Ultima modifica 26.08.2020

Bulimia Nervosa

La bulimia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare (DCA) caratterizzato dalla paura di ingrassare e dal forte desiderio di dimagrire.
Gli atteggiamenti tipici del bulimico comprendono la restrizione alimentare eccessiva e la perdita di controllo sul cibo.
Il discontrollo sfocia nelle abbuffate e viene seguito da metodi di purgazione, come il vomito autoindotto o l'uso di lassativi. Alcuni praticano il compenso motorio svolgendo attività fisica eccessivamente intensa e/o protratta (spesso a digiuno).


Dieta Bulimia Nervosa

Le cause sono poco chiare e si suppone che il meccanismo patologico riguardi la sfera psichica e socio-culturale. La bulimia nervosa è spesso interessata da comorbilità psichiatriche come sintomi o disturbi ansiosi, depressione, autolesionismo e sindrome ossessivo compulsiva. Talvolta, si associa l'abuso alcolico e l'utilizzo di droghe.
Le complicazioni legate alla bulimia nervosa sono di vario genere.
Dal punto di vista mentale, se non trattata, questa condizione può aggravarsi e cronicizzare. Talvolta, si trasforma in anoressia nervosa.
Per quel che concerne l'aspetto fisico, la bulimia non provoca obbligatoriamente un dimagrimento eccessivo. Al contrario, sembrano frequenti anche i casi di normopeso o sovrappeso. Ciò significa che il rischio di malnutrizione è più basso e meno grave rispetto all'anoressia nervosa.
Tuttavia, si possono mostrare alcune complicanze riferite ai metodi di compenso. Tra queste: patologie dentarie o del cavo orale (per il vomito autoindotto), disordini intestinali (per i lassativi),  problemi di natura metabolica (picchi ipoglicemici, ipotensivi, svenimenti ecc). muscolo-articolari (affaticamento e sollecitazione eccessivi per l'attività fisica), carenze nutrizionali vitaminiche e/o saline specifiche.
La cura della bulimia nervosa è difficile. Si basa sull'intervento multidisciplinare che recluta quattro figure professionali ben distinte: psichiatra, psicologo, internista e dietista.

Implicazioni Dietetiche

Lo schema alimentare per la bulimia nervosa NON ha una valenza curativa; subordina infatti a un'adeguata terapia psicologica (ad esempio la terapia comportamentale) e psichiatrica (farmaci).
La dieta è comunque necessaria al ripristino dell'equilibrio nutrizionale e ha una funzione educativa molto rilevante. In particolare, aiuta il bulimico a riordinare l'alimentazione e acquisire il controllo sul cibo, permettendogli di gestire la dieta senza sfociare nelle condotte di purgazione/compenso.
Prima di continuare, è necessario sottolineare che la cura della bulimia nervosa non è semplice. La maggior parte dei casi necessita di parecchi tentativi; d'altro canto, la percezione del fallimento può aggravare la condizione psicologica.
I bulimici non parlano volentieri del proprio disturbo. In genere, questa riservatezza è causata dalla vergogna per i propri comportamenti e talvolta per il proprio aspetto.
Quando la bulimia nervosa crea un equilibrio tra le abbuffate e i metodi di purgazione/compenso, consentendo di mantenere il peso, si instaura una condizione difficile da “sbloccare”. Purtroppo, nascondendo i propri comportamenti, il bulimico ritarda la diagnosi medica di vari mesi o addirittura di anni rispetto alla comparsa.
NB. Spesso, il bulimico occulta l'obbiettivo reale dell'attività motoria compulsiva (dimagrimento), camuffandosi da sportivo agonista.

Caratteristiche della Dieta

ATTENZIONE! la bulimia nervosa NON è una condizione che può essere trattata autonomamente. E' raccomandabile la consulenza di specialisti presso centri specializzati.
La dieta per la bulimia nervosa deve mostrare alcuni caratteri indispensabili, che riguardano l'ambito alimentare e soprattutto quello psichico-comportamentale.

La tabella sintetizza alcuni degli elementi fondamentali per la dieta del soggetto bulimico.


CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI

CARATTERISTICHE EDUCATIVE

Regime alimentare normocalorico. Non bisognerebbe mai incoraggiare il bulimico a dimagrire, soprattutto in caso di normopeso. La dieta deve soddisfare tutti i requisiti di equilibrio nutrizionale.

Dieta che garantisce di NON ingrassare. Come anticipato, è necessario ridurre lo stress, l'ansia e la paura di ingrassare. E' possibile ridurre le cause psicologiche scatenanti gli attacchi bulimici, garantendo una dieta che permetta di mantenere il peso.

In caso di patologie metaboliche gravi e obesità, può essere necessaria una dieta leggermente ipocalorica. Tenendo bene a mente quanto detto sopra, se il soggetto mostra un'evidente obesità con patologie del metabolismo, può essere necessario favorire il dimagrimento. La decisione è di interesse medico (psichiatra e il medico internista).

Disabituare alla sensazione di fame. E' tipica dei digiuni prolungati che seguono le abbuffate. Nel bulimico, il bisogno compulsivo di mangiare ha una radice molto più profonda rispetto ai banali stimoli fisiologici.
Ciò nonostante, disabituare la mente del malato a percepire gli impulsi fisiologici della fame può aiutare moltissimo a diminuire le abbuffate.

Varietà. Alternare i cibi e cercare di far consumare almeno un alimento per ciascun gruppo fondamentale degli alimenti. Questo è un aspetto che, nel lungo termine, favorisce la copertura dei vari bisogni nutrizionali. Inoltre, permette di sfatare i preconcetti di natura dietetica, spesso ben radicati nei disturbi del comportamento alimentare (ad esempio, “la pasta fa ingrassare”).

Evitare di ricorrere agli alimenti in condizioni di sintomi ansiosi o depressivi.

Eliminando l'abitudine al consumo di cibi ipercalorici quando l'umore è compromesso, si possono evitare i sensi di colpa e i conseguenti mezzi di compenso.
E' interessante notare come l'ansia predisponga a un consumo maggiore di cibi salati e croccanti, mentre la depressione ad alimenti dolci e cremosi. Tuttavia, nel corso delle abbuffate, non sempre il bulimico è totalmente consapevole di cosa e quanto sta mangiando.

Integratori e farmaci. Se necessario, il bulimico deve fare uso di farmaci o prodotti da banco per coprire i fabbisogni nutrizionali. La decisione spetta al medico e al dietista. Per approfondire: Farmaci per la bulimia nervosa

Consumare i pasti in compagnia. La convivialità è un fattore preventivo per i disturbi del comportamento alimentare. Mangiare in compagnia è una correzione molto difficile da adottare perché il soggetto avverte il timore di perdere il controllo sul cibo o teme di non poter praticare il vomito autoindotto.

Atteggiamento non aggressivo. La dieta dev'essere proposta con delicatezza, stabilita in comune accordo e senza imposizioni che potrebbero scatenare un rifiuto inevitabile.

Personalizzazione. La dieta per la bulimia nervosa dev'essere personalizzata al 100%. Ogni caso è a sé stante, ragion per cui non esistono linee guida altamente specifiche.


Autore

Dott. Riccardo Borgacci

Dott. Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer