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Definizione
La malattia di Lyme è una patologia infettiva causata dal batterio (spirocheta) Borrelia burgdorferi.
L'infezione è trasmessa dalle zecche, all'uomo e agli animali; si contrae più facilmente in zone boscose e ricche di cervi, soprattutto in estate e all'inizio dell'autunno. Il batterio B. burgdorferi penetra attraverso la cute in corrispondenza del morso della zecca.
La malattia di Lyme si sviluppa tipicamente in 3 fasi:
- precoce localizzata
- precoce disseminata
- tardiva.
Il primo segno a comparire, nonché indicatore clinico dell'avvenuta infezione, è un caratteristico rash cutaneo (eritema migrante). Questa manifestazione insorge durante la fase precoce localizzata in circa il 75% dei pazienti. Nel sito di inoculazione, dopo 3-32 giorni, l'eritema migrante esordisce come una macula o una papula rossa. L'area colpita, quindi, si espande mantenendo un diametro compreso tra 10 e 50 cm: la lesione è anulare ed assume un aspetto simile ad un occhio di bue, con chiarificazione della parte compresa tra il centro e la periferia. La zona centrale della lesione primitiva, invece, può diventare più scura, indurita e calda al tatto. Immediatamente dopo l'esordio, circa la metà dei pazienti non trattati sviluppa lesioni secondarie multiple, generalmente più piccole rispetto quella primitiva e senza indurimento al centro. Senza trattamento, in genere, l'eritema migrante svanisce entro 3-4 settimane.
I sintomi della malattia di Lyme precoce disseminata iniziano giorni o settimane dopo la comparsa della lesione primitiva; il loro esordio coincide con la diffusione del batterio nell'organismo per via ematica e linfatica. Si manifesta, quindi, una sindrome simil-influenzale con malessere, spossatezza, brividi, febbre, mal di testa, rigidità nucale, dolori muscolari e artralgia. Meno frequenti sono mal di schiena, nausea, vomito, mal di gola, linfoadenopatia e splenomegalia. La maggior parte dei sintomi è variabile o intermittente, tuttavia l'astenia e il senso di malessere possono persistere per diverse settimane.
A distanza di settimane o mesi dall'eritema migrante, si possono sviluppare alterazioni neurologiche che comprendono neuropatie motorie e sensitive, meningoencefalite, neurite dei nervi cranici e paralisi di Bell. Il coinvolgimento del cuore produce lesioni miocardiche (es. miopericardite e cardiomegalia) e può condurre al blocco atrioventricolare.
Nella malattia di Lyme non trattata, la fase tardiva inizia mesi o anni dopo l'infezione iniziale ed è caratterizzata da attacchi artritici intermittenti. In alcuni casi, possono manifestarsi alterazioni croniche del SNC (neuropatie periferiche, difficoltà di concentrazione, disturbi dell'umore, della memoria e del sonno).
La valutazione clinica della malattia di Lyme è supportata da test sierologici eseguiti sia in fase acuta, sia nelle fasi tardive quando si verificano complicanze cardiache, neurologiche e reumatologiche.
La terapia prevede diverse possibili alternative, che variano con lo stadio della malattia. Di solito, queste comprendono amoxicillina, doxiciclina e ceftriaxone.
Sintomi e Segni più comuni*
- Astenia
- Brividi
- Cachessia
- Capogiri
- Cardiomegalia
- Congiuntivite
- Demenza
- Difficoltà di concentrazione
- Difficoltà di linguaggio
- Dispnea
- Disturbi d'Umore
- Dolore al petto
- Dolori Articolari
- Dolori Muscolari
- Eritema
- Febbre
- Formicolio al Braccio Sinistro
- Formicolio alle gambe
- Gonfiore articolare
- Idrope Fetale
- Insonnia
- Ipertensione endocranica
- Linfonodi ingrossati
- Livedo Reticularis
- Macule
- Mal di Gola
- Mal di Schiena
- Mal di testa
- Meningite
- Nausea
- Papule
- Paralisi delle corde vocali
- Paralisi di Bell
- Perdita della memoria
- Reumatismi
- Rigidità articolare
- Rigidità dei muscoli del dorso e del collo
- Sonnolenza
- Splenomegalia
- Tosse
- Vomito
*I sintomi evidenziati dal grassetto sono tipici, ma non esclusivi, del disturbo Malattia di Lyme
Sintomi random
Malattie random
La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.