Non digerisco l'aglio: Intolleranza?

Non digerisco l'aglio: Intolleranza?
Ultima modifica 27.09.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Aglio: proprietà benefiche
  3. Aglio: sintomi di intolleranza
  4. Aglio e Fruttano

Introduzione

Quando si pensa all'aglio, il dolore allo stomaco probabilmente non è la prima cosa che viene in mente. Sebbene l'aglio sia un ottimo modo per insaporire un piatto e persino renderlo più sano, in alcune persone può anche causare dolore addominale e altri sintomi indesiderati.

Aglio: proprietà benefiche

L'aglio è una delle piante medicinali considerate da sempre indispensabili, poiché dotata di infinite proprietà salutari, infatti il bulbo dell'aglio è uno dei rimedi più antichi e diffusi dalla medicina popolare. L'allicina, uno dei composti solforati contenuti nell'aglio, è un antibiotico naturale dalla grande efficacia e va a contrastare diversi tipi di batteri. Oltre all'allicina, l'aglio contiene altre sostanze antibatteriche come la garlicina; è ricco di sostanze minerali ed oligominerali, quali magnesiocalcio, fosforoiodio e ferro; sono presenti tracce di zincomanganeseseleniovitamina C (solo nell'aglio fresco), provitamina Avitamine B1-B2-PP; contiene sostanze ormono-simili ed enzimi (lisozima e perossidasi).

Tra le numerose proprietà dell'aglio troviamo:

 

Aglio: sintomi di intolleranza

La sensibilità all'aglio spesso si manifesta con i classici sintomi da intolleranza di alcuni alimenti, soprattutto in presenza di sindrome da intestino irritabile o colite. Quando le persone con colon irritabile consumano determinati alimenti, possono avere sintomi gastrointestinali come:

Esistono cibi trigger unici, ma chi soffre di sindrome da colon irritabile dovrebbe evitare di consumare troppi oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli. Gli alimenti ad alto contenuto di questi elementi sono quelli che contengono:

  • Alimenti ad alto contenuto di fruttosio
  • Prodotti con lattosio
  • Cibi ricchi di fruttano
  • Legumi

L'eccesso di gas prodotto nel tratto digestivo può provocare gonfiore, crampi dolorosi e flatulenza. Diarrea, vomito e nausea possono verificarsi anche con un'allergia all'aglio, nonché un'eruzione cutanea pruriginosa, eczema e respiro sibilante. Piccole quantità di aglio crudo potrebbero essere tollerate, ma i sintomi potrebbero peggiorare con un incremento del consumo.

Aglio crudo o cotto?

L'aglio crudo è meno digeribile di quello cotto, anche se va sottolineato che la cottura o l'essiccazione dell'aglio distrugge i suoi composti attivi, come i tiosolfinati, e quindi alcuni dei suoi benefici per la salute. L'aglio non sottoposto ad alte temperature (cotto, in forno ecc) stimola la produzione dei succhi gastrici e aumenta l'assimilazione degli elementi nutritivi dei cibi. Se, quindi, lo si vuole consumare crudo, è sempre bene togliere l'anima che è la maggiore responsabile della difficoltà di digestione.

Aglio e Fruttano

L'intolleranza all'aglio e le conseguenti manifestazioni a carico del tratto gastrointestinale, possono essere da imputare ai fruttani (conosciuti anche come inulina), ossia carboidrati naturali a catena corta che fermentano nel sistema digerente, e che si trovano in alte concentrazioni in alimenti come: aglio appunto ma anche grano, cipolle, scalogno, asparago, e carciofo. Diversi soggetti, quando consumano alimenti ricchi di fruttani, possono avvertire disturbi addominali, proprio per la difficoltà nel metabolizzare questi carboidrati, infatti le persone con questa intolleranza possono associare il consumo di aglio crudo o cotto al mal di stomaco. Quando, tuttavia, la sindrome da colon irritabile e l'intolleranza al fruttano non sono la fonte della sensibilità all'aglio, si potrebbe presumere un'intolleranza o un'allergia all'aglio stesso. Spesso i termini "intolleranza" e "allergia" vengono utilizzati erroneamente in modo intercambiabile quando si riferiscono al cibo, invece sono reazioni corporee a cibi specifici, ma si tratta comunque di fenomeni diversi e causano diversi tipi di sintomi. Un'intolleranza all'aglio, o un'intolleranza a qualsiasi cibo, può causare sintomi come nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e mal di testa, mentre un'allergia alimentare può causare reazioni avverse simili e anafilassi. Se un alimento specifico sembra causare sintomi dolorosi, è necessario consultare il medico il prima possibile per determinare le cause del disturbo. 

Come rendere l'aglio più digeribile?

Esitono diversi rimedi, più o meno efficaci, per rendere l'aglio maggiormente digeribile. Si possono immergere gli spicchi sbucciati nel latte caldo e lasciarli in ammollo per 15 minuti circa, o nel latte freddo per 1 ora; lo si può mettere in un pentolino con acqua fredda e portare poi al punto di bollore, oppure abbinarlo in ricette con erbe aromatiche fresche in grado di favorire la digestione e quindi di contrastare l'effetto pesantezza causato dall'aglio, come prezzemolo, il basilico, la menta.