Cistite Interstiziale - Video: Cause, Sintomi, Trattamento
Nell'ultimo
video abbiamo iniziato a conoscere la cistite, concentrandoci sulla forma più
comune, che è quella di natura infettiva. Abbiamo inoltre accennato al fatto
che la cistite può essere favorita da diversi fattori scatenanti e che non
sempre si riesce ad identificare una causa precisa. La cistite interstiziale,
chiamata anche sindrome della vescica dolorosa, è proprio uno dei tipici casi in cui
l'origine della cistite è incerta. Vediamo insieme in che cosa consiste.
La cistite interstiziale rappresenta una tra le
patologie più complesse in ambito urologico. Stiamo parlando di una malattia
infiammatoria cronica della vescica, che può essere estremamente debilitante. La cistite
interstiziale, infatti, provoca numerosi problemi, che vanno dal bisogno quasi
costante di urinare al dolore associato ad ogni minzione. Tutto questo in
assenza di infezioni o di altre patologie vescicali dimostrabili.
Come anticipato, quindi, la causa alla base di
questa infiammazione della vescica è al momento sconosciuta, anche se sono state
proposte origini infettive, ormonali, vascolari, neurologiche o secondarie ad
una patologia immunitaria. Oltre ai disordini autoimmuni e alle infezioni
recidivanti del tratto urinario, tra i possibili fattori causali della cistite
interstiziale sono state ipotizzate
anche malattie sessualmente trasmesse, allergie a trattamenti farmacologici e traumi,
anche chirurgici, nella zona pelvica. Spesso le cause sono molteplici ed è per
questo che la cistite interstiziale è considerata una patologia
multifattoriale.
La cistite interstiziale può colpire persone di qualsiasi età o sesso.
Tuttavia, si manifesta con maggior frequenza nelle donne, di età compresa tra i 20 e i
50 anni.
Oltre alle difficoltà nell'individuare una precisa
causa scatenante, la cistite interstiziale è un disturbo, ancora oggi, difficile da
diagnosticare. Talvolta, infatti, la vescica sembra
assolutamente normale, sebbene il paziente lamenti disagio e forti dolori. A
tutto ciò si aggiunge il fatto che la cistite interstiziale è una patologia
difficile da curare. L'unica buona notizia è che, fortunatamente, la sua
comparsa è rara.
La cistite interstiziale si presenta con gli stessi
sintomi della “classica” cistite infettiva, quindi con bruciore e dolore
durante l'emissione dell'urina, dolori pelvici e al riempimento della vescica, e
stimolo impellente e frequente ad urinare. Tuttavia, non ci sono segni di
infezione urinaria, le analisi microbiologiche risultano negative e l’assunzione
di antibiotici non comporta alcun miglioramento.
Tornando alla sintomatologia, nelle donne, il
disturbo è spesso associato a dolori vaginali, tali da provocare un’impossibilità
ad avere rapporti sessuali. Gli uomini
affetti da cistite interstiziale, invece, possono soffrire di dolore ai
testicoli, allo scroto e al perineo, oltre ad avere eiaculazioni dolorose. La
cistite interstiziale è anche caratterizzata da alterazioni della parete
vescicale, rilevabili con la cistoscopia e gli approfondimenti istologici, di
cui parleremo più avanti nel video.
Oltre ai sintomi già elencati, alcuni pazienti
riferiscono anche di avere dolori muscolari e articolari, emicranie, varie
forme di allergia e problemi gastrointestinali. Scendendo più nei dettagli,
sembra anche che la cistite interstiziale sia associata, in modo ancora non ben
compreso, ad alcune condizioni croniche come la fibromialgia, la sindrome dell’intestino
irritabile e altre sindromi dolorose. Molti pazienti affetti da cistite
interstiziale presentano però solamente sintomi a livello della vescica,
occasionali o costanti.
Per
la maggior parte delle persone affette da cistite interstiziale, non è affatto semplice
arrivare alla diagnosi del disturbo. Potremmo dire che questa si basa
fondamentalmente sull’esclusione di altre malattie e condizioni che presentano
sintomi simili. La diagnosi deve perciò escludere cistite batterica, tumore
alla vescica, disturbi renali, tubercolosi urinaria, infezioni vaginali e
malattie a trasmissione sessuale, endometriosi, cancro della cervice, dell’utero
e dell’ovaio, prostatite, tumori alla prostata e disturbi neurologici.
Per
giungere ad una diagnosi certa di cistite interstiziale, l’urologo deve ricorrere
a test diagnostici accurati, tra cui l’urinocoltura e la cistoscopia;
quest'ultimo è un esame endoscopico della vescica, che si esegue in anestesia
generale o locale, allo scopo di valutare lo stato dell'organo.
Abbiamo
già visto che l’urinocoltura è necessaria per la ricerca di batteri nell'urina.
Partendo, infatti, dalla considerazione che la comune cistite è spesso causata
da un’infezione batterica, il patogeno responsabile si scopre proprio tramite
l'urinocoltura. Pertanto, se il paziente presenta sintomi tipici di una
cistite, ma dall'urinocoltura emergono urine pressoché sterili, probabilmente
si tratta proprio di cistite interstiziale.
Se
non è presente un’infezione e non viene rilevata alcun’altra patologia, il
medico può ricorrere ad una cistoscopia con idro-distensione della vescica; in pratica,
si iniettano nell'organo delle soluzioni saline fisiologiche, per permettere
una migliore visione della mucosa vescicale. La distensione della vescica
durante l’indagine è particolarmente utile perchè consente di evidenziare un
quadro caratteristico. All’ispezione endoscopica, è infatti evidente l’irritazione
delle mucose vescicali, a livello delle quali possono essere presenti numerose
piccole macchie rosso scuro, simili a petecchie, talora ulcerate. Tali lesioni,
chiamate ulcere di Hunner, quando presenti, sono diagnostiche per la cistite interstiziale.
A
questo punto, per la conferma definitiva, può rendersi necessaria una biopsia della
parete vescicale. In pratica, viene prelevato un piccolo campione di tessuto da
esaminare successivamente al microscopio. Tale esame, detto istologico, rileva tipicamente
un infiltrato infiammatorio tipico della cistite interstiziale, con cellule immunitarie
e glomerulazioni tissutali, in assenza di infezioni o di altre patologie.
A differenza della “comune” cistite batterica, la cistite interstiziale
non risponde alla terapia convenzionale con antibiotici. Occorre, inoltre,
sottolineare che ad oggi non esiste un trattamento specifico e risolutivo per
la malattia. Sono comunque disponibili svariate misure farmacologiche, fisiche
o chirurgiche, finalizzate a ridurre l’infiammazione e il disagio alla vescica.
In ogni caso, i risultati sono molto variabili da paziente a paziente.
Le terapie farmacologiche per via orale prevedono la prescrizione di
antidolorifici, anti-infiammatori e antidepressivi triciclici, quali l’amitriptilina.
Altri farmaci per via orale previsti per il trattamento della cistite
interstiziale sono il pentosan polisolfato sodico e alcuni anti-istaminici,
come la cimetidina.
Un altro approccio terapeutico consiste nell’instillare direttamente in
vescica farmaci con capacità riparative nei confronti della mucosa vescicale,
quali il dimetilsulfossido e l’eparina.
Altri interventi terapeutici sono rappresentati dall’instillazione
vescicale di acido ialuronico, dall’iniezione della tossina botulinica, dalla
neurostimolazione elettrica transcutanea o TENS, ecc. La chirurgia, infine, può
essere presa in considerazione in casi estremi, che non rispondono ai
trattamenti tradizionali.
In
definitiva, il trattamento della cistite interstiziale è di competenza
specialistica. La scelta tra le varie modalità di trattamento va quindi effettuata
in base al singolo caso, spesso combinando diversi interventi.
Per quanto riguarda le misure comportamentali, anche l’alimentazione può aggravare
il problema della cistite interstiziale. I cibi molto piccanti o irritanti,
come le spezie, gli agrumi, il pomodoro, il cioccolato, gli insaccati, le
bevande alcoliche e il caffè, possono infatti rendere più serio il disturbo
esistente. È quindi importante alimentarsi in modo sano, cercando di ridurre o
eliminare gli alimenti che possono causare irritazione e infiammazione della
vescica. Infine,
particolare attenzione viene riservata alla correzione di eventuali anomalie
posturali, e all'adozione di uno stile di vita sano, con ottimale gestione
degli stress quotidiani ed attività fisica regolare.