E421 MANNITOLO (o ZUCCHERO DELLA MANNA)
Il mannitolo, spesso chiamato mannite, è un alditolo chirale presente in molte piante, come conifere, alghe marine e funghi; il suo nome deriva dalla manna (la linfa del frassino) da cui si può ottenere. Oltre ad avere un origine naturale, il mannitolo può essere prodotto sinteticamente a partire dal glucosio.
Il mannitolo è un additivo con funzione stabilizzante, addensante, gelificante, emulsionante, edulcorante (potere dolcificante leggermente superiore alla metà di quello del saccarosio), lievitante e diuretica (appartiene alla classe dei diuretici osmotici ed è contenuto in diverse caramelle per la tosse e in certe medicine per bambini).
Il mannitolo può essere aggiunto a molti prodotti da forno e da pasticceria, in alimenti dietetici e nella frutta secca.
Una parte del mannitolo presente nel nostro organismo viene assorbita e metabolizzata come glucosio, mentre l'altra parte viene fermentata nel grande intestino, dove i gas prodotti durante la fermentazione potrebbero causare gonfiore e flatulenza. Generalmente, solo dopo il consumo di un quantitativo eccessivo, possono verificarsi effetti collaterali negativi di carattere gastrointestinale (a causa del suo effetto lassativo) escludendo gli effetti collaterali negativi che possono verificarsi, anche a piccole dosi, in persone intolleranti al mannitolo (formazione di gas).
Sconsigliato alle donne gravide, alle nutrici e ai bambini, perché in seguito all'ingestione di mannitolo potrebbero accusare problemi gastrici.
DOSE ADI: 0-50 mg per kg di peso corporeo (per altre fonti sino a 160 mg/kg di peso corporeo). Nonostante tutto, il mannitolo non è un composto pericoloso per la salute del consumatore, essendo un carboidrato a tutti gli effetti.
