Combattere le infiammazioni con le spezie: le più indicate
L'infiammazione è il modo naturale con cui il corpo combatte le infezioni e guarisce. Tuttavia, in alcune situazioni, l'infiammazione può durare a lungo, trasformandosi in una situazione cronica e più preoccupante. Molti studi hanno confermato come la dieta giochi un ruolo fondamentale nell'alimentarla o diminuirla.
Le spezie che combattono le infiammazioni
Tra i vari alimenti, esistono alcune spezie che sembrano riuscire a combattere efficacemente i diversi tipi di infiammazione, perché in grado di ridurre i marcatori infiammatori.
Ecco le migliori.
Zenzero
Lo zenzero è una spezia dal sapore pepato ma leggermente dolce, che può essere assunta in diversi modi: fresca, essiccata o in polvere, e usata per realizzare molte ricette, sia dolci sia salate.
Contiene più di 100 composti attivi che alleviano raffreddore, emicrania, nausea e ipertensione. Per quanto riguarda le malattie infiammatorie, sarebbe particolarmente efficace contro l'artrosi, una condizione degenerativa che coinvolge le articolazioni. Alcune ricerche hanno infatti stabilito che l'assunzione giornaliera di 500-1.000 mg di zenzero nelle persone con artrosi può ridurre i marker infiammatori, come TNF-α e interleuchina 1 beta, e il dolore articolare, oltre ad aumentare la mobilità articolare.
Aglio
L'aglio è una spezia dal sapore e odore intensi. La maggior parte dei benefici deriva dai suoi composti di zolfo, che sembrano avere proprietà antinfiammatorie, ideali per curare artrite, tosse, costipazione, infezioni, mal di denti e altro.
Diversi studi hanno rilevato che assumere integratori di aglio riduce il livello del marker infiammatorio CRP, aumenta gli antiossidanti nel corpo e regola i marcatori che promuovono l'infiammazione, come l'interleuchina 10 e il fattore nucleare κB.
Curcuma
La curcuma è una spezia popolare della cucina indiana, ricca di oltre 300 composti attivi tra cui il principale, la curcumina, dal potere antiossidante e antinfiammatorio.
Numerosi studi hanno infatti dimostrato che possa bloccare la molecola NF-κB, che attiva i geni che promuovono l'infiammazione, e fornire sollievo dal dolore a persone con osteoartrite.
Sfortunatamente però, la curcuma contiene solo il 3% di curcumina e il corpo non sempre riesce ad assorbirla in modo ottimale. Per agevolare questo processo, il consiglio è di assumere la curcumina insieme al pepe nero, poiché quest'ultimo contiene un composto chiamato piperina, che può aumentarne l'assorbimento fino al 2.000%.
La curcuma è ottima anche per la longevità.
Cardamomo
Il cardamomo è una spezia originaria del sud-est asiatico, dolce ma allo stesso tempo piccante. Il suo sapore ricco e complesso lo rende un'ottima aggiunta a curry e stufati, ma può anche essere assunto attraverso integratore in polvere o capsule. La ricerca suggerisce come l'assunzione di integratori di cardamomo possa ridurre i marcatori infiammatori e generare un potere antiossidante.
Nel dettaglio, uno studio di 8 settimane su 80 persone con pre diabete ha rilevato che l'assunzione di 3 grammi di cardamomo al giorno riduce significativamente i marcatori hs-CRP, IL-6 e MDA.
Pepe nero
Il pepe nero è forse la spezia più utilizzata in cucina perché si abbina bene quasi ad ogni tipo di piatto. A livello medico sarebbe ottimo per alleviare asma e disturbi gastrici.
Ricerche svolte in provetta e sugli animali suggeriscono che la piperina, uno dei suoi composti attivi, può anche ridurre i sintomi infiammatori e, nelle artriti, contribuire a diminuire il gonfiore articolare. Tuttavia, in questo caso sono necessarie ulteriori ricerche sull'uomo per avere la certezza di questi effetti.
Ginseng
Il ginseng è una pianta da sempre apprezzata per le sue proprietà medicinali. Le due varietà più popolari sono il ginseng asiatico e il ginseng americano, che si differenziano per effetti e quantità di composti attivi: il primo sarebbe rinvigorente, mentre il secondo rilassante.
A ridurre i marcatori infiammatori sarebbero i composti attivi chiamati ginsenosidi e la capacità della spezia di sopprimere NF-κB, un messaggero chimico che attiva i geni che promuovono l'infiammazione.
Introdurlo nella propria alimentazione è semplice, si possono stufare le radici in un tè o aggiungerle a zuppe o fritture. In alternativa è possibile usare l'estratto di ginseng come integratore.
Tè verde
Questa pianta è ricca di composti chiamati polifenoli, in grado di generare benefici per il cervello e il cuore, aiutare la perdita di grasso corporeo e ridurre l'infiammazione.
Studi su animali e in provetta hanno dimostrato che è soprattutto il polifenolo EGCG a ridurre i segni di infiammazione associati alla colite ulcerosa, alle malattie infiammatorie intestinali e al morbo di Crohn.
I polifenoli del tè verde sembrano anche essere utili contro osteoartrite, artrite reumatoide, morbo di Alzheimer e malattie gengivali.
Rosmarino
Il rosmarino è una profumata erba originaria del Mediterraneo. Il suo potere anti infiammatorio sembra sia dovuto all'alto contenuto di polifenoli, in particolare acido rosmarinico e acido carnosico.
Uno studio di 16 settimane su 62 persone con artrosi ha rilevato che bere un tè quotidiano ricco di acido rosmarinico riduce significativamente il dolore e la rigidità e genera una maggiore mobilità nelle ginocchia.
In studi in provetta e su animali, l'acido rosmarinico ha ridotto i marker di infiammazione in molte condizioni infiammatorie, tra cui dermatite atopica, osteoartrite, asma, malattie gengivali e altre.
Il rosmarino può essere usato fresco, essiccato o in polvere e si sposa bene soprattutto con carne e pesce.