
Introduzione
Il passaggio dall'inverno alla primavera porta con sè una serie di disturbi, più o meno importanti, ai quali dover far fronte. Tra quelli più comuni che colpiscono la maggioranza delle persone, ci sono: stanchezza, spossatezza, sonnolenza, sbalzi d'umore, senso di irrequietezza, attacchi di fame. Un corretto regime alimentare, improntato soprattutto su alimenti di stagione e un patrimonio nutrizionale che tenga conto di eventuali carenze del periodo, e sia quindi ricco di vitamine e sali minerali, può aiutare a contrastare i fenomeni che caratterizzano il cambio stagionale.
Sono diversi i fattori che incidere sul benessere dell'organismo: si dorme meno (il ritmo sonno veglia subisce dei cambiamenti per via della luce solare in aumento); le giornate si allungano e alterano la percezione della stanchezza, si trascorre molto più tempo all'aperto e vengono incrementate le attività fisiche.
Dietro alla perdita di energia possono esserci anche cause poco note.
Sintomi da cambio di stagione primaverile
I cambiamenti climatici, l'aumento delle ore di luce, e il modificarsi delle abitudini quotidiane comportano una sostanziale difficoltà di adattamento. Durante il passaggio da inverno a primaver, possono manifestarsi disturbi, quali:
- senso di malessere;
- spossatezza;
- stanchezza;
- disturbi del sonno;
- sonnolenza
- astenia
- difficoltà di concentrazione;
- irritabilità;
- mal di testa;
- tensione e sbalzi di umore;
- apatia;
- ansia.
Cosa mangiare in caso di eccessivo sonno?
Un altro aspetto tipico del cambio di stagione da inverno a primavera, è la tendenza ad avere sonno, anche durante il giorno. Per contrastare questo disturbo, ovviamente diverso dalla narcolessia che ha cause che risiedono anche in disfunzioni e patologie correlate, l'alimentazione può venire in soccorso. Tra gli alimenti vegetali più indicati e dal potere energizzante, ci sono quelli di stagione e di colore rosso, utili per tonificare il corpo, riattivare la circolazione, aumentare il flusso di ossigeno nel sangue.
Essi sono, ad esempio:
- pomodori: ricchi di licopene, vitamine del gruppo B, acido ascorbico, vitamina D e, soprattutto, vitamina E, che assicurano proprietà antiossidanti e vitaminizzanti.
- fragole: ricche di vitamina C, potassio e acido folico (ma anche di istamine, quindi attenzione alle reazioni allergiche)
- Barbabietola o rapa rossa: ricca di sali minerali, potassio, ferro, calcio, fosforo e sodio. Per quanto concerne il profilo vitaminico, spiccano: B1, la B2, la B3, la A
Alimentazione primaverile: quali nutrienti?
L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel contrastare i disturbi tipici del cambio di stagione primaverile. I cibi che compongono la dieta primaverile, devono riattivare il metabolismo, che con tutta probabilità, ha rallentato durante i mesi freddi, essere ricchi di probiotici e antiossidanti. Sul versante minerale, non possono mancare: ferro, potassio, magnesio, selenio e fosforo. Sotto il profilo vitaminico, invece, sono essenziali le vitamine del gruppo B (B1, B2, B9, B12); vitamina C e vitamina D.
Il regime alimentare primaverile, inoltre, dovrà contemplare alimenti in grado di innalzare i livelli di serotonina e quelli ricchi di glutammina, un amminoacido energizzante che contrasta i cali glicemici.
Alimenti primaverili contro la stanchezza
La dieta primaverile dovrà privilegiare alimenti ricchi di sali minerali e vitamine, ovviamente di stagione, tra cui:
- Yogurt e il kefir, ricchi di probiotici, vitamine del gruppo B, vitamina C, A e K, calcio e, nel caso del kefir di carotenoidi, acido folico, manganese, e ferro;
- Legumi, che contengono ferro e vitamine del gruppo B.
- Avena ricca di potassio, magnesio, vitamina B1 e fibre, alleata dell'intenstino per contrastare l'irregolarità intestinale
- Semi di girasole: attività antinfiammatoria e antiossidante, tengono a bada la gliemia e la pressione arteriosa:
- Noci, mandorle, anacardi, arachidi: benefiche contro stanchezza e calo di energie tipiche del cambio di stagione, ma anche per il sistema nervoso. Contengono fibre, proteine vegetali, sali minerali come selenio, magnesio e grassi "buoni" come omega-3 e omega-6.
- Asparagi: ricchi di fibre, vitamine e sali minerali, hanno effetto diuretico e disintossicante, ma anche antiossidante e antistress. Sono ricchi di acido folico e vitamina B12, triptofano, potassio, vitamina K, ferro, rame e fosforo.
- Ravanelli ricchi di vitamina C, potassio, fibre e zolfo.
- Fragole: ricche di vitamina C, A, vitamine del gruppo B, potassio e antiossidanti.
- Spinaci e spinacino: proprietà alcalinizzanti, diuretiche e antiossidanti. Ricchi di sali minerali e fibre
- Kiwi: il loro contenuto di vitamina C, fibre e sali minerali aiuta a combattere stanchezza e sostienere il sistema immunitario
- Cereali integrali: aiutano a contenere il livello di colesterolo e glicemia nel sangue, sono facili da digerire, inoltre stimolano l'intero sistema gastrointestinale. Ricchi di vitamina B, fibre e sali minerali, saziano e forniscono subito energia.
- Sarde, merluzzo, sgombro questi pesci contengono discreti quantitativi di alto omega 3, vitamine del gruppo B e vitamina D, selenio e ferro. Aiutano il sistema nervoso, riducono il colesterolo cattivo e contrastano gli sbalzi d'umore.
Può essere utile anche fare un sonnellino diurno.
Tisane anti stanchezza
Le tisane più energizzanti da bere a primavera sono:
- Iperico
- Escolzia regola la secrezione della melatonina, l'ormone del buon umore;
- Biancospino
- Ginseng, toccasana in caso di calo di energie
Qui gli esercizi yoga per la stanchezza.