Ultima modifica 20.02.2017

Cos'è il bisfenolo?

Il bisfenolo, anche se sarebbe più corretto parlare di bisfenoli, è un composto che si ricava per condensazione acida o alcalina di due molecole di fenolo con una molecola di aldeide o di chetone. Per esterificazione del bisfenolo con difenilcarbonato (o per condensazione con fosgene) si ottengono i policarbonati termoplastici; alcuni tipi di disfenolo vengono impiegati come stabilizzatori di monomeri o polimeri come resine e cauciù. Il bisfenolo clorurato viene impiegato come fungicida e/o disinfettante.

Bisfenolo A

Bisfenolo A - C15H16O2: il bisfenolo A viene ottenuto dalla condensazione di due molecole di fenolo; abbreviato BPA o anche noto come 2-2 bis (4-idrossifenil) propano, il bisfenolo A è un composto fondamentale nella produzione di plastiche ed additivi, e risulta uno dei monomeri principali nella sintesi di policarbonato.

Bisfenolo

Applicazioni del bisfenolo A

Le applicazioni del bisfenolo A sono ampie e molto diffuse; nonostante sia stato parzialmente ritirato dal commercio, il bisfenolo A è ancora largamente utilizzato nella produzione di articoli nazionali ed esteri piuttosto diffusi. Non è raro che suoi derivati come il policarbonato, entrino involontariamente a far parte degli oggetti che utilizziamo quotidianamente; la classificazione delle plastiche varia da 1 a 7 ed il bisfenolo A è contenuto sia nei prodotti contrassegnati dal numero 3 che da quelli marchiati col numero 7.
In particolare, proprio il policarbonato ottenuto con bisfenolo A possiede caratteristiche fisiche eccelse (soprattutto di durezza) ; è molto resistente, pertanto viene utilizzato per la produzione di: giocattoli, bottiglie, attrezzature sportive, dispositivi medici ed odontoiatrici, lenti per gli occhiali, supporti ottici, elettrodomestici, caschi di protezione e otturazioni dentarie.
Non è tutto, le resine epossidiche a base di bisfenolo A sono un ottimo rivestimento interno delle lattine utilizzate come contenitori per alimenti e per le bevande.
Si noti come TUTTI i prodotti sopra indicati possano facilmente venire ingeriti; oltre al rivestimento interno delle lattine, alla bottiglie in plastica ed agli attezzi dentari, il bisfenolo A costituisce gran parte delle materie prime utilizzate nella produzione dei giocattoli per bambini.

Tossicità

Quasi un secolo fa, il bisfenolo A è stato sospettato di nuocere gravemente alla salute dei consumatori, ma solo nel 2008 questi accertamenti sono stati enfatizzati e divulgati dalle istituzioni competenti; a questo punto, molti dei produttori e dei venditori di bisfenolo A sono stati "indotti" a bloccarne il commercio.
Nello specifico, pare che il bisfenolo A abbia affinità per i recettori di alcuni ormoni steroidei (estrogeni) e sia riesponsabile della compromissione dello sviluppo neurale. Non solo, il bisfenolo A risulta coinvolto nell'alterazione dello sviluppo sessuale del feto maschile, nella riduzione della fertilità dell'uomo, nelle complicazioni della mammella ed in quelle a carico della prostata. Nelle femmine, il bisfenolo A interferisce anche sui recettori cardiaci determinando il rilascio di calcio dal reticolo sarcoplasmatico con relativa aritmia cardiaca.
Secondo gli studi condotti nel 2008, la somministrazione di bisfenolo A determina diversi effetti endocrini che consentono di definire una dose massima giornaliera (TDI) bassissima, pari a 0,05 mg/kg. Tuttavia, rimanendo al di sotto di tale soglia e pur considerando eventuali condizioni potenzialmente a rischio come la gravidanza, anche grazie alla velocità di smaltimento metabolico di questa molecola, non c'è motivo di credere che l'utilizzo di bisfenolo A per la plastica e per i rivestimenti possa nuocere gravemente alla salute dei consumatori.
Pur trattandosi di una molecola moderatamente tossica sarebbe opportuno limitarne il contatto ed evitarne assolutamente l'ingerimento anche accidentale.


Bibliografia:

  • Nuovo dizionario di merceologia e chimica applicata. Volume 2 – V. Villavecchia, G. Eigenmann – Hoepli - pag 638

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer