Ipotermia - Cause e Sintomi
Ultima modifica 06.11.2017

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Definizione

L'ipotermia è una riduzione della temperatura corporea al di sotto dei 35°C. Si verifica quando nell'organismo la perdita di calore è superiore alla produzione dello stesso.

L'ipotermia è comune in caso di climi freddi o immersioni in acqua gelida. Gli indumenti bagnati e l'esposizione ad intemperie aumentano il rischio. L'ipotermia si può osservare nell'assideramento e in diverse condizioni patologiche in cui risultano alterati i processi di termoregolazione (con ridotta produzione di calore e/o eccessiva dissipazione); è il caso, ad esempio del morbo di Addison, stati di denutrizione, avvelenamenti, intossicazione da farmaci o alcol. Le situazioni che causano perdita di coscienza e/o immobilità sono comuni fattori predisponenti (es. traumi, ipoglicemia o ictus).

L'ipotermia si presenta con brividi intensi e alterazioni dello stato di coscienza (sonnolenza, stato confusionale, irritabilità, allucinazioni e coma). La frequenza respiratoria e il battito cardiaco rallentano e, infine, cessano. L'ipotermia, in realtà, compromette tutte le funzioni fisiologiche, compresi la conduzione nervosa, il tempo di reazione neuromuscolare e l'attività metabolica.

Per risolvere un'ipotermia lieve (temperatura corporea > 32°C) è sufficiente un ambiente caldo e coperte isolanti; nei casi più gravi, invece, si deve ricorrere ad un riscaldamento attivo esterno o centrale: infusione con fluidi riscaldati, lavaggi caldi delle cavità corporee o riscaldamento del sangue con metodiche extracorporee (es. bypass cardiopolmonare, emodialisi.

Possibili cause di ipotermia

Ipotermia è un sintomo comune o probabile di queste malattie

Cause comuni

Cause rare

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La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.