Ultima modifica 13.05.2020

Introduzione

La dieta Dukan è uno schema alimentare dimagrante ideato dall'ex medico Pierre Dukan.
Dieta DukanNon essendo considerato salutare, il metodo Dukan è sconsigliato dalla maggioranza delle istituzioni mediche e di nutrizione umana.
Le caratteristiche più temibili della dieta Dukan sono:

  • Eccesso proteico.
  • Eccesso di alimenti di origine animale.
  • Diseducazione nutrizionale.

Chi è Pierre Dukan?

Da tempo in conflitto con le autorità sanitarie, il 19 aprile 2012 Pierre Dukan fece richiesta di essere radiato dall'ordine francese dei medici. In molti sostengono che si sia trattato di una manovra preventiva.
Tra i comportamenti eticamente distubili commessi da Pierre Dukan ricordiamo:

  • Somministrazione ipoteticamente scorretta di farmaci soppressori dell'appetito a un paziente affetto da valvulopatia aortica acuta.
  • Pubblicità personale sfruttando la propria nomina.
  • Proposta anti-obesità rivolta al presidente della Repubblica da applicare in Università; questa proponeva di attribuire crediti in più agli studenti che sarebbero rimasti nel range di peso normale per tutto l'arco degli studi accademici, senza tenere conto delle ripercussioni emotive e psicologiche.

Principi e Caratteristiche

Secondo Pierre Dukan, dimagrire in un contesto di abbondanza alimentare è molto difficile e innaturale. In simili circostanze, le terapie dietetiche restrittive (basate sulla limitazione delle quantità alimentari) contribuiscono ad aggravare la frustrazione per il proprio sovrappeso.
La dieta Dukan si distingue dai regimi alimentari di tipo clinico per la “libertà di consumo e di calcolo delle porzioni alimentari”. Apparentemente, si oppone quindi al deficit calorico delle diete tradizionali, proprio perché considerate debilitanti e impraticabili.
La dieta Dukan si prefigge di raggiungere il calo ponderale attraverso la regressione alimentare, cioè tramite il ripristino della dieta ipoteticamente intrapresa dagli uomini primitivi (cacciatori e raccoglitori); il concetto è molto simile a quello della Paleodieta.

Quali Alimenti?

L'ideatore ha stilato un elenco di 100 alimenti consigliati, dei quali 72 di origine vegetale e 28 di tipo animale.
Dieta Dukan suggerisce il consumo prevalente di:

Pianificazione e Strategia

La strategia della dieta Dukan prevede la suddivisione del dimagrimento in 4 fasi.
Ogni step viene gestito in maniera personalizzata per garantire la naturalezza del dimagrimento.

Fase di attacco

E' l'approccio iniziale; ha una durata breve, ma esercita un effetto immediato.
Nella fase di attacco sono concessi solo 72 alimenti quali fonti di proteine.

Fase di crociera

E' meno aggressiva; alterna giornate identiche alla fase di attacco con giornate che includono anche i 28 piatti a base di verdure.

Fase di consolidamento

Si differenzia in due metà e ha la funzione di integrare alcuni degli alimenti eliminati nelle prime due fasi in quantità prestabilite.
Ha una durata variabile in funzione dell'entità del dimagrimento ottenuto; si calcola attribuendo 10 giorni per ogni chilogrammo perduto nelle prime due fasi (ad esempio, con un dimagrimento di 20kg è necessario adottare il consolidamento fino a 200 giorni).
Nella fase di consolidamento è concessa un'alimentazione più “equilibrata” ripristinando la gradevolezza complessiva della dieta.

Fase di stabilizzazione definitiva

E' basata su poche regole, tuttavia inequivocabili e fondamentali al mantenimento nel lungo termine del peso ideale.

L'Appartamento Dimagrante

Oltre a fornire le giuste regole alimentari, è necessario strutturare un metodo comprensivo di:

  • Coaching dietetico.
  • Possibilità di usufruire di un'area interattiva definita “appartamento dimagrante”.

Quest'ultimo è uno spazio virtuale studiato per controllare tutti i parametri del regime dietetico, nel quale è possibile consultare:

  • La lista dei 100 alimenti concessi.
  • Le ricette (vedi ricetta Torta Dukan).
  • Vari consigli utili per la terapia motoria (comprensivi di videoclip esplicativi).

Analisi del Metodo

Vantaggi

Gli unici vantaggi della dieta Dukan sono (o meglio erano al momento della sua prima diffusione):

  • Originalità e impiego di strumenti interattivi che permettono il consulto in tempo reale: l'invenzione dell'appartamento dimagrante è una strategia di fidelizzazione molto efficace. Associare un supporto online alla terapia dietetica è stato un lampo di genio che ha permesso di “imbrigliare” saldamente i consumatori al metodo Dukan.
  • Marketing: contestato dalle autorità è tuttavia necessario al business. Si tratta di un vantaggio commerciale che riguarda l'azienda Dukan ma non sfiora minimamente gli utenti.
  • Standardizzazione: riguarda la qualità del servizio offerto; è indispensabile all'erogazione dei servizi su ampia scala.

ATTENZIONE! L'efficacia della dieta Dukan NON è da considerare un vantaggio. Qualsiasi dieta dimagrante porta inesorabilmente a un dimagrimento; differentemente non sarebbe considerata tale.

Svantaggi

Per quel che riguarda gli svantaggi c'è molto da dire:

  • Squilibrio nutrizionale: consigliando di seguire interi periodi a elevato consumo proteico, il metodo Dukan NON rispetta in alcun modo i principi di una buona e sana alimentazione.
    • Eccesso proteico: va al di là delle raccomandazioni stabilite nel rispetto della dieta Mediterranea; l'entità dell'eccesso proteico ottenibile con la dieta Dukan si scontra anche con tutti i risultati degli studi sperimentali svolti per stabilire una dose proteica giornaliera raccomandabile.
    • Carenza di carboidrati: compromette la glicemia e conduce inesorabilmente alla chetoacidosi. I tessuti nervosi sono supportati principalmente dal glucosio nel sangue, che viene mantenuto grazie a diversi processi. Tuttavia escludendo totalmente i carboidrati dalla dieta anche le vie metaboliche di neoglucogenesi possono non risultare sufficienti. I sintomi sono: debolezza, irascibilità, pressione bassa e incapacità di praticare attività motoria sostenuta e/o prolungata ecc. Inoltre l'accumulo di corpi chetonici nel sangue pone l'organismo in condizioni sfavorevoli. Fegato e reni sono obbligati a lavorare di più; peraltro questi acidi tendono a disidratare l'organismo abbassando ulteriormente la pressione e aumentando l'escrezione di minerali con le urine.
    • Carenza di fibre: la quantità corretta è di circa 30g di fibre al giorno. Per ottenere questa dose è necessario consumare: cereali a prima colazione, due porzioni di frutta al giorno, due porzioni di verdura al giorno, cereali o legumi in almeno un primo piatto e qualche fetta di pane.
    • Carenza di acqua (oltre alla maggior tendenza alla disidratazione): quella contenuta negli alimenti è necessaria a mantenere lo stato di idratazione fisiologico. Rappresenta più del 50% dei fluidi necessari alla sopravvivenza; in una dieta equilibrata è fornita principalmente dagli alimenti di origine vegetale e dal latte.
    • Carenza di molecole lipidiche: non dimentichiamo che tra i grassi esistono delle molecole essenziali, ovvero che l'organismo non è in grado di produrre autonomamente. Si tratta degli acidi grassi omega 3 e omega 6. Le fonti alimentari principali sono i pesci grassi, le alghe, i semi oleosi, la frutta carnosa oleosa, e i relativi oli di estrazione. Peraltro, diluiti nei lipidi troviamo anche molti altri composti importantissimi, come le vitamine liposolubili (A, D, E, K), i fitosteroli e le lecitine.
    • Carenza di vitamine idrosolubili e minerali: escludendo i cereali, i legumi, i frutti ecc. si rischia la carenza alimentare delle vitamine e dei sali principalmente forniti da questi cibi. Due esempi sono: la vitamina C o acido ascorbico, contenuta soprattutto nella frutta acidula e in alcuni ortaggi (lattuga, prezzemolo, cavoli ecc); il magnesio, contenuto soprattutto nella porzione fibrosa dei cereali, certi ortaggi, semi oleosi e frutti.
  • Assenza di rapporto terapista-terapizzato: qualsiasi videoclip, lista alimentare, ricetta dietetica o altro materiale reperibile su un sito internet non può (e non potrà mai) sostituire il colloquio con uno specialista della nutrizione o una sessione d'allenamento svolta con un personal trainer.
  • Marketing e standardizzazione: trasforma gli utenti in consumatori.
  • Dimagrimento iniziale troppo rapido: per alcuni motivante ma per tutti traumatico. Si tratta anche di una strategia poco onesta in quanto gran parte dei chili persi nei primi giorni sono il frutto della disidratazione.
  • Restrizione eccessiva: se da un lato è possibile consumare porzioni libere, dall'altro Dukan impone di mangiare solo certi cibi. 
  • Ipocrisia: Pierre Dukan demonizza le diete ipocaloriche definendole stressanti. Tuttavia allo stesso tempo pone i suoi clienti nella stessa condizione e forse peggio. Facciamo un esempio: una dieta ipocalorica equilibrata per un soggetto adulto medio sedentario è di circa 1500-1600kcal. Una dieta Dukan in fase di attacco (5 pasti al giorno con porzioni normali a base di carne, pesce, formaggi magri, alimenti vegani proteici e uova) arriva circa a 1000kcal. Una bella differenza (50% in meno delle calorie). Evitiamo di ribadire la complicazione dell'ipoglicemia, anch'esso un fattore a dir poco disagevole.
  • Fretta di “attaccare”: termine e atteggiamento sbagliati. Per un paziente (soprattutto obeso) la fretta di dimagrire è senz'altro il primo atteggiamento da modificare. Inoltre, statisticamente la motivazione viene a mancare soprattutto in fase di stabilizzazione e mantenimento; si dimostra quindi inutile ridurre velocemente il peso nella prima fase. Dal punto di vista psicologico, “attaccare se stessi” o la propria immagine non facilita il raggiungimento della serenità in terapia. Al contrario potrebbe fomentare dubbi, paure e insicurezze già abbastanza presenti in una persona che decide di seguire una terapia alimentare a fini estetici (evitiamo appositamente di far riferimento ai soggetti che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, sui quali l'effetto negativo è certamente amplificato).
  • Insostenibilità nel lungo termine: non stiamo parlando delle fasi di consolidamento e stabilizzazione, bensì dei nuovi tentativi di dimagrimento. La recidività al sovrappeso è abbastanza diffusa tra chi segue le terapie dimagranti e ancor più nel caso si tratti di diete iperproteiche che NON favoriscono l'educazione alimentare. Ciò significa che ad ogni tentativo (verosimilmente con cadenza annuale) il fegato e i reni dovranno tollerare le fasi di attacco e crociera.

Conclusioni

In definitiva, non è concepibile organizzare una strategia dimagrante con l'obbiettivo di perdere peso rapidamente senza considerare le ripercussioni future che potrebbe avere sull'atteggiamento alimentare e sulla salute dei pazienti. Piuttosto, si dovrebbe curare l'aspetto educativo, quello salutistico e l'applicabilità della terapia.


Di seguito proponiamo alcuni esempi di ricette in linea con i principi della dieta Dukan. Tali video non sono un invito ad intraprendere questa dieta, bensì una dimostrazione di come sia possibile preparare dolci con meno zuccheri e più proteine. Simili accorgimenti possono rivelarsi utili in diversi regimi alimentari, naturalmente sotto la guida di un nutrizionista.




Vedi anche le sezioni: Ricette proteiche e Ricette dietetiche

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer