Introduzione
L'aglio ha notevoli benefici per l'organismo, ed è anche semplice da coltivare nel piccolo giardinetto di casa, ma anche in un vaso sul balcone. La sua coltivazione parte proprio dai bulbilli, ossia dagli spicchi. Andrà bene un aglio acquistato dal fruttivendolo o al supermercato purchè sia bio e non trattato. L'aglio non ha bisogno di un vaso particolare o di terreno speciale come per altre piante. Occorre qualche accortezza, come evitare i ristagni d'acqua, e avvicinarlo ad alcune colture come carote e insalata, vedendo bene di eliminare eventuali piante infestanti.
Qualità di aglio
In Italia ci sono tre varietà di aglio:
- Bianco: il più comune ma anche con profumo e sapore più forte di tutti, e anche quello con la maggiore concentrazione di proprietà naturali.
- Rosso: leggermente piccante
- Rosa: questa invece è una qualità molto delicata e aromatica
L'aglio nero, contrariamente a quanto si può pensare, non è una varietà d'aglio, ma è il risultato del processo di fermentazione dell'aglio bianco che raggiunge la classica colorazione bruna e cambia sapore e consistenza: è molto più dolce e la sua consistenza è decisamente più morbida e cremosa.
Coltivare l'aglio sul balcone: consigli
La coltivazione dell'aglio - Allium sativum, che appartiene alla famiglia delle Liliacee, come la cipolla e il porro - è semplice. E' possibile farlo crescere sul balcone o, in generale in vaso: basta piantare nella terra i bulbilli (spicchi d'aglio) con tutta la buccia, a 5 cm di profondità, con la punta dello spicchio verso l'alto, dalla quale spunterà il cotiledone che andrà a generare la parte fogliare della pianta, distanziandoli di circa 15/20 cm gli uni dagli altri. Annaffiare 2 volte a settimana fino all'estate. Alcuni consigli per la coltivazione dell'aglio, includono:
- Esposizione al sole: il vaso deve essere posizionato in pieno sole, su balcone-terrazzo esposto ai raggi solari, quindi orientato a sud.
- Terriccio: deve essere morbido e ben drenante, per evitare ristagni idrici nemici dell'aglio che finirebbe per marcire.
- Tipo di vaso: il vaso ideale è di medie o grandi dimensioni. A seconda della dimensione, ovviamente, sarà variabile il numero di piante d'aglio da poter seminare.
- Temperatura giusta: la coltivazione dell'aglio avviene con un clima in cui la temperatura è compresa tra i 15 e i 25 °C. Sopporta bene anche temperature leggermente inferiori ma non sotto i 10 °C.
- Quando piantare l'aglio: solitamente nei mesi di novembre – dicembre nelle regioni caratterizzate da inverni miti e meno piovosi, o nei mesi di gennaio – febbraio nelle regioni settentrionali o appenniniche.
- Ciclo vegetativo: in circa 4 mesi si sarà formata la classica testa d'aglio.
- Fase lunare: chi si basa sulle fasi lunari per la semina dovrà farlo durante la fase di luna calante.
- Coltivazioni attigue: l'aglio può essere coltivato all'interno dello stesso vaso di carote, insalata o spinaci, mantenendo la giusta distanza per consentire la corretta esposizione ed aereazione.
Vasi e Terriccio: quali scegliere
Il contenitore ideale per coltivare l'aglio in balcone deve essere alto almeno 25 cm. Lunghezza e diametro variano in base al numero di piante che si intendono piantare. Andranno bene le classiche fioriere rettangolari a cassetta. Sul fondo del vaso, prima di versare il terriccio, è consigliato formare uno strato isolante di ghiaia che farà da barriera protettiva tra le radici dell'aglio e i ristagni di acqua.
Il terriccio ideale per la coltivazione di questa liliacea deve essere sciolto e drenante, con pH compreso tra 6 e 7. E' consilgiabile mischiarlo con della terra recuperata in un campo o nell'orto di qualcuno che ne ceda un poco.
Concimazione aglio coltivato sul balcone
Non è necessaria una quantità di concime elevata per coltivare l'aglio, anzi, ne basta una esigua parte. Questo perchè un eccesso d'azoto nel terreno ostacolerebbe lo sviluppo del bulbo. Lo zolfo, invece, è molto importante e consentirà di avere un raccolto generoso. Si puà aggiungere in piccole quantità nel vaso di coltivazione.
Ecco invece come coltivare il melograno.
Quando e quanto annaffiare
Come comportarsi con l'irrigazione? Ovvero quanto e quando annaffiare l'aglio per ottenere una resa migliore, tenendo in considerazione che la pianta dell'aglio sopporta brevi periodi di siccità? Ecco cosa è consigliato:
- Annaffiare con piccole quantità d'acqua ogni giorno, ma in modo costante.
- Quando è meglio annaffiare: nelle prime ore del giorno o nelle ore serali, dopo il tramonto del sole, possibilmente senza bagnare le foglie della pianta.
Raccolta dell'aglio: quando e come avviene
Il ciclo colturale dell'aglio è solitamente di 4 – 6 mesi. Una volta raccolta, la pianta va completamente estirpata e fatta seccare al sole. Una settima prima del raccolto si deve smettere di annaffiare così da favorire l'insecchimento della pianta e della testa d'aglio. Dopo qualche giorno d'esposizione solare, le teste d'aglio possono essere conservate in un luogo buio e lontano da umidità, anche appese in trecce, secondo tradizione.