Ultima modifica 23.12.2019

Cosa Sono?

Le cicerchie sono i semi di Lathyrus sativus, pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Fabaceae (leguminose).
CicerchiaLe cicerchie sono alimenti piuttosto diffusi in tutto il continente asiatico e nella porzione occidentale di quello africano, dove vengono largamente coltivate sia per il consumo umano, sia per quello foraggero. In Europa (Italia compresa) la produzione di cicerchie ed il loro consumo sono ad oggi piuttosto marginali.
La cicerchia è una coltura particolarmente importante nelle aree inclini ad un clima arido e con un terreno poco fertile; ideale per le zone soggette a carestie, la cicerchia svolge il ruolo di “coltura sicura”, in quanto garantisce sempre rendimenti sicuri ed abbondanti.
Tuttavia, i semi di cicerchia contengono una neurotossina che può causare una malattia neuro-degenerativa, pericolosa solo nel caso in cui vengano consumati per un lungo periodo di tempo.

Diffusione in Italia

In Italia, i semi di cicerchia sono venduti soprattutto nei mercati tradizionali della città di Firenze che, com'è noto, rappresentano una vera e propria attrazione turistica. Il consumo di questo legume è comunque limitato ad alcune aree del centro-sud (soprattutto Toscana, Lazio, Molise, Puglia, Marche e Umbria), dove per alcune varietà è stato ottenuto il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale italiano. Probabilmente, il più noto è la Cicerchia dell'Alta Murgia.
Ad oggi il consumo italiano di cicerchie è costantemente in diminuzione ma, con l'avvento delle moderne correnti filosofiche salutiste (macrobiotico, vegetarianismo ecc), non è da escludere che possano tornare ad occupare un ruolo importante nell'alimentazione del Bel Paese.
Le cicerchie possono essere consumate come la maggior parte degli altri legumi, quindi stufate o bollite e scolate. La ricetta più comune è probabilmente la “Zuppa Fitta di Cicerchie con Crostoni di Pane al Rosmarino”; popolari sono anche piatti come “Pasta e Cicerchie”, “Pesce e Cicerchie”, “Cicerchie e Cavoli” ecc.
La forma commerciale più diffusa in Italia per le cicerchie è quella secca.

Cicerchie

Farina di Cicerchie e Gachas Manchegas

Dalle cicerchie si ricava anche un certo tipo di farina, conosciuta soprattutto col nome spagnolo del legume (almorta); non a caso, questa farina è l'ingrediente principale della “gachas manchegas” o “gachas de almorta”, una ricetta tradizionale della cucina di La Mancha (Spagna).

Consumato prevalentemente durante i mesi invernali, il piatto Machengo viene preparato in moltissime varianti, sia all'interno del territorio regionale, sia di quello nazionale.
Il gachas manchegas o gachas de almorta dovrebbe essere mangiato direttamente nella padella di cottura, appena tirato giù dal fuoco, utilizzando un cucchiaio o una semplice fetta di pane (poiché si tratta di una ricetta brodosa).
La farina di cicerchie è estremamente difficile da reperire; infatti, al di fuori di Castilla-La Mancha, non ha un commercio significativo. Talvolta, la farina di cicerchia è disponibile all'interno di miscele con altri legumi e/o cereali. Infatti, l'unica farina di cicerchie relativamente diffusa è quella tagliata con polvere di frumento, nel tentativo di moderare la neuro tossicità tipica di questo legume.




Zuppa di Cicerchie e Daikon Croccante

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Cicerchie, ODAP e Neurolatirismo

Come molti altri legumi, la pianta di cicerchie produce dei semi ad alto contenuto proteico.
Tuttavia, come anticipato, questi contengono anche un certa quantità (variabile) di un amminoacido neurotossico, chiamato β-N-Oxalyl-L-α,β-diaminopropionic acid (acido ossalildiamminopropionico), abbreviato ODAP o BOAA. Questo amminoacido, come suggeriscono alcune recenti pubblicazioni, agisce da attivatore verso gli enzimi proteina chinasi C (PKC) di tipo calcio dipendente.
L'ODAP è considerato la causa del neurolatirismo, una patologia neurodegenerativa che provoca emaciamento dei glutei (dimagrimento simile ad uno svuotamento vero e proprio della massa muscolare) e paralisi degli arti inferiori del corpo.
In passato, dopo lunghe carestie, la malattia si è verificata in Europa (soprattutto Francia, Spagna e Germania), in Nord Africa e in Asia Meridionale. D'altro canto, è tutt'ora prevalente in Eritrea, Etiopia e Afghanistan (nel panhandle), poiché le cicerchie sono ancora la fonte nutrizionale esclusiva o principale di queste popolazioni.
La ricerca ha dimostrato che la concentrazione di ODAP aumenta nelle piante coltivate in condizioni di stress, aggravando il problema.
Ad oggi, sono in corso dei progetti botanici per la produzione di varietà di cicerchie che producano meno ODAP. Tuttavia, un approfondimento abbastanza recente sul legume evidenzia che SOLO il consumo eccessivo e prolungato può diventare realmente nocivo; alternando le cicerchie ad altri alimenti, l'infausta evenienza è dunque facilmente scongiurabile. Consumate intere (non come farina) ed in quantità limitate, le cicerchie risultano abbastanza innocue.
A loro discolpa, le cicerchie sono l'unica fonte alimentare nota di L-omoarginina, amminoacido più predisposto dell'arginina per la produzione di ossido nitrico (NO).
Alla luce delle ultime scoperte, le cicerchie non dovrebbero più essere bollate come legume dannoso, bensì considerate un prodotto del quale si sconsiglia l'uso esclusivo e permanente nella dieta.

Altri Nomi delle Cicerchie

Le cicerchie sono anche note come grass pea in inglese, pisello blu dolce (blue swet pea), chickling vetch, pisello indiano (indian pea), veccia indiano (indian vetch), veccia bianco (white vetch), almorta o alverjón (in spagnolo), guixa (in Catalogna), Jari Grah (in croato), koçkulla (in albanese), chícharos (in portoghese), sebere (in Eritrea), guaya (in etiope), turmos (in arabo) e khesari (in Bangladesh e India).


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer