Dieta per la colite ulcerosa: cosa mangiare per disinfiammare?
La colite ulcerosa o rettocolite ulcerosa, è una patologia cronica di tipo infiammatorio che interessa la mucosa dell'intestino crasso (colon-retto).
Le cause della colite ulcerosa non sono tutt'ora ben note ma tra gli autori è convinzione comune che si tratti di un disturbo immunologico. A danneggiare la mucosa dell'intestino sarebbero quindi gli stessi globuli bianchi dell'organismo attraverso la liberazione di anticorpi anti-epitelio; questa teoria pare comprovata dalla più o meno frequente comorbilità della colite ulcerosa con altri disturbi simili ma di natura extra-intestinale. Inoltre, non si esclude la possibilità di una componente genetica trasmissibile.
Nota: è anche piuttosto frequente riscontrare un forte stress emotivo verosimilmente provocato dalla tendenza ansiogena di alcuni soggetti affetti da colite ulcerosa. Tale eziologia parrebbe sovrapponibile a quella della sindrome da colon irritabile.
La colite ulcerosa si manifesta con diarrea mucoematica, ovvero contenente una buona quantità di muco intestinale associato a sangue; le scariche diarroiche sono più frequenti di notte e dopo i pasti, e si associano a dolori addominali crampiformi e sensazione di bisogno costante di defecare nonostante il retto sia già completamente vuoto (tenesmo).
Se non trattata, la colite ulcerosa può determinare l'estensione dell'area mucosa colpita. con relativo aggravamento della sintomatologia. Oltre alle manifestazioni enteriche, è frequente l'insorgenza di febbre alta.
La terapia della colite ulcerosa si concentra soprattutto sull'induzione della remissione, e sul mantenimento e la gestione di eventuali complicanze legate alla malattia.
Ruolo della dieta nella colite ulcerosa
L'accorgimento più importante nella prevenzione della colite ulcerosa è senz'altro quello di mantenere integra la mucosa intestinale; tuttavia, la dieta per la colite ulcerosa cambia significativamente in base allo stato della malattia, o meglio:
- se la colite ulcerosa si trova in forma latente, quando non presenta la sintomatologia specifica, l'obbiettivo della dieta è quello di mantenere l'equilibrio intestinale scongiurando le acuzie;
- se la colite ulcerosa manifesta una sintomatologia di tipo acuto, l'obbiettivo della dieta è quello di ridurre le manifestazioni enteriche.
Dieta nelle fasi di remissione
Nel periodo di latenza o di remissione, la terapia alimentare della colite ulcerosa mira al mantenimento dell'efficienza intestinale ed a potenziare l'effetto "barriera" verso i patogeni, l'acidità, le scorie alimentari ecc.
La peristalsi del colon è favorita dal giusto apporto di fibra alimentare, che dovrebbe essere introdotta nelle giuste dosi e con la maggior regolarità possibile. A tal proposito, gli enti di ricerca consigliano di assumere circa 30g/die (+/- 5g), quota che, in base alla soggettività, può essere aumentata o diminuita sulla base della risposta peristaltica individuale (frequenza delle evacuazioni e consistenza delle feci). La fibra, adeguatamente ripartita tra solubile (contenuta maggiormente nella frutta e negli ortaggi) ed insolubile (prevalentemente dai cereali e derivati), oltre a mantenere una certa "vitalità" della muscolatura colica, alimenta la flora batterica fisiologica contribuendo significativamente al mantenimento del giusto trofismo batterico.
Trattandosi di molecole utili anche alla crescita delle colonie fisiologiche (funzione prebiotica), gli alimenti contenenti fibra agiscono sinergicamente ai probiotici (yogurt, latti fermentati, integratori, farmaci ecc.) per il mantenimento delle difese della mucosa; nel caso in cui il malato non faccia uso di alimenti probiotici, consultando il medico è possibile integrare l'apporto di questi ceppi batterici mediante farmaci o integratori alimentari contenenti: L. acidophilus, B. bifidum, L. bulgaricus.
Anche le fonti alimentari di omega-tre (per la potente azione antinfiammatoria di questi acidi grassi essenziali), e quelle di glutammina, per la funzione trofica di questo amminoacido sulla mucosa intestinale, risultano particolarmente raccomandate nella dieta dei soggetti affetti da colite ulcerosa.
Ricordiamo infine che tutti gli agenti irritanti per la mucosa devono essere limitati nella dieta, pertanto, se possibile, si consiglia di ridurre drasticamente alcol, caffè, alimenti fortemente speziati, cibi molto grassi ecc.
Dieta nelle fasi acute
D'altro canto, nel periodo di acuzie della colite ulcerosa le raccomandazioni alimentari cambiano drasticamente. Dovendo ottemperare all'aumentato fabbisogno idrico (disidratazione indotta dalla diarrea), il primo accorgimento è quello introdurre acqua in maniera frequente; inoltre, ricordiamo che la diarrea mucoematica favorisce il malassorbimento nutrizionale, pertanto, potrebbe rendersi necessaria l'integrazione vitaminica associata a sali minerali (soprattutto magnesio e potassio). Inoltre, al fine di ridurre il più possibile le scariche diarroiche, nella colite ulcerosa acuta è necessario:
- Ridurre l'apporto di fibra alimentare che, per quanto sia necessaria durante il mantenimento, in fase di acuzie potrebbe favorire l'evacuazione peggiorando la sintomatologia;
- Interrompere l'eventuale integrazione probiotica per questioni igieniche; sappiamo che i batteri probiotici non sono potenziali patogeni, tuttavia, considerando che nelle feci sono presenti tracce di sangue ad indicare una lesione delle pareti, per sicurezza è raccomandabile non favorire l'introduzione di altri batteri con l'alimentazione.
- Eliminare dalla dieta il lattosio in quanto, a causa dello sfaldamento della mucosa, è possibile che venga favorita la fermentazione del lattosio ad opera dei batteri intestinali; tutto ciò peggiorerebbe inesorabilmente la frequenza e l'importanza della diarrea tipica della colite ulcerosa.
- Ovviamente, più che nella fase latente, è importante eliminare tutti gli alimenti che apportano molecole irritanti: alcol, caffè, altri nervini, spezie irritanti (soprattutto pepe), alimenti cotti alla griglia o peggio sulle braci, cibi eccessivamente grassi, fonti di solanina ecc.
Nota: nei casi di acuzie più gravi potrebbe rendersi necessario sostituire l'alimentazione con la nutrizione parenterale; al termine del periodo più intenso, il malato di colite ulcerosa dovrà reintegrare gli alimenti poco per volta attraverso una dieta elementare (cibi ipoallergenici e cotture semplici) possibilmente a basso residuo di scorie.
Bibliografia
- Medicina interna sistemica – C. Rugarli – Elsevier Massono - pag 701.