Ultima modifica 18.03.2020

Epatite C

L'epatite C è una malattia infettiva causata dal virus HCV, che colpisce principalmente il fegato.

Nel periodo iniziale dell'infezione, i sintomi sono assenti o appena percepibili; raramente compaiono febbre, urine scure, dolore addominale e ittero.

Dieta Epatite CIn pochi riescono a guarire totalmente e la maggior parte dei soggetti cronicizza.

Nel corso degli anni, l'epatite C cronica può indurre malattie epatiche - come la cirrosi, la fibrosi, l'insufficienza funzionale e il cancro - e/o varici esofagee e gastriche.

La diagnosi avviene con le analisi del sangue.
L'epatite C si diffonde principalmente attraverso il contatto sangue-sangue (uso endovenoso di droga, attrezzature mediche, parto, ferite e trasfusioni), NON per contatto casuale (abbracci, baci, condivisione di utensili da tavola, di cibo e di acqua).
Non esiste un vaccino per l'epatite C e l'infezione cronica può essere curata con terapia farmacologica; chi ha sviluppato il cancro o la cirrosi epatici può richiedere un trapianto (non sempre risolutivo).
Nel mondo, circa 130-200 milioni di persone risultano infette da epatite C (soprattutto in Africa e in Asia).

Dieta e Attività Motoria

Poiché non esiste una forma di contagio alimentare, la dieta per l'epatite C non svolge un ruolo rilevante nella prevenzione della malattia.
D'altro canto, abbiamo già evidenziato che, nel lungo termine, l'epatite C è in grado di provocare cirrosi, fibrosi e infine il cancro; ovviamente, queste condizioni si associano prima ad una riduzione della funzionalità e poi all'insufficienza epatica conclamata.
La dieta per l'insufficienza epatica non è la stessa di quella destinata a trattare un fegato sofferente. Di seguito parleremo soprattutto di come affrontare una situazione intermedia, che NON prevede la diagnosi di insufficienza epatica propriamente detta.
Ovviamente, un fegato incapace di ottemperare alle sue numerosissime mansioni (pressione oncotica, sintesi di proteine di trasporto, produzione di bile digestiva, omeostasi glicemica, metabolismo farmacologico ecc) compromette sensibilmente lo stato di salute generale.
Quando la cronicizzazione dell'epatite C pregiudica la funzionalità epatica, diventa necessario ridurre l'impegno metabolico complessivo.

Tra i vari processi che subiscono l'influenza della dieta e dello stile di vita riconosciamo: proteosintesi, proteolisi, transaminazione, glicogenosintesi, glicogenolisi, lipogenesi, lipolisi, metabolismo farmacologico ed ormonale, produzione di bile ecc. Per fare ciò, anzitutto bisogna:

Insufficienza Epatica e Dieta

Quando la riduzione della capacità funzionale epatica è molto elevata (come avviene, ad esempio, nella cirrosi scompensata), le necessità nutrizionali diventano totalmente diverse e variabili in base al tipo di complicazioni manifeste (ipertensione portale, encefalopatia, ascite, compromissione renale, difetti della coagulazione ecc).
Prima di tutto, il soggetto dev'essere messo a riposo assoluto, possibilmente in posizione sdraiata, per favorire il ritorno venoso. Spesso, giunti a questo punto, il paziente necessita della nutrizione per via parenterale.
In caso di encefalopatia, è assolutamente necessario ridurre fino al 50% l'apporto proteico totale, stimandolo approssimativamente a 0,5g di peptidi ogni chilogrammo di peso corporeo.
Si tenga bene a mente che l'insufficienza epatica procura anche una diminuzione della sintesi proteica dei fattori sanguigni (proteine della coagulazione, di trasporto ecc). Per questo motivo, in assenza di encefalopatia, la quantità proteica nella dieta (necessaria per la sintesi delle suddette proteine) NON dev'essere assolutamente ridotta (1,2 e fino a 1,5g/kg); il rischio sarebbe di aggravare questa incapacità funzionale.
Inoltre, da recenti studi pare che sia consigliabile sostituire gli amminoacidi aromatici con quelli ramificati, i quali NON hanno un impatto ugualmente negativo sull'azotemia.
All'insorgenza di ascite, invece, si raccomanda di effettuare una severa restrizione del sodio (contenuto nela sale da cucina e, in misura inferiore, negli alimenti naturali), tenendo bene a mente che escluderlo del tutto potrebbe peggiorare la funzionalità dei reni già compromessi.

Principi Nutrizionali

I principi nutrizionali essenziali al mantenimento di una funzionalità epatica soddisfacente in presenza di Epatite C cronica, possono essere così sintetizzati:


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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer