Capita di cucinare una quantità di cibo superiore a quella necessaria, o di volersi avvantaggiare preparando piatti che poi si consumeranno i giorni successivi.
In questi casi ovviamente per conservarli si fa affidamento al frigo e in tal senso, una delle domande che più spesso ci si pone è se si possano riporre al suo interno anche piatti ancora caldi o se sia meglio aspettare che si raffreddino. Ecco quello che c'è da sapere.
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Cosa succede se si mettono cibi caldi in frigo
Riporre in frigo cibi ancora caldi non rappresenta un sicuro rischio per la salute, quindi dire che sia vietato è scorretto. Tuttavia si tratta di una pratica largamente sconsigliata perché metterebbe a rischio la conservazione degli elementi già presenti in frigo.
Mettere qualcosa di caldo in un ambiente freddo, infatti, provoca un immediato innalzamento della temperatura generale e questo mette a rischio la conservazione di tutto ciò che beneficia del freddo, e quindi dei cibi contenuti in frigorifero.
In particolare, se la temperatura all'interno non è sufficientemente fredda, l'ambiente potrebbe trasformarsi nell'habitat naturale perfetto per la proliferazione di batteri particolarmente nocivi per la salute come l'E. Coli, lo Staffilococco, il Campylobacter e la Salmonella.
Come riporli in sicurezza
Per ovviare al problema e ottimizzare i tempi le cucine professionali dei ristoranti dispongono di abbattitori, grandi elettrodomestici che consentono di abbassare velocemente la temperatura di un cibo senza rovinarlo.
In casa difficilmente si dispone di questo strumento e purtroppo non esiste un'alternativa rapida e altrettanto efficace per raffreddarli. L'unica cosa da fare di fronte a un cibo caldo che non si mangia subito ma si vuole conservare in frigo è aspettare che si raffreddi.
Attenzione però a non aspettare troppo, soprattutto in caso di piatti che lasciati a una temperatura ambiente rischiano di deperire rapidamente, in particolare in estate. L'ideale è lasciarli raffreddare per circa un paio di ore, e poi riporli in frigo.
Se proprio non si ha tempo di aspettare si possono suddividere i piatti ancora caldi in piccole porzioni, metterli in appositi contenitori e riporli così in frigo. In questo modo non si evita del tutto che la temperatura del frigo cali ma il freddo, dovendo agire su porzioni più piccole di elementi caldi, lo fa in meno tempo e diminuisce la probabilità di inficiare sugli altri cibi. Una volta raffreddate poi le porzioni possono essere di nuove unite, se si preferisce conservarle in questo modo.
Infine, per raffreddare velocemente i cibi prima di riporli in frigo si può anche immergere la pentola o il contenitore nel quale si trovano nel lavandino riempito di acqua e ghiaccio.
Il fridgescaping è sicuro per la conservazione degli alimenti?