Tipico del Lazio, il Pangiallo Romano è un dolce che si prepara per l'occasione delle feste natalizie. Sembra che l'origine risalga perfino all'epoca della Roma Imperiale. È un dolce ricco di frutta secca, molto energetico e a lunga conservazione.
Carta di Identità della Ricetta
- 552,9 KCal Calorie per porzione
- Difficoltà abbastanza facile
- Dosi per 10 persone
- Preparazione
- Costo medio
- Nota 30 minuti per la preparazione; 30 minuti di cottura
Categoria Ricetta: Dolci e Dessert / Pangiallo romano
Ingredienti
Per l’impasto
- 150 g di noci
- 100 g di nocciole
- 100 g di mandorle
- 30 g di Canditi
- 100 g di uvetta sultanina
- 100 g di miele
- 100 g di miele
- 1 di Scorza di limone
- 100 g di farina bianca di tipo 00
- 100 g di cioccolato fondente
Per la copertura
- 1 cucchiaio di farina bianca di tipo 00
- 1 cucchiaio di olio di semi di mais
- 1 bustina di zafferano
- q.b. di acqua
Materiale Occorrente
- Tagliere
- Coltello a lama lunga
- Ciotola
- Piastra da forno
- Carta da forno
- Grattugia
Preparazione
1. Raccogliere il miele in un pentolino, dunque scaldarlo aromatizzando con scorza di arancia e limone.
Attenzione
Per evitare di rendere il pangiallo amarognolo, si raccomanda di far attenzione e di non grattugiare la parte bianca (albedo) degli agrumi. Inoltre, gli agrumi devono essere biologici per evitare di contaminare il dolce con sostanze pericolose per la propria salute.
2. Lavare l'uvetta sultanina e raccoglierla in una ciotola, dunque coprire con acqua e lasciar riposare per una decina di minuti.
3. In un tagliere, raccogliere le noci, le mandorle e le nocciole, e a piacere tritarle grossolanamente con il coltello: in alternativa, è possibile evitare di tritare la frutta secca. Trasferire il trito di frutta secca in un pentolino, dunque far tostare per far sprigionare l'aroma.
Qualche variante
La percentuale di frutta secca può essere cambiata, così come la scelta di un tipo di frutta secca: ad esempio, si possono utilizzare anche pinoli, pistacchi, noci pecan, anacardi, arachidi ecc..
4. Tritare il cioccolato fondente.
5. In un pentolino, raccogliere la frutta secca tostata con il trito di cioccolato, dunque aggiungere il miele e l'uvetta, ben strizzata dall'acqua di ammollo. Unire a piacere anche i canditi e la farina bianca, un po' per volta, fino ad ottenere una consistenza piuttosto compatta.
6. Inumidire le mani e ricavare 6 palline, schiacciarle leggermente e disporle su una placca foderata con la carta da forno.
Un'idea in più
A piacere, si possono aggiungere dei fichi secchi tagliati a listarelle.
7. Preparare la pastella di copertura. In un pentolino, scaldare l'olio, unire la farina e lo zafferano sciolto in poca acqua calda. La consistenza dev'essere quella di una glassa.
8. Pennellare la pastella dorata sulla superficie dei panetti, dunque infornare e cuocere a 180°C per circa mezz'ora.
9. Lasciar raffreddare completamente: servire tagliando a fettine il pangiallo.
10. Il pangiallo si conserva molto a lungo, anche per un paio di mesi, in un ambiente fresco e asciutto, al riparo da fonti di calore.
Il commento di Alice - PersonalCooker
Il pangiallo romano è una via di mezzo tra il pampepato ferrarese, il panforte di Siena e la fruit cake anglosassone! Divertitevi a personalizzarlo secondo i vostri gusti!
Valori nutrizionali e Commento Salutistico sulla ricetta
Valori nutrizionali (100 g)
- Calorie: 552,9 Kcal
- Carboidrati: 51,5 g
- Proteine: 11,2 g
- Grassi: 37 g
- di cui saturi: 5,58g
- di cui monoinsaturi: 14,09g
- di cui polinsaturi: 13,64 g
- Fibre: 5,5 g

Il cioccolato fondente contribuisce notevolmente al processo fisiologico di rilascio delle endorfine, sostanze che contribuiscono al buon umore e riducono il fenomeno della depressione.
Inoltre contiene diversi elementi benefici come minerali, magnesio, rame, potassio, fosforo, zinco e calcio.
Da non sottovalutare anche la presenza dei flavonoidi, che fanno bene al cuore e abbassano il colesterolo.