Alimentazione del gatto: scelta dell'alimento e lettura etichetta

Introduzione
Alimentazione del gatto, come scegliere?
Il cane e il gatto sono mammiferi appartenenti all'ordine dei carnivori. Nonostante entrambi abbiano un' alimentazione a base di proteine animali, per caratteristiche evolutive il gatto viene definito "carnivoro stretto". E' possibile notare come la dentizione felina non sia progettata per una masticazione efficace per alimenti di origine vegetale ed il suo intestino sia più breve rispetto all'uomo o ad animali erbivori, quindi specifico per una digestione molto rapida.
Componenti dell'alimento per gatti
La dieta di un gatto deve soddisfare i fabbisogni energetici specifici della specie e della fase della vita in cui si trova l'individuo, dalla fase di crescita del gattino, alla vita adulta, fino alla vecchiaia. Ogni fase della vita del gatto costituisce un cambio di quantità di energia necessaria al mantenimento costante della temperatura corporea e delle funzioni degli organi, oltre a momenti specifici come la gravidanza e la lattazione.
Assumono quindi molta importanza alcuni componenti della dieta, che vengono metabolizzati per la produzione di energia e sostanze fondamentali all'organismo:
- Proteine
Possono essere divise in proteine semplici, se formate da soli aminoacidi, o proteine complesse, se associate ad altre molecole. Sono implicate nella costituzione di organi ed apparati, possono avere funzione ormonale, di mantenimento dell'equilibrio acido-base o dei componenti del sistema immunitario. Alcuni aminoacidi hanno maggiore importanza perché definiti essenziali: questi non possono essere prodotti dall'organismo, ma devono essere introdotti con la dieta. Nel gatto gli aminoacidi essenziali sono 11 tra cui arginina e taurina. Per questo motivo la quantità di proteine di cui ha bisogno il gatto è superiore ad altri animali, arrivando a minimi quantitativi di 25 g/ 100g di prodotto per gatti adulti o 28-30 g / 100g di prodotto per gatti in crescita e in riproduzione.
- Grassi
Sono la fonte primaria di energia e, grazie alla grande produzione biliare, i carnivori sono capaci di utilizzarli al meglio. Per questo possono far parte della dieta fino al 15-30 %.
Particolare attenzione ricade sui componenti dell'alimento che apportano grassi della serie omega - 3 e omega - 6, tra cui l'acido linoleico, l'acido arachidonico, il DHA e l'EPA.
- Carboidrati
Sono i principali componenti energetici dei vegetali e sono importanti per il buon funzionamento del tratto intestinale, sotto forma di fibre, e della struttura di numerosi organi in coniugazione con proteine e grassi. I carboidrati possono essere formati dal metabolismo delle proteine o assunti direttamente dalla dieta, che diventa fondamentali in periodi della vita dell'animale in cui la quantità di energia necessaria aumenta, come in crescita, gravidanza o allattamento. L'amido è il principale carboidrato presente nei cereali e nella patata ed è utilizzato nella fase di estrusione delle crocchette, diventando così altamente digeribile per cani e gatti e permettendo una migliore disponibilità di proteine per l'organismo.
Tra i carboidrati troviamo anche le fibre, con importanti funzioni per il benessere intestinale. Le fibre possono essere solubili e fermentabili con azione di diminuzione del transito intestinale e della massa fecale, oppure insolubili. Queste ultime con la loro azione di trattenere maggiormente l'acqua dell'alimento e diminuirne l'assorbimento possono essere utili in alcune patologie intestinali. Negli ultimi anni hanno acquisito importanza le fibre pre-biotiche, in grado di supportare la crescita di batteri "buoni" rispetto a quelli patogeni. Tra le fibre pre-biotiche troviamo i frutto-oligosaccardi (FOS) e i mannano-oligosaccaridi (MOS).
- Vitamine
Sono molecole organiche necessarie all'organismo in piccole quantità, ma indispensabili per la crescita e la funzionalità degli organi. Si possono dividere in vitamine liposolubili (A, D, E, K) e vitamine idrosolubili (complesso delle vitamine B e la vitamina C). Il primo gruppo ha la capacità di poter essere accumulato, per cui ad oggi è più comune trovare un eccesso di queste rispetto alle altre. Fonti di vitamine sono carne, pesce, uova, latte, agrumi e legumi. Una carenza di vitamine porta a manifestazioni specifiche per ognuna.
Sono elementi inorganici importanti per il metabolismo dell'organismo e possono essere divisi in macroelementi (calcio, fosforo, magnesio, zolfo, sodio, potassio e cloro) presenti in maggiore quantità, e microelementi (come zinco, iodio, manganese..). Alcuni minerali sono legati tra loro da equilibri di assorbimento, metabolismo ed attività, come per calcio e fosforo.
Per approfondire: L’ alimentazione del gatto: accorgimenti per un adeguato supporto per età e razzaCome scegliere l'alimento
Esistono innumerevoli alimenti in commercio per gatti, sia cibo umido che secco. La scelta dell'alimento adatto al nostro gatto deve tener conto di alcuni elementi fondamenti per far in modo che sia mantenuto in salute, con adeguate quantità disponibili.
- Per prima cosa la scelta deve cadere su un alimento completo e bilanciato, che segua quindi un adeguato apporto di nutrienti con una corretta quantità per la fase di vita dell'animale.
- Come seconda valutazione bisogna trovare un cibo che sia appetibile. Purtroppo il gatto non ha un criterio stesso di scelta nel mangiare l'alimento che a livello nutrizionale sarà migliore, ma piuttosto quello che lo attira di più come gusto ed odore. E' quindi il proprietario che deve mettere insieme i due elementi per poter offrire un buon cibo al proprio animale, e che questo possa essere mangiato tranquillamente senza forzature.
- Infine deve essere considerata la digeribilità del prodotto: questa caratteristica influenza la reale disponibilità dell'alimento per l'organismo, che deve essere in grado di assorbirne i nutrienti e trasformarli. Un cibo non digeribile infatti porterà alla produzione di feci malformate, diarrea, produzione di gas e fermentazioni per un alterato meccanismo digestivo da parte dei batteri intestinali.
E' possibile trovare i tre elementi fondamentali appena descritti in molti prodotti commerciali. Gli alimenti secchi si distinguono dagli alimenti umidi per il quantitativo di acqua presente; si passa infatti da un tenore di umidità del 6-10% per le crocchette, fino al 75% delle scatolette. Questo dato influenza la quantità di prodotto che il gatto deve assumere per avere un razione giornaliera totale e la quantità di acqua assunta mediante l'abbeveraggio. Le crocchette, avendo un quantitativo intrinseco di acqua minore, stimolano maggiormente la sete nell'animale e gli consentono di assumere un comportamento alimentare tipica della specie. Il gatto solitamente preferisce mangiare poco più volte al giorno arrivando ad assumere anche 10/15 pasti al giorno. Per questo motivo il cibo secco è più adatto nel mantenimento della qualità e composizione rispetto ad un cibo umido, soprattutto d'estate. Non si esclude però dall'alimentazione felina il cibo umido: questo può essere assunto più volte a settimana in aggiunta alla base di crocchette.
Se si preferisce cucinare per il proprio gatto, non si deve venir meno ai tre fattori fondamentali di costruzione di una dieta bilanciata, appetibile e digeribile. Il consiglio quindi è di farsi indicare la giusta composizione dal proprio veterinario per arrivare ad una dieta casalinga consona alla salute e alla prevenzione di patologie future.
Infine nei negozi di alimenti per animali si possono trovare diete specifiche veterinarie che possono essere prescritte direttamente dal medico curante il proprio micio per il trattamento di patologie che lo affliggono. In questo caso è doveroso seguire la dieta prescritta per composizione e quantità per riuscire ad avere un risultato medico previsto.
Per approfondire: Reflusso Gastroesofageo nel gatto
Leggere l'etichetta
Ogni prodotto emesso in commercio, compreso l'alimento per animali, deve aver esposte sulla confezione alcune informazioni fondamentali che lo descrivono. Esistono numerose normative che regolamentano informazioni obbligatorie e facoltative da indicare, ma il riferimento principale è dato dal Regolamento CE 767/2009 che disciplina l'adeguata etichettatura dei mangimi immessi sul mercato e le minime informazioni che deve ricevere il consumatore.
Analizzando un cibo per gatti le parti dell'etichetta a cui prestare attenzione sono:
- Tipologia: si tratta di un' informazione obbligatoria e permette di capire se l'alimento è completo o complementare. La differenza di classificazione è data dalla quantità di elementi presenti nell'alimento e dalle condizioni di utilizzo. Un alimento completo infatti contiene tutti i nutrienti necessari alla dieta dell'animale, senza bisogno teoricamente di aggiunte. Un alimento complementare risulta invece carente di alcune parti ed è dato generalmente da una minor quantità di ingredienti. Solitamente i cibi umidi fanno parte della seconda categoria a causa delle lavorazioni che devono subire le materie prime per la produzione. Una dieta a base di alimenti complementari risulta quindi scadente e può portare a carenze nutrizionali.
- Composizione: indica gli ingredienti dell'alimento, che possono essere elencati secondo due modalità. Viene detta formula aperta la descrizione delle singole materie prime presenti (es. pollo, riso, carote..) contrapposta alla formula chiusa per descrizione delle categorie di materie prime (es. carne, verdure..). L'ordine degli ingredienti deve seguire il peso decrescente, anche quando gli ingredienti vengono incorporati in categorie, come nella formula chiusa. In questo modo quando le materie prime vengono scorporate potrebbero scalare nei posti minori dell'elenco. Questo significa che bisogna prestare attenzione al tipo di formula utilizzata per capire quale ingrediente è maggiormente presente.
- Tenori analitici: sono l'elenco delle percentuali di proteine, grassi, fibra e ceneri presenti. Può esserci indicata anche l'umidità, quindi la percentuale di acqua presente, ma è una informazione obbligatoria solo se superiore al 14%. Il confronto tra due alimenti può avvenire se si guarda il quantitativo di analiti sulla sostanza secca. In questo modo non si viene fuorviati dalla quantità di acqua o dalla densità calorica dell'alimento. Ricordiamo che la valutazione di un cibo migliore rispetto ad un altro deve tener conto della derivazione degli analiti. Un alimento con elevate quantità di proteine non è sempre il migliore: le proteine animali infatti sono quelle qualitativamente migliori rispetto a quelle vegetali. Anche una quantità elevata di fibre generalmente rendono l'alimento meno digeribile, ma se controllando l'etichetta vediamo fibre prebiotiche (come polpa di barbabietola, cicorie..) queste possono essere utili per il benessere gastrointestinale. Le ceneri infine sono apportate all'alimento tramite materie prime di scarsa qualità; la sua proporzione rispetto al tenore proteico non deve essere elevata per un cibo di buona qualità.
- Tabelle di razionamento: non rientrano nelle informazioni obbligatorie, ma sono molto utili al proprietario per sapere la giusta quantità di alimento da somministrare al proprio animale. Generalmente i dati che sono presenti riguardano l'età dell'animale ed il peso raggiunto. E' importante ricordare che il quantitativo di alimento indicato si riferisce sempre alla quantità giornaliera, che deve quindi essere divisa nelle 24h in pasti programmati. Nel caso dei gatti, la conoscenza del proprio animale gioca un ruolo importante. Etologicamente i felini assumono piccole quantità di cibo in moltissimi pasti durante la giornata, ma se si sa di possedere un gatto molto goloso, il razionamento deve essere programmato per non rischiare di sovralimentarlo.
Una lettura attenta dell'etichetta porta quindi ad una consapevolezza maggiore dell'acquisto che si sta andando a fare, ma bisogna ricordarsi che queste informazioni devono essere incrociate con la reazione del micio quando glielo proponiamo.