Mal di testa - Cause e Sintomi

Mal di testa - Cause e Sintomi
Ultima modifica 25.02.2020

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Definizione

Il mal di testa è il sintomo neurologico più comune. Può manifestarsi in modo continuo o intermittente e può essere modesto o forte, localizzato o generalizzato.

Il dolore può coinvolgere ogni parte della testa, compresi il cuoio capelluto, il viso (inclusa la zona orbito-temporale) e l'interno del cranio.

Il mal di testa è causato da meccanismi fisiologici che attivano e/o coinvolgono strutture sensibili allo stimolo del dolore, situate entro o in prossimità di cervello, cranio, volto, seni paranasali o denti.

Il mal di testa può essere sintomo e malattia allo stesso tempo, come accade nelle cosiddette “cefalee primarie”, oppure può associarsi ad una serie di diverse condizioni patologiche (febbre, otite, sinusite, tumori cerebrali, meningite, nevralgie e molte altre cause). Quest'ultimo è il caso delle cosiddette “cefalee secondarie”.

Alcune forme di mal di testa sono frequenti; altre sono importanti da riconoscere poiché segnalano la presenza di una condizione rischiosa per la vita (come nel caso di traumi cranici, emorragie intracerebrali ed ictus) e/o richiedono un trattamento specifico.

Cefalee primarie

Le cefalee primarie devono essere considerate come malattie vere e proprie. In base ai sintomi, si possono distinguere tre forme principali: cefalea tensiva, emicrania e cefalea a grappolo.

  • La cefalea tensiva è bilaterale e costrittiva (definita spesso come un “cerchio alla testa”); può essere localizzata nella regione occipitale (parte posteriore del cranio) oppure diffusa a tutto il capo. Il mal di testa è persistente, ma generalmente di intensità lieve o media. La cefalea tensiva tende a manifestarsi con attacchi di durata variabile tra la mezz'ora e la settimana.
  • L'emicrania provoca un dolore moderato-grave e di natura pulsante. Il mal di testa tende ad esordire lentamente, su un solo lato della testa, coinvolgendo generalmente la regione frontale sopra l'occhio e la tempia. Il dolore può anche diffondersi ad entrambi i lati e, di solito, peggiora con il movimento. L'emicrania si manifesta con attacchi ricorrenti, che si presentano con una frequenza molto variabile (da pochi episodi all'anno a 2-3 attacchi alla settimana).
  • La cefalea a grappolo provoca un dolore intenso, di tipo trafittivo e lancinante. Il mal di testa è quasi sempre unilaterale (colpisce sempre un solo lato della testa) e nel corso di un attacco rimane strettamente sullo stesso lato. Gli attacchi sono frequenti, ravvicinati e tendono a presentarsi in determinati periodi del giorno e dell'anno. Ogni episodio di cefalea a grappolo dura da 15 minuti a 3 ore; tali episodi si possono verificare con una crisi ogni due giorni o con più attacchi nell'arco delle ventiquattr'ore; questi periodi di tempo sono seguiti da una remissione completa dei sintomi.

Tutte queste forme di cefalea primaria possono essere episodiche (frequenza occasionale e sporadica) o croniche (le crisi dolorose si presentano mensilmente per almeno 15 giorni, per più di sei mesi). Le cefalee primarie non sono quasi mai provocate da un'unica causa: nella maggior parte dei casi, rappresentano il risultato dell'interazione tra predisposizione genetica, cause esogene (interne all'organismo) e fattori scatenanti (cioè gli stimoli che innescano le alterazioni). Nella maggior parte dei casi, sono legate a scorrette abitudini di vita, reazioni ormonali e fattori ambientali.

Le cefalee primarie possono associarsi a sintomi come: dolorabilità dei muscoli pericranici (regolano il movimento della mandibola), fotofobia (sensibilità alla luce), fonofobia (sensibilità al suono) e/o osmofobia (sensibilità agli odori), nausea, vomito, lacrimazione, arrossamento congiuntivale, abbassamento della palpebra, rinorrea e congestione nasale. L'emicrania può avvenire, inoltre, con o senza aura.

L'aura consiste in una serie di sintomi transitori di tipo neurologico (disturbi visivi, sensoriali e della parola), che precedono e accompagnano gli attacchi di mal di testa.

Cefalee secondarie

Le cefalee secondarie derivano da vari disturbi, di cui rappresentano un sintomo aspecifico.

Il mal di testa rientra nel quadro clinico di faringite, otite, affezioni dentarie (es. infezioni o disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare), nevralgie craniche e dolori facciali.

Se il dolore è frontale, a barra, si può sospettare la presenza di sinusite (infiammazione dei seni paranasali), di disturbi visivi o di problemi digestivi. Le cefalee secondarie possono manifestarsi a causa di infezioni sistemiche (come l'influenza), ipertensione, ipercapnia, ipossia, febbre, disidratazione e varie malattie che alterano il metabolismo (diabete, ipotiroidismo o malattie renali).

All'origine del mal di testa può esserci anche l'abuso di farmaci (es. analgesici), alcol e droghe, la sospensione di caffeina e l'intossicazione da monossido di carbonio.

Le cefalee secondarie possono essere causate anche da condizioni patologiche molto gravi e, se si associano ad altri sintomi “allarmanti”, non devono essere trascurate. Il mal di testa può essere il risultato di traumi cranici e cervicali (inclusi colpi di frusta e commozioni cerebrali), disturbi vascolari (dissezione dell'arteria carotide o vertebrale, aneurismi, arterite temporale, ictus o attacco ischemico transitorio), meningite, encefalite e idrocefalo ostruttivo.

La cefalea può manifestarsi anche in caso di glaucoma acuto ad angolo chiuso, ipertensione intracranica idiopatica e tumori cerebrali, sia primari (con origine dal cervello), che metastatico (da un processo neoplastico insorto in un altro organo). Fortunatamente, le cefalee secondarie “pericolose” rappresentano solo una piccola percentuale dei casi.

Possibili cause di mal di testa

Mal di testa è un sintomo comune o probabile di queste malattie

Cause comuni

Cause rare

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La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.