Evitamento - Cause e Sintomi

Evitamento - Cause e Sintomi
Ultima modifica 06.11.2017

Definizione

L'evitamento è una strategia comportamentale che consiste nell'evitare tutte le situazioni che creano stati d'animo negativi e malessere: l'individuo si allontana da uno stimolo ansiogeno rifiutandosi di fronteggiare l'evento, gli oggetti o le persone che generano angoscia.

Questo meccanismo di difesa psichica viene attuato per riuscire a gestire al meglio le emozioni. Nel tempo, tuttavia, l'evitamento può dar luogo a un peggioramento della qualità di vita e può predisporre allo sviluppo di una vera e propria fobia sociale.

L'evitamento è alla base della formazione delle fobie e del mantenimento di credenze disfunzionali (cioè delle convinzioni di pericolosità di oggetti o situazioni). Questa reazione comportamentale o cognitiva difensiva è tipica dei disturbi d'ansia, oltre ad essere uno dei sintomi caratteristici del disturbo evitante di personalità e del disturbo post traumatico da stress.

Dal punto di vista psicoterapeutico, è possibile trattare con successo l'evitamento tramite un programma di esposizione graduale, durante il quale il soggetto prova a modificare progressivamente il circolo vizioso che si è creato, entrando in contatto con le situazioni ansiogene, affinché risultino normali e accettabili.


Evitamento

Possibili cause di evitamento

Evitamento è un sintomo comune o probabile di queste malattie

Cause comuni

Cause rare

Cliccando sulla patologia di tuo interesse potrai leggere ulteriori informazioni sulle sue origini e sui sintomi che la caratterizzano. Evitamento può anche essere un sintomo tipico di altre malattie, non incluse nel nostro database e per questo non elencate.

La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.