Ultima modifica 18.03.2020

Cos'è il Cherimoya

Il cherimoya, anche scritto chirimoya, è il frutto di una pianta appartenete al Genere Annona, Specie cherimola; la nomenclatura binomiale di questo vegetale è Annona cherimola. CherimoyaAltre Specie affini del Genere Annona sono: squamosa, reticolata e muricata. Quest'ultima, nota come graviola, è particolarmente conosciuta per le presunte (e mai confermate da studi clinici) proprietà antitumorali dei suoi frutti.
La cherimoya è ipoteticamente originaria del continente americano, ma non è ancora ben chiaro se provenga dalla colonia montuosa delle Ande oppure dall'America Centrale (dove sono presenti numerose Specie affini).
Oggi, le piante di Cherimoya sono coltivate in tutta l'Asia meridionale, l'America Centrale, il Sud America, la California Meridionale, il Portogallo, nell'Andalusia Meridionale e nel Sud Italia.

Descrizione

Quella del cherimoya è una pianta ad arbusto sempreverde, di modeste dimensioni (massimo 7m di altezza). Le foglie sono alterne, semplici, lanceolate, lunghe circa 7-15cm e larghe 6-10cm. I fiori della cherimoya sono raggruppati e di piccole dimensioni (2-3cm), con sei petali di color giallo-marrone, talvolta macchiettato di viola alla base.

Il frutto della cherimoya è ovale, lungo 10-20cm e largo circa 7-10cm; le dimensioni sono pressappoco quelle di un pompelmo. La buccia è liscia e solo leggermente tubercolata. La polpa del cherimoya è bianca, di consistenza cremosa e possiede in dispersione numerosissimi semi marroni facilmente removibili.

Le caratteristiche organolettiche e gustative sono eccellenti, anche grazie al gusto tipicamente dolce. Il sapore complessivo somiglia ad un mix di banana, ananas, papaya, pesca e fragola.

Composizione per: 100g di Cherimoya

Cherimoya Valori Nutrizionali

Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile)

Acqua 79.4g
Proteine 1.7g
  Amminoacidi prevalenti -
  Amminoacido limitante -
Lipidi TOT 0.6g
  Acidi grassi saturi - g
  Acidi grassi monoinsaturi - g
  Acidi grassi polinsaturi - g
  Colesterolo 0.0mg
Carboidrati TOT 17.7g
  Amido - g
  Zuccheri solubili - g
Alcol etilico 0.0g
Fibra alimentare 2.3g
  Fibra solubile - g
  Fibra insolubile - g
Energia 78.6kcal
Sodio 4.0mg
Potassio 269.0mg
Ferro 0.3mg
Calcio 8.0mg
Fosforo 26.0mg
Tiamina 0.09mg
Riboflavina 0.12mg
Niacina 0.57mg
Vitamina A (RAE) 0.0µg
Vitamina C 11.5mg
Vitamina E 0.32mg

A piena maturazione, la buccia è verde e cede leggermente alla pressione digitale in maniera analoga all'avocado. Anche per questo, la cherimoya può essere mangiata tagliata in due e poi svuotata per mezzo di un cucchiaino (similmente ad un gelato).

Caratteristiche Nutrizionali

La cherimoya è un prodotto di origine vegetale che appartiene al VII gruppo degli alimenti; come gli altri cibi di questo gruppo, si distingue per il buon contenuto di vitamina C (acido ascorbico).
La cherimoya è un frutto acquoso e svolge la stessa funzione nutrizionale di mele, pere, pesche, albicocche, ananas ecc., ovvero, apporta zuccheri, acqua e vitamine idrosolubili. Al contrario, si differenzia dal cocco, dall'avocado e dalla frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pinoli, pistacchi, anacardi, pecan ecc.), che forniscono maggiori quantità di lipidi e vitamine liposolubili.
La quota di fibre della cherimoya è buona, così come l'apporto di potassio. In merito alle vitamine, l'abbiamo già detto, spicca soprattutto l'acido ascorbico (vit. C). Si tratta comunque di un apporto poco più che modesto, nettamente inferiore a quello degli agrumi o delle fragole (che ne contengono 4/5 volte di più).
Il quadro nutrizionale complessivo della cherimoya non si discosta molto dalla media dei frutti dolci e l'apporto energetico è piuttosto importante. Questo alimento dev'essere consumato nelle stesse porzioni dell'uva (frutta autunnale, 150-300g/die), e non in quelle del melone, dell'anguria o delle pesche (frutta estiva, 250-500g/die).
Oltre alle proprietà nutrizionali, la cherimoya si distingue per una importante caratteristica fitoterapica, ovvero la presenza di annonacina (acetogenina), un polifenolo. Questa molecola è nota per la sua capacità antiossidante e antitumorale; tuttavia, il suo effetto potenzialmente neurotossico (ad alte concentrazioni) è sospettato di essere responsabile di forme parkinsoniane atipiche osservate in Guadalupa (probabilmente, in seguito ad esposizione cronica e significativa).
Inoltre, i semi schiacciati (così come la corteccia) di cherimoya hanno spiccate capacità VENEFICHE e, in quantità di 10 o 20, risultano mortali.