I seguenti conservanti e i loro sali appartengono alla famiglia dei PARABENI, composti prodotti sinteticamente dall'acido benzoico ed utilizzati nell'industria cosmetica, farmaceutica ed alimentare, come antibatterici ed antimicotici. Nello specifico questi composti sono:
- E214 ETILE-PARA-OSSIBENZOATO o PARAIDROSSIBENZOATO D'ETILE → questo conservante deriva dal'E210. Può provocare, nelle persone predisposte, allergie, iperattività, asma, orticaria, insonnia, effetti anestetizzanti e vasodilatatori, crampi. Spesso è impiegato in cosmetici e farmaci.
- E215 ETILE-P-OSSIBENZOATO, sale sodico
- E216 PROPILE-P-OSSIBENZOATO o PARA IDROSSIBENZOATO DI PROPILE (PARABENE)
- E217 PROPIL- P-OSSIBENZOATO, sale sodico o PROPIL-P-IDROSSIBENZOATO DI SODIO
- E218 METILE P-OSSIBENZOATO o PARA-IDROSSIBENZOATO DI METILE: può essere causa di irritazioni cutanee dovute ad allergia a tal conservante (PARABENE).
- E219 METILE P –OSSIBENZOATO, sale sodico o METIL-PARA IDROSSIBENZOATO DI SODIO
Nota: E215, E216, E217, E218 ed E219 si pensa possano provocare le stesse reazioni descritte per l'E214.
Sulla tossicità di questa famiglia di conservanti ci sono teorie divergenti. Si tratta di conservanti che, generalmente, vengono escreti con le urine sotto forma di acido ippurico, quindi solitamente non si accumulano nell'organismo umano; nonostante ciò, ci sono motivi per credere che non siano così innocui: infatti, si pensa che in futuro possano essere addirittura proibiti.
Si pensa che i parabeni possano provocare: irritazione gastrica con relativi disturbi digestivi, problemi di crescita, insonnia, asma, irritazione oculare, orticaria, iperattività, e reazioni allergiche in persone sensibili all'aspirina o che soffrono di asma.
Da 15 anni a questa parte, sono iniziate delle ricerche per appurare se esistono effetti negativi anche sugli organi riproduttori e sugli embrioni.
È quindi sconsigliato, per tutti i motivi sopraccitati, il consumo frequente di alimenti contenenti parabeni, soprattutto da parte dei bambini.
DOSE ADI:10mg per Kg di peso corporeo.