Dieta per l'Omocisteina Alta

Dieta per l'Omocisteina Alta
Ultima modifica 02.04.2020

La dieta da adottare in presenza di omocisteina alta è un regime alimentare che cura in particolar modo l'apporto di vitamine idrosolubili del gruppo B.

Cos'è l'Omocisteina

L'omocisteina è un prodotto intermedio e instabile della metionina (amminoacido alimentare); fisiologicamente, essa circola per l'80% legata alle proteine plasmatiche (albumina) e per il 20% libera nel plasma in forma sia ridotta che ossidata.


Il metabolismo dell'omocisteina è regolato da alcune vitamine del gruppo B, pertanto, un loro deficit significativo e prolungato può determinare iperomocisteinemia: concentrazione maggiore od uguale a 12µmol/L.


La conversione metabolica dell'omocisteina dipende da:

Rischi dell'iperomocisteinemia e di una dieta scorretta

Nel caso in cui la dieta non sia idonea al trattamento dell'omocisteina alta e non garantisca livelli appropriati di vitamine del gruppo B, lo smaltimento viene effettuato interamente attraverso la filtrazione renale, previa conversione in omoCISTINA.

Esistono diversi livelli di iperomocisteinemia e la variabilità degli effetti collaterali dipende dall'importanza dell'accumulo ematico. Una dieta inadeguata, genetica, caratteristiche interindividuali, farmaci, fumo ed alcol possono determinare diverse complicazioni:

Cosa mangiare

La dieta per omocisteina alta è una terapia alimentare che provvede al raggiungimento dei livelli raccomandati di acido folico, cobalamina(B12), piridossina (vit B6),  riboflavina (vit B2) e zinco. Una dieta carente in uno di questi principi nutritivi determina l'innalzamento del rischio di iperomocisteinemia; sono state riscontrate alterazioni significative dei livelli di omocisteina nei soggetti che aderiscono alla dieta vegana, in quelli dediti all'alcol e nei tabagisti.
La dieta per l'omocisteina alta deve comprendere: carne, uova e pesce per un corretto apporto di cobalamina, ed ortaggi (soprattutto a foglia verde crudi) per raggiungere i livelli minimi di acido folico. La riboflavina e la piridossina sono quasi ubiquitarie, tuttavia, consumando quotidianamente una porzione di latte si garantisce l'introito di vit B2, mentre la B6 si trova in forma più disponibile nelle carni che nei vegetali.


Bibliografia:

  • Linee guida per i pazienti con iper-omocisteinemia – Inpha2000, in collaborazione con l'Università degli Studi di Padova
  • Livelli di Assunzione Raccomandata di Nutrienti per la popolazione italiana – Società Italiana Nutrizione Umana (SINU).

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Laureato in Scienze motorie - indirizzo Tecnico Sportivo Laureato in Dietistica
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer