Mantenimento del peso corporeo per la prevenzione del cancro

Mantenimento del peso corporeo per la prevenzione del cancro
Ultima modifica 19.04.2022

Introduzione

L'alimentazione, si sa, gioca un ruolo fondamentale nella nostra salute: con le nostre abitudini alimentari possiamo non solo tenerci o meno in forma fisica, ma in primis prevenire o meno il rischio di insorgenza di molte patologie. Tra queste c'è il cancro che in realtà non è un'unica patologia, ma un termine generico utilizzato per un ampio gruppo di malattie che possono colpire qualsiasi parte del corpo e che ad oggi rappresentano la seconda causa di morte in Italia e nel mondo, preceduta solo dalle malattie cardiovascolari
 
Io sono Giorgia Arosio, sono una biologa nutrizionista, ed il mio proposito in questi video è quello di condividere con voi i principali legami che esistono tra alimentazione e cancro, soprattutto focalizzandoci sul rapporto tra mantenimento del peso corporeo per la prevenzione del cancro, e fare un po' di chiarezza su questo argomento e farvi conoscere quelle che ad oggi, secondo i principali Istituti di Ricerca sul Cancro, sono le abitudini alimentari più correlate alla sua insorgenza, quelle cioè più importanti da seguire in un ottica di prevenzione, e quelle che al contrario sarebbe più importante contrastare, poiché maggiormente correlate ad un aumento del rischio. 
 
Attualmente è possibile prevenire tra il 30 e il 50% dei tumori evitando i fattori di rischio e implementando le strategie di prevenzione esistenti basate sull'evidenza.
 
La combinazione di scorrette abitudini alimentari ed inattività fisica rappresenta il secondo più importante fattore di rischio per l'insorgenza dei tumori, preceduto solamente dal fumo di tabacco, che da solo causa circa un terzo delle morti per cancro.
 
L'abitudine alimentare che più di tutte si correla ad un aumento del rischio è quella di mangiare più di quello che è il fabbisogno energetico necessario per mantenerci in salute, portando il nostro corpo ad accumulare le sue scorte energetiche, fino a raggiungere uno stato di sovrappeso o obesità.
 
Secondo le ultime indagini del WCRF, che è il Fondo Internazionale per la Ricerca contro il Cancro, ci sono forti evidenze che una condizione di soprappeso o obesità in età adulta aumenti il rischio di cancro in ben 12 sedi tumorali.
 
Anche se per semplicità si riferisce ancora al peso corporeo in eccesso, ciò che realmente conta e più si correla con il rischio di cancro è il tessuto adiposo in eccesso, soprattutto se è localizzato a livello dell'addome, il cosiddetto "grasso viscerale".
 
I motivi di tale correlazione sono vari:

Il grasso corporeo, quando è in eccesso, porta alla produzione di proteine capaci di innescare nel nostro corpo uno stato di infiammazione cronica, che è considerata uno dei fattori di rischio più rilevanti.
Il grande problema dell'infiammazione cronica è che essa incide sulle replicazioni cellulari che nel nostro corpo avvengono ogni giorno per soddisfare le varie esigenze dell'organismo. Quando queste replicazioni si svolgono in un ambiente cellulare che è costantemente infiammato, ecco che allora si creano maggiori opportunità per il verificarsi di quegli errori di replicazione cellulare che se si accumulano possono dare origine alla malattia.
Inoltre, il tessuto adiposo in eccesso porta ad una produzione eccessiva di insulina ed altri ormoni capaci di stimolare la proliferazione delle cellule, e anche questo può favorire l'origine e la crescita delle cellule tumorali. 

 
Un modo molto intuitivo per avere un'idea della propria quantità di grasso viscerale è quello di misurare la circonferenza del proprio punto vita. Nelle donne questa circonferenza sarebbe meglio che non superasse gli 80 cm, mentre negli uomini dovrebbe essere inferiore a 94 cm.
 
Non è mai troppo tardi per apportare quelle modifiche allo stile di vita che possono aiutare a stare più in salute, e non solo in termini di prevenzione del cancro. L'eccesso di circonferenza vita e quindi di grasso centrale è infatti correlato anche con l'aumento del rischio delle più importanti patologie croniche, come le malattie cardiovascolari e il diabete.
 
Nei prossimi video vedremo le abitudini alimentari che nello specifico sono più importanti per la prevenzione del cancro, sia indirettamente perché incidono sul peso corporeo, sia per una loro azione diretta sulla qualità delle nostre replicazioni cellulari.

Autore

Giorgia Arosio

Giorgia Arosio

Biologa nutrizionista
Biologa Nutrizionista di Milano, la dr.ssa Arosio lavora come libera professionista sia nel suo studio a Milano sia attraverso i consulti a distanza. Specializzata in nutrizione clinica, nutrizione sportiva e counseling alimentare, segue un approccio improntato sull’ascolto attivo e sulla massima personalizzazione dei percorsi nutrizionali, per aiutare persone dall’adolescenza fino all’età senile, in salute o in condizioni patologiche, a ritrovare il proprio equilibrio alimentare e la migliore condizione fisica