
Mangiare carne cruda o poco cotta è un'opzione che conquista sempre più persone ma se per la maggior parte delle tipologie non ci sono problemi nel farlo, ovviamente tenendo alti i livelli di qualità e igiene, esiste una carne che assolutamente non si può mangiare se non ben cotta: quella di pollo.
Il consumo di carne di pollo cruda o poco cotta, infatti, è pericoloso per la salute e può portare a diversi eventi spiacevoli, a causa dei batteri presenti che vengono uccisi durante la cottura e che senza questo passaggio rimangono quindi vivi e attivi.
Cosa comporta mangiare pollo crudo
- Intossicazione alimentare
- Dolori di stomaco
- Nausea e/o diarrea
La carne di pollo cruda, così come i suoi succhi, è spesso contaminata dai batteri campylobacter e talvolta da salmonella e clostridium perfringens. In alcuni casi, anche se le probabilità sono minori, mangiandola si può anche venire in contatto con l'Escherichia Coli, che tuttavia è maggiormente presente in carne di manzo poco cotta e frutta o verdura cruda contaminata.
Tutti questi agenti patogeni di origine alimentare possono generare un'intossicazione alimentare oppure una reazione del corpo molto simile che causa diarrea, solitamente in tandem con nausea e vomito, febbre e crampi addominali.
Perché questi malesseri si materializzino non è necessario eccedere con le dosi ma bastano un paio di morsi di carne di pollo cruda.
Quanto tempo dopo aver mangiato pollo crudo si inizia a stare male
Nel caso di intossicazione da campylobacter, i sintomi in genere non iniziano a presentarsi fino a due o cinque giorni dopo l'esposizione, mentre la salmonella può iniziare a farsi sentire in appena sei ore.
L'intensità di queste infezioni varia da 24 ore (clostridium perfringens) a una settimana (campylobacter). Il tempo di incubazione dell'Escherichia Coli è invece più comunemente di tre o quattro giorni.
Sfortunatamente, una volta mangiato il pollo crudo, non c'è molto da fare per scongiurare l'insorgere dei sintomi. Bere acqua o sciacquarsi la bocca non risolve il problema e nemmeno costringersi a vomitare.
Cosa fare se si sta male a causa del pollo crudo
Se dopo aver mangiato carne di pollo cruda ci si accorge di stare male, nella maggior parte dei casi non esistono soluzioni né farmaci specifici ma si devono affrontare i sintomi e aspettare che passino.Tuttavia se ci si trova a che fare i conti con diarrea, nausea, crampi e altri chiari segnali di intossicazione alimentare, si può fare è provare ad agire su di essi per mitigarne l'intensità.
Seguire per qualche giorno una dieta leggera e rimanere ben idratati con acqua e bevande elettrolitiche, ad esempio, può rivelarsi utile.
Solitamente questi stati di malessere durano circa una settimana. Se i sintomi peggiorano o non migliorano entro quel lasso di tempo, si nota la presenza di sangue nelle feci, si sviluppa febbre alta, oppure si è incinte o immunodepresse, è bene contattare un medico. Meglio rivolgersi a uno specialista anche in caso di evidenti segni di disidratazione, vertigini, secchezza delle fauci, pressione bassa e minzione ridotta perché nonostante la maggior parte delle infezioni si risolva da sola, se si presenta in modo più violento potrebbe essere necessario trattarla con antibiotici.
Cosa succede mangiando pollo poco cotto
Non è necessario che il pollo sia completamente crudo perché si verifichino questi problemi di salute. A volte infatti basta che la carne non si cotta bene o non del tutto per generale un'intossicazione.
Per questo, nel dubbio è sempre bene indugiare qualche istante in più quando si cucina la carne di pollo, in qualunque forma essa sia.
Può capitare che nello stesso taglio ci siano parti più cotte e altre meno, a causa del diverso spessore della carne o della vicinanza con la fiamma di una specifica area.
Eliminare quella piccola porzione sospetta a volte basta ma in generale è sempre bene non farlo. L'intero pezzo di carne, infatti, dovrebbe essere ben cotto perché i germi rimasti in vita nella parte cruda potrebbero contaminare anche i segmenti adiacenti, mettendo comunque a rischio di contrarre un'intossicazione alimentare.
Come assicurarsi che il pollo sia ben cotto
Prestare attenzione al colore della carne e ai succhi che fuoriescono dal pollo in cottura è fondamentale per capire se ciò che si sta cucinando è cotto nel modo corretto.
Il pollo ben cotto è di colore bianco, mentre il pollo poco cotto o crudo si presenta rosato.
A volte può essere difficile rendersi conto se la carne che ci si appresta a mangiare sia davvero cotta, anche se dall'esterno all'apparenza la situazione sembra sotto controllo.
In caso di dubbio, per assicurarsene è utile fare un piccolo taglio nella parte più spessa del pollame e osservare se anche l'interno è bianco o se appare ancora rosa. In questo secondo caso è necessario continuare la cottura, così come se schiacciando leggermente la carne esce un po' di liquido.
Come scongelare la carne di pollo correttamente.