Caffè Verde Crudo VIdeo - Cos'è e a Cosa Serve
Oggi parleremo di un prodotto erboristico innovativo,
il CAFFE’ VERDE CRUDO.
Dal caffè VERDE, detto anche
caffè CRUDO, si ottiene una particolarissima bevanda che, per certi versi si
accomuna al caffè nero tradizionale ma, per altri, se ne differenzia in maniera
SOSTANZIALE. Tali caratteristiche fanno del caffè verde un prodotto unico nel
suo genere e QUINDI pressoché INEGUAGLIABILE.
Iniziamo questa breve descrizione
specificando la PROVENIENZA
e le CARATTERISTICHE fondamentali del caffè crudo.
Anzitutto, per “caffè verde” si
possono intendere sia la MATERIA PRIMA,
sia la BEVANDA
da essa ricavata.
Com’è facilmente deducibile analizzando l’etimologia del termine, il
caffè crudo si distingue da quello nero tradizionale per l’ASSENZA del tipico
TRATTAMENTO TERMICO di TOSTATURA, meglio detto TORREFAZIONE.
La MATERIA PRIMA in
oggetto è il seme della pianta ARBOREA TROPICAE chiamata Coffea. Questa, appartenente alla Famiglia delle Rubiaceae, può
essere classificata in base alle diverse Specie vegetali.
E’ ipotizzabile che la Coffea sia originaria
dell’Etiopia ma, ad oggi, vanta moltissime CULTIVAR distribuite in buona parte
dell’emisfero tropicale.
Di tute, le più note sono certamente l’ARABICA, la più
PREGIATA, e la ROBUSTA
(o CANEPHORA) meno aromatica ma che occupa la MAGGIOR parte degli
appezzamenti mondiali dedicati alla coltivazione di caffè.
INIZIALMENTE, la lavorazione del caffè verde NON
differisce da quella del caffè nero tradizionale. Riassumiamola BREVEMENTE:
A maturazione completa, le piante
di Coffea offrono dei piccoli frutti tipo DRUPA, vagamente simili alle
ciliegie. Questi vengono raccolti e privati NON SOLO della buccia (detta
EPICARPO o PERICARPO), ma anche della polpa (o MESOCARPO) e del PERGAMINO (più
correttamente ENDOCARPO) avvolgente i semi.
A questo punto, il caffè crudo è già pronto per la commercializzazione,
mentre quello nero tradizionale richiede il passaggio della TORREFAZIONE.
Il caffè verde può essere reperito in commercio
sotto forma di SEMI INTERI o in POLVERE.
Il colore dei semi oscilla tra le diverse tonalità
di verde e giallo, mentre la consistenza è CARTILAGINOSA e li rende difficili
da rompere con i denti. Quello nero tradizionale invece, dopo la tostatura, è
color bruno scuro, di consistenza dura e parecchio friabile.
La differenza organolettica tra i due tipi di caffè è NOTEVOLE. Quello verde è SOBRIO, leggero,
quasi inodore, insapore e NON presenta alcun sentore di COTTO. Lo stesso dicasi
per la polvere che se ne ricava.
La bevanda di caffè crudo NON si ottiene
in maniera analoga a quello tradizionale.
Quest’ultimo, dopo la macinatura,
subisce un’infusione in acqua ad altissima temperatura e pressione (col sistema
MOKA, fino a 125°C
per 1,8 atmosfere). Al contrario, il caffè verde, dopo essere stato macinato o
pestato al mortaio, è destinato ad un’infusione di MASSIMO 80°C che dura alcuni minuti. Si
tratta quindi di una bevanda molto più simile ad una tisana che ad un caffè.
Veniamo ora alle CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI e
alle FUNZIONI DIETETICHE del caffè crudo.
Questo prodotto ha catturato
l’attenzione di molti professionisti dell’alimentazione e di innumerevoli
consumatori grazie a due ASPETTI principali:
- Presenza di CAFFEINA LEGATA, anche se in minori quantità
- Presenza di antiossidanti
Questa molecola, un nervino appartenente al gruppo delle METILXANTINE, ha effetti SIMPATICO-MIMETICI sull’organismo. In pratica, simula la funzione delle CATECOLAMINE (ovvero di certi ormoni come l’ADRENALINA) e, parallelamente, ne stimola la secrezione.
Ovviamente, come per tutti gli effetti FARMACOLOGICI, anche quello della caffeina è DOSE-DIPENDENTE e varia in base alla SOGGETTIVITA’ e all’ASSUEFAZIONE.
Tuttavia, in linea di massima, è possibile affermare che la caffeina sia in grado di:
- Iper-attivare alcuni meccanismi fisiologici come: l’aumento delle pulsazioni cardiache, del flusso coronarico, del reclutamento nevoso, fibroso muscolare ecc.
- Promuovere, in maniera più o meno efficace, la LIBERAZIONE degli acidi grassi dalle cellule del tessuto adiposo o ADIPOCITI.
A questo punto, parecchi si chiederanno: PERCHE’ SCEGLIERE IL CAFFE’ CRUDO rispetto a QUELLO TRADIZIONALE? Per capirlo è necessario illustrare brevemente le differenze chimiche fondamentali tra i due tipi di caffeina.
Quella del caffè nero, oltre ad essere QUANTITATIVAMENTE maggiore, si trova in forma libera, ovvero 1,3,7-TRIMETILXANTINA. Al contrario, la caffeina di quello verde, oltre ad essere meno concentrata, è legata all’ACIDO CLOROGENICO, formando una molecola complessa detta CLOROGENATO.
Dal punto di vista digestivo e metabolico, la caffeina del caffè nero entra in circolo MOLTO velocemente, circa in 30’, ed altrettanto rapidamente viene metabolizzata dal fegato ed espulsa dai reni con le urine. Se ne possono trovare tracce in circolo anche dopo parecchio tempo, ma in genere NON oltre le 6 ore.
Dal canto suo, quella del caffè crudo, essendo legata all’acido clorogenico, viene assorbita lentamente. Ciò determina una concentrazione più moderata nel sangue e maggior lentezza nella metabolizzazione e nell’espulsione.
In termini scientifici, si potrebbe dire che la caffeina del CLOROGENATO ha un’EMIVITA superiore a quella LIBERA del caffè nero.
Nella pratica, assumendo il caffè verde si dovrebbe favorire il mantenimento COSTANTE e MODERATO dei livelli sanguigni di caffeina.
Anche se per molti di voi questo potrebbe sembrare un dettaglio superfluo, così non è!
Tale peculiarità RIDUCE drasticamente l’insorgenza degli effetti collaterali ed in particolare la SUSCETTIBILITA’ della MUCOSA GASTRICA.
Da tutto ciò si può dedurre che il consumo di caffè verde sia PIU’ IDONEO all’integrazione alimentare destinata al DIMAGRIMENTO e soprattutto nei soggetti che NON TOLLERANO bene l’assunzione di caffeina.
Ahimè, si tratta ancora di semplici supposizioni e, per il momento, non ci sono approfondimenti scientifici che lo possano dimostrare.
Ciò che invece pare del tutto comprovato, ovvero l’altra CARATTERISTICA del caffè crudo, è la presenza di diverse molecole antiossidanti che gli conferiscono il titolo di FITOCOMPLESSO.
Si tratta genericamente di POLIFENOLI, in particolare di ACIDO TANNICO, ACIDO FERULICO e lo stesso ACIDO CLOROGENICO.
Non mancano poi certi minerali e poche vitamine del gruppo B.
Per concludere, il caffè verde costituisce di certo una bevanda con MENO effetti collaterali e PIU’ molecole nutrizionali utili rispetto a quello nero tradizionale ma, a causa della forte componente SOGGETTIVA e dell’ASSENZA di dati sperimentali, non è ancora possibile stabilirne la REALE efficacia applicativa.