
- Riduzione dell'ossigenazione dei tessuti
- Variazione della distribuzione degli elettroliti
- Variazione dei volumi intra ed extracellulari
Tali effetti si accompagnano ad alcuni sintomi ben riconoscibili:
- Sete
- Senso di disagio ed oppressione
- Nausea
- Irritabilità, vertigini, debolezza e confusione mentale
Per questo, è importante che lo sportivo si mantenga idratato.
Come Idratarsi
L'idratazione dello sportivo dev'essere effettuata prima, durante e dopo la prestazione; inoltre, deve soddisfare diversi requisiti utili al miglioramento dell'assorbimento idrico:
- La concentrazione (osmolarità) della bevanda deve essere blandamente IPOtonica
- Deve contenere i sali minerali più soggetti a dispersione, ovvero potassio e magnesio (sodio solo in casi di sudorazione straordinaria)
- Deve contenere una piccola percentuale (5-7%) di carboidrati, elementi indispensabili (assieme ai minerali sopra citati) all'assorbimento rapido ed efficace dell'acqua ed all'ottimizzazione delle riserve energetiche
- Deve essere di temperatura compresa tra i 6 ed i 10°C.
Disidratazione
In alcuni casi (per ignoranza, per trascuratezza o per cause indipendenti dall'atleta) le perdite idriche aumentano pericolosamente. Vediamo quali rischi si corrono ignorando l'eccessiva sudorazione provocata dall'esercizio fisico intenso e prolungato.
Perdita % di Liquidi | Effetti |
2% | aumento della sete, compare il senso di "oppressione" e diminuisce l'appetito. |
3% | aumento della concentrazione del sangue e riduzione della minzione. |
4-5% | aumento della percezione dello sforzo; compaiono macchie cutanee, sonnolenza, apatia e nausea. Diminuiscono la concentrazione e la stabilità emotiva. |
6% | aumento della frequenza cardiaca e di quella respiratoria; compromissione della capacità di termoregolazione. |
8% | comparsa di vertigini, difficoltà di lavoro e di parola, confusione mentale; riduzione significativa della forza e successivamente dell'equilibrio. |
10% | comparsa di spasmi muscolari, crampi e delirio. |
11% | Marcata emoconcentrazione e riduzione del volume sanguigno; insufficienza renale, insufficienza cardiocircolatoria, collasso cardiocircolatorio e probabile COMA. |
>11% | coma e probabile MORTE |
Ovviamente, raggiungere una disidratazione pari o superiore al 10% rappresenta un comportamento quasi sempre forzato da condizioni climatiche estreme... ad esempio la "100km del Sahara"; tuttavia, anche in situazioni meno impegnative è possibile raggiungere livelli di IPOidratazione altamente limitanti. E' il caso di lunghe competizioni... magari associate a condotte alimentari poco intelligenti; alcuni esempi sono:
- l'abuso di alcol (più spesso consumato nel pasto serale del giorno antecedente);
- l'integrazione massiccia di nervini (in particolar modo la caffeina)
- l'utilizzo di diuretici.
Ad aggravare la situazione possono concorrere:
- lo scarso stimolo della sete (tipico dell'anziano);
- l'utilizzo di abbigliamento non idoneo (tipico dei principianti, erroneamente convinti che indossare impermeabili o tute dimagranti li aiuti a dimagrire);
- l'utilizzo di certi farmaci (diuretici, antistaminici, anti-ipertensivi);
- particolari condizioni fisiche (dissenteria, vomito, diabete ecc.).