Colina: a cosa serve e quali sono le sue proprietà

Colina: a cosa serve e quali sono le sue proprietà
Ultima modifica 05.06.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Dove Si Trova
  4. Assorbimento
  5. A Cosa Serve
  6. Proprietà
  7. Dose e Fabbisogno
  8. Carenza
  9. Effetti Collaterali
  10. Controindicazioni
  11. Interazioni Farmacologiche
  12. Precauzioni per l'uso

Generalità

La colina, nota anche come vitamina J, è un nutriente essenziale, che prende parte alla costituzione delle membrane cellulari e di alcuni neurotrasmettitori.

L'essere umano è in grado di sintetizzare la colina; questo processo ha sede nel fegato.
La quantità prodotta, tuttavia, è insufficiente a soddisfare il fabbisogno dell'organismo, ragion per cui è indispensabile assumere il nutriente tramite la dieta ed, eventualmente, un integratore.

La colina è presente in alimenti quali tuorlo d'uovo, semi di soia, germe di grano, frattaglie e lievito di birra; al contrario, sembra che alcol, caffeina, nicotina e sostanze nervine ne compromettano l'integrità.

Il corpo umano utilizza la colina come precursore per sintetizzare la fosfatidilcolina e la sfingomielina, due dei principali fosfolipidi costituenti la membrana plasmatica delle cellule e degli organelli; se ne serve, poi, anche per la sintesi dell'acetilcolina (un importante neurotrasmettitore) e dell'osmoregolatore trimetilglicina (una betaina), e per il trasporto dei lipidi e il loro metabolismo.

Studi suggeriscono, inoltre, che la colina possa avere un ruolo protettivo nei confronti di alcune patologie; tra queste, per esempio, si segnala il morbo di Alzheimer.

Cos'è

La colina è un nutriente essenziale, un composto organico solubile in acqua, che non rientra né nella categoria delle vitamine (anche se qualcuno la chiama vitamina J), né in quella dei minerali.

La colina è un catione ammonio quaternario; senza entrare troppo nei dettagli, questo vuol dire che è costituito da un atomo di azoto carico positivamente a cui sono legati quattro sostituenti organici, alchilici o arilici.

Cosa vuol dire nutriente essenziale?

Un nutriente è chiamato essenziale quando il nostro organismo non è in grado di sintetizzarlo o ne sintetizza in quantità insufficienti a soddisfare il suo fabbisogno, motivo per cui bisogna assumerlo con dieta per colmare il gap ed evitare carenze.

Come si vedrà, il corpo umano sintetizza la colina, ma non in quantità sufficienti; serve l'apporto dietetico.

Dove Si Trova

La colina è presente in tantissimi essere viventi, essere umano compreso.

Sintesi della Colina nell’essere umano

L'essere umano è in grado di sintetizzare la colina (colina endogena), prevalentemente come fosfatidilcolina; questo processo ha sede nel fegato.

Tuttavia, la quantità di nutriente prodotta è insufficiente a soddisfare il fabbisogno dell'organismo, ragion per cui diventa fondamentale l'apporto dietetico.

Se la dieta è deficitaria di colina, si instaura una condizione di carenza, che può avere svariati effetti.

Quali alimenti contengono la Colina?

I cibi maggiormente ricchi di colina sono:

Un buon apporto, tuttavia, proviene anche da:

I latticini non ne sono così ricchi; di questa categoria alimentari, formaggi, burro e yogurt sono tra le principali fonti.

Come si presenta la Colina negli alimenti

Chimicamente parlando, negli alimenti, la colina può presentarsi sia in forma libera, sia come elemento costituente di altre molecole: è rinvenibile, infatti, nella fosfatidilcolina e nella sfingomielina, che sono fosfolipidi liposolubili, e nella fosfocolina e nelle glicerolfosfocolina, che sono due fosfolipidi idrosolubili al pari della colina libera.

Colona e Licitina

La lecitina è un composto chimico ricco di fosfolipidi, in particolare fosfatidilcolina, con proprietà anfifiliche, ossia che ha affinità sia le molecole idrofile che per quelle lipofile.

La lecitina è presente naturalmente negli alimenti; le uova, i semi di soia, il pesce e l'olio di girasoli, per esempio, ne sono ricchi.

La lecitina, tuttavia, è presente anche sul mercato come additivo alimentare: grazie alla sua affinità per le sostanze lipofile e per quelle lipofile, costituisce un ottimo emulsionante per la preparazione di salse, creme, gelati ecc.

Sotto il profilo molecolare, grazie al suo ingente contenuto di fosfatidilcolina, la lecitina è una delle principali fonti di colina.

Per approfondire: Lecitina e Lecitina di Soia

Colina, l’integratore

Esistono anche gli integratori alimentari di colina.
Questi preparati nascono con l'idea di soddisfare il fabbisogno giornaliero di colina nelle persone con una carenza di tale nutriente o con un aumentata richiesta.
Sul mercato, sono presenti vari tipi di integratori di colina; tra i più noti segnalano la colina bitartrato, la fosfatidilcolina integratore e la lecitina integratore.

Per approfondire: Fosfatidilcolina

Assorbimento

Come è metabolizzata la Colina?

L'assorbimento della colina proveniente da fosfolipidi idrosolubili è differente da quello della colina presente nei fosfolipidi liposolubili.

Colina libera, fosfocolina e glicerolfosfocolina sono assorbiti nell'intestino tenue, entrano nella circolazione portale e giungono al fegato; qui, subiscono un processo di fosforilazione e, solo successivamente, ripartono per andare a costituire le membrane cellulari in giro per il corpo.

Fosfatidilcolina e sfingomielina, invece, sono assorbiti così come sono e incorporati nei chilomicroni; segue, quindi, la loro secrezione nella circolazione linfatica, la quale si occupa di distribuirli verso i vari tessuti e organi del corpo.

A Cosa Serve

Quali sono le funzioni biologiche della Colina?

La colina prende parte a varie funzioni biologiche del corpo umano; ecco quali:

  • È il precursore fondamentale della fosfatidilcolina e della sfingomielina, due dei più importanti fosfolipidi che costituiscono strutturalmente le membrane plasmatiche delle cellule e degli organelli.
    La fosfatidilcolina, inoltre, è necessaria anche per la sintesi delle VLDL, lipoproteine che si occupano di liberare il fegato dai lipidi, e per la produzione del surfactante polmonare, il tensioattivo che garantisce l'elasticità dei polmoni.
    La fosfatidilcolina, infine, si ritrova anche nella bile e agisce assieme agli acidi biliari per favorire l'assorbimento intestinale dei lipidi.
  • È la molecola indispensabile alla sintesi dell'acetilcolina, un neurotrasmettitore implicato in processi come controllo muscolare, memoria, sviluppo nervoso, regolazione del battito cardiaco ecc.
    È interessante segnalare come i neuroni siano in grado di immagazzinare colina sotto forma di fosfatidilcolina a livello della membrana plasmatica, per utilizzarla poi, al bisogno, nella sintesi di acetilcolina.
  • È un precursore della trimetilglicina (una betaina). La trimetilglicina è un osmoregolatore, ossia una molecola deputata a equilibrare fluidi ed elettroliti tra l'interno e l'esterno della cellula.
    La trimetilglicina, inoltre, è implicata anche nella donazione di gruppi metilici (metilazione), un tipo di reazione che gioca un ruolo fondamentale nell'espressione genica e nella regolazione epigenetica.
Per approfondire: Acetilcolina

Proprietà

Quali benefici sembra apportare la Colina?

All'integrazione con colina sono associate varie proprietà, che la letteratura però non ha ancora confermato appieno.

Colina e malattie cardiovascolari

Studi suggeriscono che la colina detenga proprietà cardioprotettive, in quanto capace di ridurre la pressione arteriosa, migliorare il profilo lipidico e abbassare i livelli plasmatici di omocisteina.
È doveroso, tuttavia, segnalare anche ricerche da cui è emerso che diete ricche di colina possono favorire la comparsa di malattie cardiovascolari: dalla colina e da altre sostanze come la carnitina, infatti, può derivare una sostanza chiamata trimetilammina, che a sua volta può dar vita alla trimetilammina-N-ossido, una molecola associata a un aumentato rischio cardiovascolare.
Va detto altresì che l'associazione tra colina e rischio cardiovascolare non è così forte, ragion per cui gli esperti ritengono che servano maggiori evidenze a riguardo.

Colina e malattie neurologiche

Le persone affette da morbo di Alzheimer presentano bassi livelli dell'enzima che converte la colina in acetilcolina.
Ciò ha indotto gli esperti a ipotizzare che un apporto esogeno di colina potrebbe contrastare in qualche modo la malattia.
Gli studi a riguardo hanno fornito risultati contrastanti, ragion per cui servono ulteriori indagini.
Gli esperti stanno studiando anche la possibilità che l'integrazione di fosfatidilcolina migliori l'integrità del neuroni nelle persone anziane, promuovendo la funzione cognitiva.

Colina e fegato grasso

La steatosi epatica non alcolica è un insieme di condizioni non causate dal consumo di alcol, che si caratterizzano per l'accumulo di grasso extra nelle cellule del fegato.
Sono in corso studi che stanno testando se l'apporto esogeno di colina in pazienti selezionati sia in grado, in qualche modo, di proteggere dalla steatosi epatica non alcolica; l'idea di fondo è sfruttare la capacità della colina di "liberare" il fegato dai lipidi, funzione che è stata menzionata in precedenza.
A giustificare questi test è anche una serie di ricerche che ha mostrato come una carenza di colina determina l'accumulo di grasso nel fegato, aumentando il rischio di steatosi epatica non alcolica.

Dose e Fabbisogno

Quanta Colina assumere al giorno?

Considerando le linee guida del Food and Nutrition Board of the Institute of Medicine of the National Academy of Sciences Statunitense - che stimano in 550 mg/die e 425 mg/die rispettivamente la quantità di adeguata di colina da assumere giornalmente negli uomini e nelle donne - nella maggior parte dei casi l'integrazione si effettua con dosi comprese tra i 300 ed i 1.200 mg giornalieri.

Carenza

Quali sono i sintomi da carenza di Colina?

La carenza di colina è associata a danno muscolare, danno epatico e steatosi epatica non alcolica.

Gli individui sani difficilmente sviluppano una carenza di colina, questo perché tra dieta e produzione endogena riescono sempre a coprire il fabbisogno giornaliero.

Chi è a rischio di carenza di Colina?

Ci sono categorie di persone più a rischio di carenza di colina; tra queste si segnalano:

Donne incinte o in allattamento

In questi soggetti, il fabbisogno di colina aumenta, ragion per cui occorre aumentare l'apporto del nutriente con la dieta o, come accade più spesso, con un integratore.
Alcuni studi su donne in gravidanza hanno evidenziato che bassi livelli di colina nel plasma o nel siero sono associati a un rischio maggiore di difetti del tubo neurale; la letteratura, tuttavia, riporta anche ricerche che hanno smentito questa associazione.

Persone con determinate alterazioni genetiche

Il genoma umano comprende geni preposti al metabolismo della colina.
Ci sono persone che, a causa di una variazione in un singolo nucleotide di questi geni, presenta una tendenza alla riduzione dei livelli di colina e una maggiore richiesta del nutriente tramite la dieta.

Effetti Collaterali

Quali sono gli effetti avversi di un eccesso di Colina?

L'uso di colina, secondo le opportune indicazioni, è stato per lo più associato a reazioni gastroenteriche poco rilevanti, quali nausea, diarrea ed incontinenza.

A dosaggi superiori ai 3,5 g giornalieri, la colina potrebbe aumentare l'incidenza di ipotensione, disturbi neurologici e alterazioni della funzionalità epatica e renale, oltre a determinare la comparsa di uno spiacevole odore di pesce, legato all'escrezione di cataboliti.

Curiosità

Tra le diverse vie metaboliche che caratterizzano la colina vi è anche la conversione in trimetilammina N(CH3)3, un'ammina terziaria intermedia della decomposizione animale e soprattutto del pesce.
A tal proposito, l'assunzione integrativa o farmacologica di colina può determinare il caratteristico odore di pesce al sudore di chi la assume.

Controindicazioni

Quando è controindicata la Colina?

L'uso della colina è controindicato nei pazienti ipersensibili al principio attivo.

Interazioni Farmacologiche

Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto della Colina?

La contestuale assunzione di metotressato potrebbe diminuire il normale catabolismo della colina, mentre la colina potrebbe migliorare, almeno nei ratti, i danni epatici indotti dall'uso cronico di questo principio attivo.

L'azione biologica cardio- e vaso-protettiva della colina, invece, potrebbe essere potenziata dalla contestuale assunzione di vitamina B6, vitamina B9 e vitamina B12.

Precauzioni per l'uso

Cosa serve sapere prima di prendere la Colina?

L'uso di integratori di colina dovrebbe avvenire sotto stretto controllo medico nei pazienti affetti da Trimetilaminuria, raro disordine metabolico genetico caratterizzato da aumentata escrezione urinaria di cataboliti della Colina.
La Trimetilamina, catabolita della colina, donerebbe alle escrezioni sia urinarie che sudoripare un caratteristico odore di pesce.
Le medesime precauzioni dovrebbero essere prese da pazienti affetti da patologie epatiche, sia croniche che acute e virali.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza