Paratiroidi - Video: Anatomia, Funzioni, Ormone Paratiroideo
Le paratiroidi sono delle piccolissime
masse tondeggianti, situate nel collo, appena dietro la tiroide. Con più precisione, si tratta di quattro piccole
ghiandole parzialmente incastonate nella faccia posteriore dei lobi della
tiroide. Di solito, abbiamo quindi quattro paratiroidi, due più in alto e due
più in basso. Da qui la distinzione in paratiroidi superiori e paratiroidi inferiori.
Normalmente, le paratiroidi sono grandi più o meno quanto un chicco di riso e,
nell'adulto, ciascuna pesa grossomodo tra i 20 e i 50 mg. Stiamo quindi
parlando di un peso medio piccolissimo, compreso tra un cinquantesimo e un ventesimo di grammo. Ad
ogni modo, esiste una certa variabilità individuale riguardo al numero, alla posizione
e alle dimensioni delle paratiroidi. Prima
di passare alla prossima diapositiva, mi preme sottolineare che la tiroide e le
paratiroidi non sono collegate. Sebbene siano poste a stretto contatto, facciano entrambe parte del sistema
endocrino e presentino nomi simili, la tiroide e le paratiroidi sono strutture indipendenti
e con funzioni diverse.
Per quanto riguarda le funzioni delle paratiroidi, il compito principale di
queste ghiandole è quello di regolare il livello di calcio nel sangue. Infatti,
le paratiroidi producono un ormone proteico - chiamato ormone paratiroideo o paratormone
(PTH) - che partecipa al metabolismo del calcio. Insieme alla calcitonina secreta
dalla tiroide, e alla vitamina D, il paratormone regola quindi la
concentrazione plasmatica del calcio, nota come calcemia. In pratica, il
paratormone ha il compito di mantenere costanti i livelli di calcio nel sangue;
il calcio, infatti, ancor prima di entrare nella struttura delle ossa, è
essenziale per la conduzione nervosa, per la contrazione muscolare e per molte
attività enzimatiche. Per la loro importanza nel metabolismo del calcio, paratormone,
calcitonina e vitamina D costituiscono i cosiddetti ormoni calciotropi. Essi
mantengono costante la concentrazione del calcio nel sangue, agendo soprattutto
a livello di intestino, osso e rene. La secrezione
di questi ormoni calciotropi è estremamente sensibile anche alle più piccole
variazioni della calcemia.
Prima di andare oltre, voglio spendere una parola sul calcio e spiegare
perché la regolazione dei suoi livelli plasmatici è così critica per molti
processi fisiologici.
Innanzitutto, oltre ad essere il maggior componente delle ossa, il calcio
è molto importante per il corretto funzionamento del sistema nervoso e del
sistema muscolare. Il calcio, inoltre, permette la normale trasmissione degli impulsi
elettrici lungo i nervi. Proprio per queste importanti funzioni del calcio, i sintomi
più comuni nei disturbi alle paratiroidi sono legati al cattivo funzionamento
del sistema nervoso ed includono depressione e stanchezza.
Oltre ai nervi, anche i muscoli utilizzano i cambiamenti dei livelli di
calcio all'interno delle fibre muscolari per contrarsi. Questo aiuta a spiegare
come mai quando i livelli di calcio scendono sotto la norma le persone
sperimentino una sensazione di debolezza o crampi muscolari.
L’ultima importante funzione del calcio è riferita al sistema scheletrico.
Le ossa, in un certo senso, fungono anche da serbatoio di calcio, e ciò
permette di avere sempre una buona scorta di calcio per mantenere stabile la
calcemia. Proprio come nelle nostre banche si effettuano continuamente prelievi
e depositi di denaro, il livello di calcio nel sangue è il risultato di un
equilibrio tra il prelievo ed il deposito di calcio a livello osseo. Se la
calcemia scende, viene stimolata la mobilitazione di calcio dal tessuto osseo e
se ne aumenta la quota assorbita dal tratto digerente. Al contrario, quando i
livelli di calcio plasmatico sono alti, il minerale viene depositato nelle ossa.
In questo fine meccanismo di regolazione del calcio, un ruolo di
primordine è svolto proprio dalle nostre paratiroidi.
Nonostante le piccolissime dimensioni, le paratiroidi sono particolarmente
ricche di vasi sanguigni. Questa abbondante vascolarizzazione le rende adatte a
monitorare la calcemia in ogni momento della giornata. Infatti, quando il
sangue circola al loro interno, le paratiroidi captano la concentrazione
ematica di calcio e reagiscono producendo più o meno ormone paratiroideo a
seconda delle esigenze. Vediamo ora nel dettaglio come avviene questo controllo
ormonale.
Il paratormone viene secreto in risposta alla diminuzione
della concentrazione di calcio plasmatico, che in termini medici viene definita
ipocalcemia. Non a caso, il paratormone agisce stimolando il rilascio di calcio
dalle ossa e diminuendo l’escrezione di calcio attraverso i reni; tale effetto
è esattamente opposto a quello della calcitonina, che è l'ormone prodotto delle
cellule parafollicolari della tiroide.
Oltre a ridurre l'escrezione urinaria del calcio e ad aumentarne il
rilascio dalle ossa, a livello renale il paratormone converte la vitamina D nella sua forma attiva, chiamata calcitriolo.
Una volta attivata, la vitamina D è in
grado di stimolare l’assorbimento del calcio alimentare a livello intestinale.
In definitiva, tutte queste azioni biologiche svolte dal paratormone determinano
un aumento della concentrazione plasmatica di calcio.
Come abbiamo visto, l'ormone paratiroideo agisce su reni, ossa e
intestino, con il fine comune di aumentare, quando necessario, la calcemia. La
calcemia deve infatti essere compresa in un
intervallo molto stretto, compreso fra
8,5 e 10,5 mg per 100 ml di
siero. Abbiamo anche visto che l'attività delle paratiroidi è regolata direttamente
dai cambiamenti della calcemia: un aumento dei livelli di calcio nel sangue deprime
la secrezione paratiroidea, mentre una diminuzione la fa aumentare.
Come approfondiremo
nel prossimo video, una disfunzione delle paratiroidi può portare sia all’eccessiva
che all’insufficiente secrezione di paratormone,
con gravi conseguenze per la salute del paziente.