Paratiroidi - Video: Anatomia, Funzioni, Ormone Paratiroideo

Ultima modifica 01.04.2020

Le paratiroidi sono delle piccolissime masse tondeggianti, situate nel collo, appena dietro la tiroide. Con più precisione, si tratta di quattro piccole ghiandole parzialmente incastonate nella faccia posteriore dei lobi della tiroide. Di solito, abbiamo quindi quattro paratiroidi, due più in alto e due più in basso. Da qui la distinzione in paratiroidi superiori e paratiroidi inferiori. Normalmente, le paratiroidi sono grandi più o meno quanto un chicco di riso e, nell'adulto, ciascuna pesa grossomodo tra i 20 e i 50 mg. Stiamo quindi parlando di un peso medio piccolissimo, compreso tra un cinquantesimo e un ventesimo di grammo. Ad ogni modo, esiste una certa variabilità individuale riguardo al numero, alla posizione e alle dimensioni delle paratiroidi. Prima di passare alla prossima diapositiva, mi preme sottolineare che la tiroide e le paratiroidi non sono collegate. Sebbene siano poste a stretto contatto, facciano entrambe parte del sistema endocrino e presentino nomi simili, la tiroide e le paratiroidi sono strutture indipendenti e con funzioni diverse.

Per quanto riguarda le funzioni delle paratiroidi, il compito principale di queste ghiandole è quello di regolare il livello di calcio nel sangue. Infatti, le paratiroidi producono un ormone proteico - chiamato ormone paratiroideo o paratormone (PTH) - che partecipa al metabolismo del calcio. Insieme alla calcitonina secreta dalla tiroide, e alla vitamina D, il paratormone regola quindi la concentrazione plasmatica del calcio, nota come calcemia. In pratica, il paratormone ha il compito di mantenere costanti i livelli di calcio nel sangue; il calcio, infatti, ancor prima di entrare nella struttura delle ossa, è essenziale per la conduzione nervosa, per la contrazione muscolare e per molte attività enzimatiche. Per la loro importanza nel metabolismo del calcio, paratormone, calcitonina e vitamina D costituiscono i cosiddetti ormoni calciotropi. Essi mantengono costante la concentrazione del calcio nel sangue, agendo soprattutto a livello di intestino, osso e rene. La secrezione di questi ormoni calciotropi è estremamente sensibile anche alle più piccole variazioni della calcemia.

Prima di andare oltre, voglio spendere una parola sul calcio e spiegare perché la regolazione dei suoi livelli plasmatici è così critica per molti processi fisiologici. Innanzitutto, oltre ad essere il maggior componente delle ossa, il calcio è molto importante per il corretto funzionamento del sistema nervoso e del sistema muscolare. Il calcio, inoltre, permette la normale trasmissione degli impulsi elettrici lungo i nervi. Proprio per queste importanti funzioni del calcio, i sintomi più comuni nei disturbi alle paratiroidi sono legati al cattivo funzionamento del sistema nervoso ed includono depressione e stanchezza. Oltre ai nervi, anche i muscoli utilizzano i cambiamenti dei livelli di calcio all'interno delle fibre muscolari per contrarsi. Questo aiuta a spiegare come mai quando i livelli di calcio scendono sotto la norma le persone sperimentino una sensazione di debolezza o crampi muscolari. L’ultima importante funzione del calcio è riferita al sistema scheletrico. Le ossa, in un certo senso, fungono anche da serbatoio di calcio, e ciò permette di avere sempre una buona scorta di calcio per mantenere stabile la calcemia. Proprio come nelle nostre banche si effettuano continuamente prelievi e depositi di denaro, il livello di calcio nel sangue è il risultato di un equilibrio tra il prelievo ed il deposito di calcio a livello osseo. Se la calcemia scende, viene stimolata la mobilitazione di calcio dal tessuto osseo e se ne aumenta la quota assorbita dal tratto digerente. Al contrario, quando i livelli di calcio plasmatico sono alti, il minerale viene depositato nelle ossa. In questo fine meccanismo di regolazione del calcio, un ruolo di primordine è svolto proprio dalle nostre paratiroidi.

Nonostante le piccolissime dimensioni, le paratiroidi sono particolarmente ricche di vasi sanguigni. Questa abbondante vascolarizzazione le rende adatte a monitorare la calcemia in ogni momento della giornata. Infatti, quando il sangue circola al loro interno, le paratiroidi captano la concentrazione ematica di calcio e reagiscono producendo più o meno ormone paratiroideo a seconda delle esigenze. Vediamo ora nel dettaglio come avviene questo controllo ormonale. Il paratormone viene secreto in risposta alla diminuzione della concentrazione di calcio plasmatico, che in termini medici viene definita ipocalcemia. Non a caso, il paratormone agisce stimolando il rilascio di calcio dalle ossa e diminuendo l’escrezione di calcio attraverso i reni; tale effetto è esattamente opposto a quello della calcitonina, che è l'ormone prodotto delle cellule parafollicolari della tiroide. Oltre a ridurre l'escrezione urinaria del calcio e ad aumentarne il rilascio dalle ossa, a livello renale il paratormone converte la vitamina D nella sua forma attiva, chiamata calcitriolo. Una volta attivata, la vitamina D è in grado di stimolare l’assorbimento del calcio alimentare a livello intestinale. In definitiva, tutte queste azioni biologiche svolte dal paratormone determinano un aumento della concentrazione plasmatica di calcio.

Come abbiamo visto, l'ormone paratiroideo agisce su reni, ossa e intestino, con il fine comune di aumentare, quando necessario, la calcemia. La calcemia deve infatti essere compresa in un intervallo molto stretto, compreso fra 8,5 e 10,5 mg per 100 ml di siero. Abbiamo anche visto che l'attività delle paratiroidi è regolata direttamente dai cambiamenti della calcemia: un aumento dei livelli di calcio nel sangue deprime la secrezione paratiroidea, mentre una diminuzione la fa aumentare.

Come approfondiremo nel prossimo video, una disfunzione delle paratiroidi può portare sia all’eccessiva che all’insufficiente secrezione di paratormone, con gravi conseguenze per la salute del paziente.