Come sposare un’alimentazione onnivora etica e green

L'intera filiera alimentare è una delle più impattanti a livello ambientale ma le scelte alimentari di ognuno possono aiutare il pianeta a mantenersi in salute.
Spesso si crede che un approccio green e sostenibile sia possibile solo optando per un regime alimentare vegetariano o vegano ma non è così, anche essendo onnivori si può dare una mano all'ambiente.
Qual è l’impatto ambientale del cibo
La produzione alimentare è responsabile di una quantità significativa di emissioni globali attraverso l'uso del suolo, dei gas serra e dell'uso dell'acqua.
Uso del suolo agricolo
Con metà della terra abitabile del mondo adibita all'agricoltura, l'uso del suolo svolge un ruolo importante nell'impatto ambientale perché man mano che questo fenomeno avanza gli habitat selvaggi si riducono.
Alcuni prodotti sono più impattanti di altri, ad esempio il bestiame rappresenta il 77% dell'uso globale del suolo agricolo se si prendono in considerazione anche i pascoli e i terreni utilizzati per la coltivazione di mangimi.
Gas serra
I gas serra sono tra i principali fattori responsabili del cambiamento climatico e la produzione alimentare rappresenta circa un quarto delle emissioni globali.
I principali gas serra sono anidride carbonica, metano, protossido di azoto e gas fluorurati.
Del 25% a cui contribuisce la produzione alimentare, il bestiame e la pesca rappresentano il 31%, la produzione agricola il 27%, l'uso del suolo il 24% e la catena di approvvigionamento il 18%.
Uso dell'acqua
L'agricoltura è responsabile di circa il 70% del consumo di acqua dolce in tutto il mondo. I prodotti la cui produzione consuma più acqua sono formaggi, noci, pesce e gamberi d'allevamento, seguiti dalle mucche da latte.
Per arginare gli sprechi esistono pratiche agricole più sostenibili come l'uso dell'irrigazione a goccia sugli irrigatori, la cattura dell'acqua piovana per innaffiare e la coltivazione di colture resistenti alla siccità.
Modi per mangiare in modo più sostenibile
Nell'ambito dell'alimentazione onnivora eliminare completamente il proprio impatto ambientale è impossibile ma esistono alcuni modi per mangiare in modo più sostenibile, pur continuando a consumare carne.
Mangiare locale aiuta ma in minima parte
Quando si tratta di ridurre l'impronta di carbonio, mangiare locale è una raccomandazione comune ma nonostante si tratti sicuramente di un'indicazione di buon senso, non sembra avere un impatto sulla sostenibilità come ci si aspetterebbe.
Ciò che si mangia infatti è molto più importante della provenienza, poiché il trasporto costituisce solo una piccola parte delle emissioni complessive di gas serra di un alimento. Per questo la scelta di un alimento a emissioni più basse come il pollame, rispetto a un alimento a emissioni molto più elevate, come la carne bovina, ha un impatto maggiore, indipendentemente dalla provenienza degli alimenti.
Tuttavia, mangiare locale può aiutare l'ambiente se si tratta di alimenti altamente deperibili come frutta e verdura, che devono essere trasportati rapidamente e che quindi viaggiano per via aerea, aumentando significativamente le loro emissioni complessive.
Consumare carne rossa moderatamente
Gli alimenti ricchi di proteine come carne, latticini e uova, costituiscono circa l'83% delle emissioni alimentari.
In termini di impronta di carbonio complessiva, manzo e agnello sono i primi posti nella lista a causa del loro uso estensivo del suolo, dei requisiti di alimentazione, della lavorazione e del confezionamento. Inoltre, le mucche producono metano nelle loro viscere durante il processo di digestione, contribuendo ulteriormente alla loro impronta di carbonio.
Mentre le carni rosse producono circa 60 kg di CO2 equivalenti per kg di carne, l'allevamento di pollame produce 6 kg, pesce 5 kg e uova 4,5 kg di CO2 equivalenti per kg di carne.
Pertanto, mangiare meno carne rossa può ridurre significativamente la tua impronta di carbonio.
Questo non significa però doverla eliminare del tutto. Esistono infatti modi per consumare carne rimanendo ecofriendly.
Mangiare più proteine vegetali
Un altro modo efficace per essere un onnivoro etico è mangiare più fonti di proteine vegetali, senza ovviamente rinunciare a quelle animali.
Alimenti come tofu, fagioli, piselli, quinoa, semi di canapa e noci hanno un'impronta di carbonio significativamente inferiore rispetto alla maggior parte delle proteine animali.
Ridurre gli sprechi alimentari
A livello globale, lo spreco alimentare rappresenta il 6% della produzione di gas serra.
Sebbene ciò tenga conto anche delle perdite lungo tutta la catena di approvvigionamento dovute a stoccaggio e manipolazione inadeguati, gran parte di questa percentuale è costituita dal cibo buttato via dai rivenditori e dai consumatori.
Alcuni modi pratici per ridurre lo spreco alimentare sono:
- acquistare pesce congelato sottovuoto, poiché il pesce ha una delle durate più brevi tra tutte le carni;
- utilizzare tutte le parti commestibili di frutta e verdura;
- acquistare prodotti vicini alla scadenza se si prevede di mangiarli nel breve periodo;
- non comprare più cibo del necessario per un dato periodo di tempo;
- controllare le date sugli alimenti deperibili prima dell'acquisto;
- pianificare i pasti della settimana in modo da sapere esattamente cosa comprare;
- congelare cibi deperibili che si sa già che non verranno utilizzati entro i successivi due giorni;
- organizzare il frigorifero e la dispensa in modo da sapere cosa si ha e non correre il rischio di acquistare doppioni;
- utilizzare cibi avanzati per ricette creative.
Per recuperare il cibo senza sprecarlo, la Spagna sta varando una legge ad hoc.