Sintomi Favismo
Ultima modifica 25.02.2020

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Definizione

Il favismo è la conseguenza di un difetto genico che riduce la concentrazione di alcuni enzimi essenziali per la buona funzionalità dei globuli rossi. In seno agli eritrociti dei soggetti affetti da favismo, quindi, si registra una carenza dei suddetti enzimi - chiamati glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PD), essenziali per metabolizzare il glucosio, carburante energetico degli eritrociti. In presenza di tale deficit, l'ingestione di fave e di altri alimenti ricchi dei glicosidi vicina e convicina (come i piselli) provoca la distruzione dei globuli rossi, con conseguente comparsa di ittero, anemia e disfunzioni renali (fino all'insufficienza renale acuta), dolori addominali, nausea e vomito. I sintomi del favismo, quindi, sono in genere scatenati dall'ingestione dei suddetti alimenti, ma anche da alcuni farmaci o da processi infettivi; al di fuori di queste circostanze, il favismo è in genere asintomatico, quindi non provoca sintomi di rilievo. Solo nei casi di severo deficit di G6PD, dati dalle numerose varianti geniche della malattia, i processi emoltici (rottura dei globuli rossi) sono presenti cronicamente o in misura intermittente.

Per la lista completa dei farmaci da evitare per tenere lontani i sintomi del favismo, rimandiamo al sito dell'associazione italiana favismo. Sempre in riferimento al materiale informativo pubblicato da tale fonte, riportiamo, per completezza, i sintomi cardine di una crisi emolitica:

  • Improvvisa insorgenza di febbre e di ittero della cute e delle mucose.
  • Urine ipercolorate, giallo-arancione.
  • Pallore, debolezza, compromissione delle condizioni generali.
  • Respiro frequente, difficoltoso.
  • Polso rapido, debole, poco apprezzabile.

Sintomi e segni di Favismo

Favismo si caratterizza per la presenza di diversi sintomi che possono includere:

Sintomi comuni di Favismo

Sintomi più rari di Favismo

La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.