
Introduzione
Il succo di frutta fornisce vitamine e minerali, ed è bene inserirlo in una dieta sana ed equilibrata quando è prodotto con il 100% di succo di frutta senza zuccheri aggiunti. Tuttavia, il succo di frutta non può essere paragonato al frutto fresco, che offre maggiori benefici, incluso l'apporto di fibre alimentari che possono aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e contrastare l'insorgenza di problemi cardiovascolari.
Succhi di Frutta: attenzione agli Zuccheri
Gli zuccheri che si trovano naturalmente nel succo, oltre a eventuali zuccheri aggiunti, vengono rapidamente assorbiti dal corpo, e ciò causa un immediato aumento della glicemia. Occorre sapere che il pancreas produce l'insulina, che viene continuamente rilasciata nel flusso sanguigno; compito dell'insulina è eliminare lo zucchero dal flusso sanguigno e nelle cellule muscolari, adipose e epatiche dove può essere immagazzinato in caso di consumo successivo. L'organismo è solitamente in grado di regolare i livelli di insulina nel sangue: quando i livelli di insulina sono bassi, lo zucchero viene rilasciato nuovamente nel flusso sanguigno. In caso di diabete, questo meccanismo si altera. Ecco perché i pazienti che hanno il diabete o hanno problemi con la resistenza insulinica dovranno consumare succhi di frutta con moderazione, anche se ottenuti con il 100% di frutta.
Indice glicemico nel bicchiere
Gli alimenti, soprattutto carboidrati, hanno un indice glicemico in base a quanto lentamente o rapidamente aumentano i livelli di glucosio nel sangue a seguito del loro consumo. Le persone con pre-diabete o diabete di tipo 1 o 2 dovranno includere nel proprio regime alimentare preferibilimente cibi a basso indice glicemico, in quanto i cibi ad alto indice glicemico possono portare a picchi nei livelli di zucchero nel sangue. Per fare alcuni esempi: il succo di mela ha un indice glicemico di 44 e il succo d'arancia ha un indice glicemico di 50, solo leggermente inferiore a quello della soda, che ha un indice glicemico di 63. Se paragonassimo il frutto intero corrispondente noteremmo che una mela cruda intera ha un indice glicemico di appena 39 e un'arancia cruda intera ha un indice glicemico di appena 40.
Succo di frutta: proprietà
Succhi di frutta e Frutta intera: apporto di Fibre
Bere succo di frutta anzichè consumare della frutta intera è penalizzante dal punto di vista delle fibre assimilate. Un bicchiere di succo d'arancia, ad esempio, contiene solo 0,5 grammi di fibre, mentre un frutto intero ne contiene 4,4 grammi, allo stesso modo, un bicchiere di succo di mela contiene 0,5 grammi di fibre, ma una mela grande contiene 5,4 grammi di fibre. La fibra svolge un ruolo importante in una dieta sana in generale: abbassa i livelli di colesterolo, normalizza i movimenti intestinali e mantiene la salute dell'intestino, aiuta a mantenere un peso equilibrato e aiuta a controllare i livelli di zucchero nel sangue. La fibra insolubile, che si trova negli alimenti tra cui frutta con bucce commestibili (come le mele), verdure e prodotti integrali (come cereali e riso integrale), aiuta a spostare il materiale attraverso il sistema digestivo.
Succhi di frutta: apporto di Calorie
Uno degli aspetti meno positivi nel consumo quotidiano di succhi di frutta è dato dall'apporto di calorie di queste bevande. Dal punto di vista calorico, bere più bicchieri di succo al giorno equivale ad ottenere valore nutritivo aggiuntivo, in termini di vitamine e minerali, ma anche calorie e zuccheri. Se si osserva un regime alimentare sano e bilanciato, e si pratica attività fisica, non si noterà alcuna differenza pur bevendo un succo di frutta al giorno, ma occorre comunque fare attenzione alle quantità.
Lo sapevi che i denti...
Alcuni cibi e diverse bevande possono danneggiare i denti. Bere troppo succo di frutta, ad esempio, può aumentare il rischio di erosione permanente dei denti, dovuto agli acidi della frutta come quelli degli agrumi, e causare dolore o sensibilità quando si bevono bevande calde, fredde o dolci. Non solo, possono manifestarsi uno scolorimento giallastro dei denti e un maggior rischio di carie.