Mal di Schiena: Prevenirlo e Curarlo Allenando gli Addominali

Leve Corporee ed Equilibri Muscolari
Prima di rispondere a questa domanda è importante effettuare una premessa su alcuni concetti fondamentali.

Dal momento che la gravità è una forza verticale diretta verso il basso, l'uomo ha bisogno di una forza di valore opposto che lo trazioni direttamente verso l'alto. Questa funzione è svolta dai muscoli antigravitari, che nella loro attivazione si avvalgono di leve.
La leva a fulcro intermedio è quella più utilizzata in fisiologia e, per poter spiegare chiaramente ciò che avviene, risulta necessario ricorrere ad alcuni concetti elementari di fisica.
Per approfondire: Mal di Schiena: da Cosa Dipende e Come CurarloGuarda il video

Il triangolo rappresenta il punto d'appoggio articolare (ad esempio disco intervertebrale), consideriamo che la gravità (G) cada esattamente sul punto d'appoggio. Affinché il sistema sia in equilibrio la forza dei muscoli anteriori (Fma) e di quelli posteriori (Fmp) dev'essere uguale. Questo sistema è definito di tensioni reciproche.

Se G cade lontano dal punto di appoggio, la forza Fmp deve aumentare per salvaguardare l'equilibrio. Per questo motivo i muscoli tonici antigravitari saranno più numerosi e forti in questo distretto. In fisiologia tale forza si definisce forza di erezione.
Questa indispensabile organizzazione, provoca la compressione del punto di appoggio e viene denominata componente di schiacciamento.
Dimostrazione
L'esempio proposto corrisponde al sistema a fulcro intermedio della regione dorsale. Gli spinali, disposti dalla parte opposta del punto d'appoggio, rappresentato dal disco intervertebrale, contrastano il peso del torace.

Raffiguriamo l'osso con una leva.
L'osso (o la leva) è dunque sottomesso a:
Ft: azione dovuta al peso del torace
Fd: azione del disco sull'osso
Fmp: azione del muscoloPer equilibrio avremo: Ft+Fd+Fmp=0
Oppure
Caso1 Fd= -Ft-Fmp
In questo primo caso si deduce che l'azione del disco sull'osso è diretta verso l'alto. Reciprocamente, l'azione dell'osso sul disco è rivolta verso il basso; in altre parole, l'osso appoggia sul disco e lo schiaccia.
Caso2 Fd=Ft+Fmp
In tale situazione si deduce che l'intensità dell'azione sull'osso sul disco è la somma del peso del torace e dell'azione del muscolo.
Tali esempi vogliono dimostrare come, nel caso specifico della colonna dorsale, si evidenzi una situazione di "leve sfavorevoli": il punto di applicazione dei muscoli posteriori è vicino al punto d'appoggio (vertebra), mentre il peso da contrastare (torace) è lontano dal fulcro.
Conclusioni
Considerati tali informazioni, è possibile finalmente dare risposta al quesito iniziale.
È assolutamente sbagliato curare il mal di schiena con il rinforzo dei muscoli addominali e paravertebrali, poichè questo tipo di lavoro porterà ad un ulteriore compromissione del disco intervertebrale. Più un muscolo è rigido, ipertonico ed accorciato, più aumenta la componente di schiacciamento articolare. Inoltre, più il peso è lontano dal punto di appoggio, maggiore dev'essere la forza muscolare antigravitaria.
Un'altra cosa su cui dovremmo riflettere è il paziente con ipercifosi dorsale: anche in questo caso, è scorretto potenziare i muscoli paravertebrali in quanto gli spostamenti anormali delle masse anteriormente richiedono una maggiore attività dei muscoli spinali aumentando la componente di schiacciamento articolare.
Altro errore che si commette è quello di considerare il retto dell'addome come un de-lordosizzante lombare. Il retto dell'addome non ha nessun rapporto con la colonna lombare, la sua azione provoca soltanto l'abbassamento delle coste. Per quanto riguarda la sua inserzione a livello del pube, si dimentica che gli iliaci sono in rapporto con il sacro per mezzo della articolazione sacro-iliaca, per questo motivo l'osso iliaco si muove in maniera indipendente senza modificare la curva lombare.
Concludendo, i muscoli erettori posteriori devono contrastare, non solo il peso, ma anche i loro antagonisti complementari. Gli spinali dorsali sono opposti agli addominali che abbassano il torace e al sistema muscolo-fibroso anteriore; il loro rinforzo provoca uno schiacciamento del disco intervertebrale.