Ultima modifica 18.03.2020

Epatite A

L'epatite A è un tipo di infezione virale che colpisce il fegato; sporadica in Europa, è invece parecchio frequente in altre parti del mondo, come, ad esempio, l'Africa e l'India.
Dieta Epatite AIl virus dell'epatite A viene contratto soprattutto per via "oro-fecale", ragion per cui risulta più diffuso nei paesi caratterizzati da condizioni igieniche precarie. L'infezione avviene più raramente con la puntura di aghi (siringhe, flebo ecc.) o con il rapporto sessuale non protetto, specie se di natura oro-anale.
I sintomi iniziali dell'epatite A si mostrano generalmente entro due mesi e risultano simili a quelli dell'influenza; comprendono: febbre (di solito non superiore a 39,5ºC), dolori articolari e muscolari, sensazione di malattia e spossatezza, e diarrea.

Questi possono essere seguiti da altri sintomi correlati, quali: ittero, minzione scura e feci pallide, prurito, fegato gonfio e tenero. Gli adulti e gli anziani tendono ad avere manifestazioni più gravi. Nella maggior parte dei casi, il fegato recupera totalmente la funzionalità complessiva.


Le correlazioni tra dieta ed epatite A sono di due tipi:

  • Dieta come mezzo di contagio
  • Dieta per il recupero funzionale dell'organo ed il sostegno durante la guarigione.

Dieta e Contagio

In Italia, l'epatite A viene contratta prevalentemente mangiando cibi crudi, talvolta vivi, come i molluschi bivalvi (cozze, ostriche, vongole, fasolari ecc); questi, contaminati dai liquami di scarico (spesso abusivi), possono indurre l'infezione.

Il contagio può avvenire anche attraverso l'ingestione di acqua contaminata (di falda inquinata dagli scarichi a terra) o di vegetali crudi, irrigati con acque inquinate (fiumi, canali, maceri ecc).

Nel 2013, in Italia e in altri Paesi europei si è registrata un'epidemia di epatite A associata al consumo di frutti di bosco surgelati provenienti dall'Europa dell'Est.

Dieta in caso di Epatite A

Essendo il fegato un organo deputato a una moltitudine di funzioni differenti, la sua compromissione in caso di epatite può risultare parecchio debilitante. Tra le varie, questo organo si occupa di secernere succhi biliari finalizzati alla digestione. Sintetizza varie proteine plasmatiche destinate al trasporto dei lipidi nel sangue (lipoproteine). Inoltre, si occupa del metabolismo della maggior parte delle molecole circolanti, dai nutrienti ai farmaci.


Per ridurre il carico del fegato e facilitare la remissione dell'epatite A, è necessario seguire alcune regole dietetiche fondamentali:


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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer