Emorragia gastrointestinale - Cause e Sintomi

Emorragia gastrointestinale - Cause e Sintomi
Ultima modifica 01.04.2020

Definizione

Per emorragia gastrointestinale si intende un generico sanguinamento che può derivare da un qualsiasi punto del tratto digerente, dalla bocca fino all'ano. Rispetto alle modalità di insorgenza, tale emorragia può essere acuta o cronica, evidente od occulta.

L'entità del sanguinamento e le manifestazioni associate dipendono dalla sede e dalla malattia concomitante di base.

Le emorragie digestive manifeste si presentano con il vomito (ematemesi se il sangue è rosso vivo; caffeano se parzialmente digerito dai succhi gastrici), perdite di sangue attraverso il retto (enteroraggia: emissione di sangue rosso vivo dal retto) oppure con l'evacuazione di feci nere (melena).

L'ematemesi indica un sanguinamento in atto o recente, con origine nella prima parte del tratto gastrointestinale (esofagostomaco o duodeno). Il vomito caffeano, invece, è di colore nerastro poiché il sangue rimane per qualche tempo nello stomaco (l'emoglobina è convertita in ematina, per azione degli acidi gastrici), quindi è dovuto a un'emorragia del tratto gastrointestinale superiore che si è ridotta o interrotta.

L'enteroraggia indica un sanguinamento in atto di provenienza intestinale. In alcuni casi, deriva da una grave emorragia del tratto gastrointestinale superiore, associata ad un rapido transito del sangue attraverso l'intestino. La presenza di sangue che bagna la superficie delle feci (verniciatura ematica) è detta ematochezia ed è un'espressione tipica di emorragie colon-rettali o anali.

La melena indica la presenza di sangue digerito nelle feci semiliquide, che assumono un colore scuro, di aspetto catramoso e maleodoranti (feci picee). Questi aspetto e colore caratteristici delle feci indicano più frequentemente un sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore o un rallentato transito del sangue attraverso l'intestino.

L'emissione di sangue rosso vivo dall'ultimo tratto dell'intestino, può avere origine da una rettorragia (il sangue deriva dal sigma o dal retto) o da una proctorragia (il sangue deriva dal canale anale).

L'emissione cronica ed occulta di piccole quantità di sangue può originare in qualunque punto del tratto gastrointestinale e può essere evidenziata solo con indagini di laboratorio su un campione di feci (ricerca del sangue occulto nelle feci).

A seconda dell'entità e della causa scatenante, l'emorragia gastrointestinale può associarsi ad altri segni clinici (es. anemia, stordimento, tachicardia, anomalo abbassamento della pressione, dolori addominali ecc.), fermo restando che può essere anche del tutto asintomatica.

Molte malattie dell'apparato gastrointestinale possono essere complicate da emorragie. Chiaramente, diverse patologie possono essere correlate a tale complicanza, come ulcere peptichetumori gastrointestinali, malformazioni vascolari, diverticoli del colonemorroidipolipi intestinaliragadi analimalattie infiammatorie croniche intestinali ecc.

L'emorragia può essere determinata anche da altre cause: traumi, abuso cronico di alcol, trattamento con FANS, complicanze di interventi endoscopici, infiammazione del rivestimento gastrointestinale dovuta all'ingestione di sostanze tossiche o irritanti ecc.

Localizzazione dell'emorragia intestinale e possibili malattie associate

Emorragia del tratto gastrointestinale superiore

Emorragia del tratto gastrointestinale inferiore

Ulcera duodenale

Diverticolite

Ulcera gastrica

Polipi intestinali

Varici

Emorroidi  

Esofagite

Ragadi anali

Tumore dello stomaco

Tumore del colon-retto

Tumore dell'esofago

Colite ulcerosa

Sindrome di Mallory-Weiss

Morbo di Crohn

Gastrite

Angiodisplasia

Ernia iatale

Possibili cause di emorragia gastrointestinale

Emorragia gastrointestinale è un sintomo comune o probabile di queste malattie

Cause comuni

Cause rare

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La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.