Sintomi Vaiolo
Ultima modifica 25.02.2020

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Definizione

Il vaiolo è una malattia altamente contagiosa, causata da un Orthopoxvirus. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato eradicata l'infezione naturale: nessun caso di vaiolo si è verificato dal 1977, per via della vaccinazione applicata su scala mondiale. Oggi, la principale preoccupazione in senso epidemiologico è legata al bioterrorismo.

Il contagio può verificarsi per inalazione di goccioline di saliva contaminate o per contatto diretto con persone infette.

Il virus penetra nelle vie respiratorie o nella mucosa orofaringea e moltiplica nei linfonodi regionali e nel sangue, portando alla viremia.

Dopo un'incubazione di 7-17 giorni, esordiscono i primi sintomi: febbre, cefalea, lombalgia e malessere generale. Talvolta, possono presentarsi dolore addominale e vomito. Il vaiolo si manifesta anche con una caratteristica eruzione esantematica maculo-papulare, che compare su volto e braccia prima di diffondersi rapidamente a tronco e gambe. Anche la mucosa orofaringea è colpita da lesioni che si ulcerano rapidamente. Dopo 1-2 giorni, le lesioni cutanee evolvono in stadi successivi diventando prima vescicolari, poi pustolose. Dopo 8 o 9 giorni, le pustole diventano croste, che cadono lasciando gravi cicatrici crateriformi. Gli altri organi sono raramente coinvolti, eccetto il sistema nervoso centrale (si può sviluppare un'encefalite).

La diagnosi è confermata dalla presenza del materiale genetico del virus del vaiolo, mediante PCR, microscopia elettronica o coltura virale, nel materiale raschiato dalle lesioni cutanee. Il vaiolo provoca il decesso in circa il 30% dei casi; decesso che sopraggiunge per la risposta infiammatoria massiva, responsabile di shock e insufficienza multiorgano.

Il trattamento è generalmente di supporto.

Sintomi e segni di Vaiolo

Vaiolo si caratterizza per la presenza di diversi sintomi che possono includere:

Sintomi comuni di Vaiolo

Sintomi più rari di Vaiolo

La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.