BIA e Idratazione Corporea
Ultima modifica 08.10.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Perdita di Idratazione
  3. Bioimpedenziometria
  4. Domande Frequenti sulla BIA

Introduzione

Nonostante l'organismo umano dell'adulto sia composto al 65% di acqua, l'idratazione corporea suscita meno interesse di quanto ci si potrebbe aspettare.

BIA e Idratazione Corporea Shutterstock

Sembra quasi assurdo, ma un uomo adulto di circa 70 kg dovrebbe contenere circa 45 litri di acqua – o meglio così dovrebbe essere.

Per rendersi conto dell'importanza di una buona idratazione corporea, basti pensare che un neonato è idratato per l'80% del peso corporeo, mentre una persona anziana ha un'idratazione più vicina al 50%.

Ma perché avviene questo fenomeno e, soprattutto, perché è importante combatterlo?

Perdita di Idratazione

Il tipico peggioramento degli equilibri corporei che avviene per colpa dell'invecchiamento ha, tra i suoi vari effetti "ingravescenti", anche una minor capacità di mantenere l'idratazione corporea. Visto che un'eventuale carenza d'acqua nell'organismo – sia intracellulare (ICW) che extracellulare (ECW) – compromette il funzionamento di qualsiasi processo fisiologico, è deducibile che per esercitare un buon effetto anti-age diventi necessario cercare di limitare questa specifica disfunzionalità.

Chi pensa che per rimanere idratati sia sufficiente bere molto "ci azzecca" al 50%; o meglio, sicuramente è essenziale, ma non costituisce l'unico aspetto di cui tenere conto. Infatti, lo stato d'idratazione nel corpo non è sempre proporzionale a "quanta" acqua si beve.

L'equilibrio idrico è regolato da vari fattori tra i quali:

Contribuiscono a regolare lo stato di idratazione anche:

Una diminuzione del 2% d'acqua a livello intracellulare compromette seriamente la prestazione di un atleta, la diminuzione del 7% può causare gravi danni all'organismo.

<<Quindi, è possibile misurare la quantità d'acqua corporea?>

Si, sottoponendosi ad una bioimpedenziometria (B.I.A.)

Bioimpedenziometria

Che cosa è la bioimpedenziometria o BIA?

La BIA è un'apparecchiatura medicale usata in vari ambiti, da quello sportivo a quello patologico (ad esempio nel monitoraggio dell'insufficiente renale).

La sua funzione è l'analisi indiretta della composizione corporea. Non si commetta l'errore di credere che la BIA misuri direttamente i compartimenti dell'organismo; ad oggi, l'unico sistema per ottenere questi dati la sezione dei cadaveri.

Oltre all'acqua corporea intra- ed extra cellulare, la BIA è uno strumento che fornisce veramente un gran numero di dati – ad esempio percentuale di massa magra (%FFM) e grassa (%FM) – importantissimi per qualunque professionista operativo – medico, dietologo o personal trainer che sia.

Conoscendo lo stato di idratazione della persona, la percentuale di massa grassa e di massa magra, diventa possibile intervenire modificandone l'allenamento, l'alimentazione, lo stile di vita ecc.

Domande Frequenti sulla BIA

Ma è doloroso sottoporsi alla B.I.A.?

Assolutamente no, si deve solo stare sdraiati per dieci minuti, rilassarsi e basta.

Quanto costa sottoporsi alla bioimpedenziometria o B.I.A.?

Mediamente 20/30 euro, ma può variare sensibilmente in base alla zona geografica e al tipo di apparecchiatura utilizzata.

Come fa lo strumento a misurare l'acqua nel mio corpo?

Vengono applicati degli elettrodi sulle mani e sui piedi, dai quali lo strumento induce e riceve una lieve corrente elettrica.

Banalmente, una volta settato – con parametri come la statura del soggetto, il peso ecc – lo strumento è capace di misurare la resistenza offerta dall'organismo a questa scossa – anche se dobbiamo dire che la bioimpedenziometria si basa su una tecnologia per nulla banale, derivata dall'aviazione militare americana negli anni 70'/80' per testare i piloti, così da evitare anche una leggera disidratazione che poteva causare malessere con conseguente rischio di perdere l'aereo.

Cosa misura la BIA, oltre l'acqua?

In pratica, misura l'acqua sia intracellulare che extracellulare e, matematicamente, estrapola tantissimi dati tra cui la massa grassa (FM) e la massa magra (FFM), con ottima precisione se si è in normoidratazione.

Attenzione! Essendo un metodo di calcolo indiretto, anche la BIA ha un margine di errore dovuto a quelli che potremmo definire "casi vertice". Non per nulla, gli sportivi vengono analizzati con algoritmi a sé stanti, il che suggerisce che questa precisione nella stima dei compartimenti è, in realtà, meno precisa di quanto si creda.

Come faccio a sapere se una BIA è valida o no?

Se non si ha competenza in materia non è facile. Però, in genere, le applicazioni che vengono fatte in posizione ortostatica (in piedi) sono strumenti poco precisi.

Una BIA "seria" costa qualche migliaio di euro e l'esame viene eseguito praticamente sempre in posizione supina (sdraiati a pancia in su) su di un lettino.

Quali sono i vantaggi della BIA rispetto ad altri metodi per stabilire la composizione corporea?

Il confronto più logico è con la plicometria; con questa, pinzando la superficie corporee con una specifica "pinzetta millimetrata", ne stima lo spessore del pannicolo adiposo. "X" valori, a seconda della formula che si intende usare, vengono quindi relazionati per mezzo di un'equazione la quale fornire la percentuale di massa grassa (BF%).

Rispetto alla plicometria, la BIA offre la possibilità di misurare l'acqua corporea.

Ma dove posso sottopormi alla BIA o a chi mi devo rivolgere per farla?

È essenziale scegliere un centro o un professionista che sappia "cosa fare" dei dati raccolti. In genere ci si può rivolgere ai centri di medicina sportiva ma, per ricavarne un'utilità pratica, ci si può rivolgere al proprio Medico Sportivo, Dietista o Personal Trainer.

Devo ripetere la bioimpedenziometria periodicamente?

Se si ha scelto di intervenire sulla dieta, sull'allenamento o sullo stile di vita, ovviamente , per controllare le eventuali variazioni della composizione corporea. Nel campo dell'allenamento, in media la si ripete in un tempo che varia da ogni 2 mesi a ogni 6 mesi, dipende dagli obbiettivi, dai risultati della prima analisi, dalle varianti che si sono introdotte e da altri fattori.

Come mai, ancora oggi, fatta eccezione per gli appassionati veri, si sente poco parlare di BIA?

Il fatto è che la BIA non sia così nota alla collettività dipende principalmente dal fatto che le variazioni sulla composizione corporea, nella maggior parte dei casi (con alcune eccezioni), sono apprezzabili anche con sistemi meno costosi. Per questo diversi professionisti evitano di spendere denaro per un attrezzo verso il quale terminerebbe l'ammortamento d'azienda dopo 20 anni.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer