Come Preparare e Bere la Yerba Matè con la Bombilla - Proprietà

Ultima modifica 02.05.2019
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Oggi vedremo insieme come preparare una bibita speciale, tanto apprezzata in America del sud: sto parlando dell'infuso di yerba mate, noto anche come tè del Paraguai. Nel video precedente abbiamo conosciuto le caratteristiche salutistiche di questa pianta diuretica, tonificante e stimolante, scoprendo che, insieme a tè, caffè e cacao, costituisce una delle fonti naturali più ricche di caffeina. Oggi, invece, impareremo insieme a preparare l'estratto del matè utilizzando l'apposito strumento. Il recipiente destinato a contenere le foglie sminuzzate di matè è una tazza che, normalmente, consiste in una piccola zucca vuota ed essiccata. In alternativa a questo speciale contenitore di zucca, si può utilizzare una tazza in legno, in vetro o in ceramica. Lo strumento che non può mancare per estrarre i principi attivi dal matè si chiama bombilla: si tratta di una sorta di speciale cannuccia di metallo munita, su un'estremità, di un filtro che impedisce alla foglioline essiccate di venire aspirate mentre si assume la bevanda. La bombilla si trova nei supermercati più forniti o, più facilmente, nei negozi etnici e macrobiotici.

Video della Ricetta

Carta di Identità della Ricetta

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Ingredienti

Per 1 tazza da bere con bombilla (10-20 dosi)

Materiale Occorrente

  • Tazza in zucca, in legno, in vetro o in ceramica
  • Bombilla
  • Pentolino

Preparazione

  1. Lavare la tazza di zucca (chiamata “mate”) strofinando del sale lungo le pareti. Far asciugare perfettamente il recipiente. In alternativa al contenitore vegetale, si può utilizzare una qualsiasi tazza, in vetro, legno o ceramica. La bombilla (cannuccia di metallo munita di filtro) è indispensabile.
  2. Riempire, fino a metà, la tazza con le foglie essiccate di yerba mate. Con il palmo di una mano, coprire la tazza, rovesciarla e, con dei colpi decisi, scuotere le foglie secche di matè: in questo modo, le polveri più fini si depositeranno sulla cima della droga (intesa come pianta officinale) e sul palmo della mano, evitando di conseguenza che si disperdano nella bibita (e non finiranno in bocca quando si assumerà il matè).
  3. Inclinare la tazza in modo che le foglioline di matè si concentrino solo su un lato.
  4. Appoggiare delicatamente la tazza, evitando di pareggiare le foglioline. Inserire la bombilla nella metà vuota, avendo cura di dirigere il filtro verso il basso, nel punto in cui non ci sono foglioline di matè.
  5. Versare lentamente acqua fredda nello spazio senza foglioline: lasciar riposare per un paio di minuti o fino a quando l’acqua risulterà completamente assorbita dalla droga.

Attenzione
In questa prima fase, l’acqua dev’essere fredda: in questo modo, le proprietà del matè si conserveranno al meglio.
Si raccomanda di non mescolare le foglioline di matè per evitare che le parti più sottili e polverose si infilino nel filtro della bombilla.

  1. Una volta assorbita completamente l’acqua, si sarà formato un composto pastoso. Evitando di mescolare e di spostare la bombilla, versare nuovamente acqua calda ad 80°C (ma non bollente). Lasciare in infusione per 2 minuti.

Lo sapevi che…
In alcuni paesi, l’acqua calda viene sostituita con del latte caldo per ottenere una bevanda più ricca di sapore!
Per modulare il sapore del matè, è possibile aromatizzare le foglioline con menta fresca, semi di anice, camomilla o scorza di limone o arancia. Chi desidera un sapore più dolce, può aggiungere dello zucchero oppure del miele.

  1. Succhiare il liquido dalla cannuccia (senza mescolare con la bombilla): secondo il rito popolare, il matè dev’essere bevuto tutto in una volta dalla stessa tazza, senza sorseggiare, e la tazza va poi passata ad un compagno e riempita nuovamente con acqua calda. L’operazione di riempimento con acqua calda può essere ripetuta da 10 fino a 20 volte. Chiaramente, le prime infusioni sono caratterizzate da un sapore più forte ed intenso perché i principi attivi sono più concentrati.
  2. Al termine, il contenitore va lavato con semplice acqua e lasciato completamente asciugare prima del nuovo utilizzo.

Il commento di Alice - PersonalCooker

Principi attivi e proprietà
La pianta del matè (Ilex paraguariensis) cresce nell'America meridionale - in particolare nel Paraguai - e viene utilizzata principalmente per le sue foglie, che contengono principi attivi come tannini, metilxantine, triterpeni, derivati dell'acido caffeico (es. acido clorogenico) e flavonoidi. Per la composizione in termini di sostanze attive, il matè rientra nella lista delle sostanze nervine, ovvero sostanze dalle proprietà toniche in grado di agire a livello centrale migliorando l'efficienza psico-fisica. Insieme a tè, caffè e cacao, il matè costituisce una delle fonti naturali più ricche in termini di caffeina (impropriamente chiamata mateina): non a caso, per l'abbondante presenza di caffeina, il matè viene sfruttato in medicina popolare come diuretico (stimola la diuresi), tonificante (e per questo aiuta a combattere l'affaticamento, aumentando l'energia fisica), cardiotonico, stimolante (sostiene la memoria, migliora l'attenzione e risolleva il tono dell'umore), anoressizzante e riequilibrante. Per la presenza di queste sostanze, il tè del Paraguay ha un sapore astringente (dato dai tannini) e lievemente amaro. Il gusto del matè ricorda vagamente quello del tè verde e, in bocca, lascia un retrogusto di quercia e tabacco. Oltre a queste impieghi, il tè del Paraguai viene assunto come potenziale rimedio naturale a mal di testa, problemi digestivi, reumatismi e obesità.

Matè e l'effetto brucia grassi
Il matè trova grande successo per il suo presunto effetto “bruciagrassi”, esageratamente ampliato dalle campagne marketing: tuttavia, la quantità di caffeina presente non risulta così elevata per definire il matè un reale alimento brucia grassi. D'altra parte, è pur vero che l'effetto dimagrante viene in qualche modo supportato dall'azione sinergica dell'acido clorogenico e dai fenoli presenti nel fitocomplesso. È comunque doveroso sottolineare che gli studi in merito risultano estremamente ridotti e si limitano a modelli sperimentali in vitro, in attesa di dimostrazione effettiva. Il contenuto di caffeina presente nelle foglie del matè si aggira intorno all'1% (0.2-2%), ma è doveroso sottolineare che solo una minima parte viene estratta durante la preparazione della bevanda. Approssimativamente, la percentuale di caffeina che si estrae durante un'infusione delle foglie di matè è pari alla metà di quella presente in una stessa quantità di caffè. Da considerare, tuttavia, che chi desidera assumere il matè a finalità simil-terapeutiche, dovrebbe preferire l'estratto secco di matè titolato in caffeina poiché le preparazioni erboristiche come tisane, infusi e decotti non permettono di determinare con precisione la dose di principi attivi assunta.

Come assumere il matè
Sottoforma di infuso, si consiglia di utilizzare una dose pari ad un cucchiaino da caffè di foglie di matè, e di lasciarle in infusione in una tazza di acqua bollente per 5-10 minuti. Sottoforma di compresse o capsule (estratto secco di matè), si consiglia una dose pari a 3 g, divisa in 2 o 3 assunzioni. Nel metodo tradizionale, l'estratto di matè viene assunto con la bombilla: si tratta di una speciale tazza di zucca (o di legno) in cui le foglie di matè vengono lasciate in infusione aggiungendo acqua calda. La bevanda viene bevuta attraverso una speciale cannuccia chiamata bombilla.

Avvertenze
Si sconsiglia di bere l'infuso di matè in caso di ipersensibilità verso uno o più componenti del fitocomplesso. Le molecole estratte durante l'infusione possono interagire con alcuni farmaci, potenziandone alcuni effetti collaterali, come ad esempio: contraccettivi orali, anticoagulanti orali, benzodiazepine, integratori di ferro, aspirina, ormoni tiroidei, fenitorina, I-MAO. A tale scopo, prima di assumere il matè a finalità simil-terapeutiche, si consiglia di consultare il medico. La presenza di caffeina può provocare tachicardia. Diversamente dalle altre droghe ricche di caffeina, sembra che il matè non crei effetti negativi sull'insonnia. A scopo precauzionale, se ne sconsiglia l'assunzione in gravidanza e durante l'allattamento.

Conclusioni
Insieme abbiamo imparato a sorseggiare il matè secondo il metodo tradizionale. Ovviamente, per apprezzare le proprietà della bibita è possibile lasciar le foglioline di matè in infusione nel metodo più conosciuto, ovvero immergendo un filtro o una bustina di garza riempita con uno o due cucchiaini di foglioline essiccate di matè in acqua bollente, lasciandolo in infusione per 3-5 minuti.

Valori nutrizionali e Commento Salutistico sulla ricetta

Il tè Yerba Matè è un bevanda dall'apporto energetico pressoché nullo. Non contiene né colesterolo, né fibre alimentari.
E' molto utilizzato nella dieta contro il sovrappeso.
Non ha controindicazioni per l'intolleranza al glutine e al lattosio.
Viene consumato anche dai vegetariani e dai vegani.
La porzione media è di circa 250ml.
I valori nutrizionali a lato sono lasciati vuoti, in quanto non è possibile determinarli con esattezza, sebbene prossimi allo zero.

Valori nutrizionali (100 g)

  • Carboidrati: 0.00 g
  • Proteine: 0.00 g
  • Grassi: 0.00 g
    • di cui saturi: 0.00g
    • di cui monoinsaturi: 0.00g
    • di cui polinsaturi: 0.00 g
  • Colesterolo: 0.00 mg
  • Fibre: 0.00 g
Foto Come Preparare e Bere la Yerba Matè con la Bombilla - Proprietà Foto Come Preparare e Bere la Yerba Matè con la Bombilla - Proprietà

Autore

Alice Mazzo

Alice Mazzo

Presentatrice di Ricette di Alice
Creatività e perseveranza, con un pizzico di follia: il mix d'ingredienti perfetto che definisce Alice, presentatrice del programma Ricette di Alice, su My-personaltrainerTV. Il suo cuore batte per la cucina salutistica: appassionata di alimentazione, la sua mission è trasmettere la passione per la cucina sana, trasformando bombe caloriche in bocconcini leggeri, senza rinunciare al gusto