Caratteristiche, habitat e proprietà nutrizionali
L'aringa, o Clupea harengus, è un pesce "azzurro" pelagico della famiglia dei Clupeidae. Vive in grandi banchi che popolano solo le zone costiere dell'oceano Atlantico settentrionale (Islanda, Groellandia, nord America, nord Europa [soprattutto Olanda e Norvegia] ecc); curiosamente, durante la pesca dell'aringa non è raro incappare in un grosso esemplare "abissale" (1500 metri di profondità) chiamato volgarmente "Re delle Aringhe".
L'aringa raggiunge mediamente i 50 cm di lunghezza, ha un corpo fusiforme ricoperto di squame grandi e sottili che non arrivano alla testa. La bocca è appuntita e ricoperta da piccoli denti, mentre la mandibola risulta tipicamente prognata; sulla schiena, la livrea è di colore blu tendente al verde e sfuma lungo i fianchi argentati fino al ventre che risulta più pallido.
L'aringa si riproduce costantemente durante tutto l'anno ed ogni esemplare depone fino a 40.000 uova; questo pesce si nutre soprattutto di invertebrati, crostacei, molluschi, uova e larve. L'aringa è un pesce molto importate per l'equilibrio alimentare marino del suo habitat, in quanto rappresenta la principale fonte di cibo per foche, uccelli, calamari, squali e molti altri pesci.
Storicamente, la pesca dell'aringa si è dimostrata una "colonna portante" dell'alimentazione nordica dell'est Europa; ad oggi, viene ancora pescata per essere consumata fresca o conservata (sotto sale o marinata), ma i livelli di diffusione e consumo non sono lontanamente paragonabili con quelli medioevali. In Italia, l'aringa è molto conosciuta ma estremamente sottovalutata rispetto alle altre specie di pesce "azzurro", mentre in Olanda rappresenta il capostipite della cucina nazionale e viene servita in tutti modi possibili: affumicata, marinata o cruda.
Sebbene la ricerca storica dimostri che l'aringa è stata consumata abbondantemente fin dall'antichità (3000 a.C.), la commercializzazione e l'esportazione di questo pesce sono sbocciate solo nel XIV° secolo, grazie al pescatore Willem Bueckelszoon che scoprì i metodi conservativi di essiccazione ed affumicatura.
L'aringa è un prodotto della pesca abbastanza economico e molto ricco dal punto vista nutrizionale; possiede un ottimo apporto di acidi grassi polinsaturi essenziali ed in particolar modo di acido alfa-linolenico (esponente della famiglia omega3).
Valori nutrizionali dell'Aringa per 100g di parte edibile
Energia | 216,00kcal |
Proteine | 16,50g |
Lipidi | 16,70g |
di cui omega 3 | 1,20g |
Glucidi | 0,00g |
Ferro | 1,10mg |
Calcio | 57,00mg |
Tiamina (B1) | 0,12 microg |
Retinolo (vit A) | 12,00 microg |
Acido Ascorbico (vit C) | tracce |
Calciferolo (vit D) | 0,07microg |
Vedi anche:
- Valori nutrizionali Aringa dell'atlantico
- Valori nutrizionali Aringa del Pacifico
- Valori nutrizionali filetto di Aringa (Alaska) sott'olio
Come cucinare le Aringhe
Come già citato, l'aringa è un pesce che può essere consumato anche crudo, purché si rispettino i principi di salubrità del prodotto pescato. L'agente patogeno che tipicamente infesta le carni dell'aringa è l'anisakis; si tratta di un parassita che può colonizzare l'intestino dell'animale in vita e che post-morten ha la capacità di migrare verso le carni. Le misure preventive da adottare sono:
- L'eviscerazione immediata ed accurata (asportare le interiora senza liberarne il contenuto
- L'abbattimento di temperatura.
I trattamenti termici a freddo (-18°C) e a caldo (cottura) garantiscono l'uccisione di eventuali larve anisakis presenti nell'aringa.
Ricette con le aringhe
- Antipasto Di Aringhe
- Aringhe Al Pompelmo
- Aringhe All'opera
- Aringhe Alla Calabrese
- Aringhe Alla Norvegese Con Insalata Di Patate
- Aringhe In Insalata
- Aringhe Marinate
- Aringhe Marinate
- Filetti Di Aringhe Con Cipolle
- Flan Di Aringhe
- Stegt Sild I Eddike
- Insalata Di Aringhe Con Barbabietole Rosse
- Marinata Di Aringhe
- Operakallarens Stromming
- Sformati Di Aringhe
- Stuzzichino Raffaello