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Definizione
Il dolore alla milza si avverte tipicamente nella parte sinistra dell'addome, tra la parte posteriore del corpo dello stomaco e la faccia anteriore del rene sinistro.
Nella maggior parte dei casi, tale sintomo è dovuto ad uno sforzo fisico. Le persone che svolgono attività sportiva senza essere allenate, infatti, possono facilmente lamentare una fitta a livello della milza. In questi casi, il dolore non è accompagnato da altri disturbi fisici o malattie, scompare con il riposo e, se ci si allena progressivamente, diventa più raro.
Se capita a riposo, tuttavia, il dolore splenico deve sempre indurre a sottoporsi ad una visita specialistica per individuare eventuali infiammazioni o altre anomalie a carico dell'organo. Innanzitutto, la milza è un organo che può essere danneggiato in seguito a forti traumi addominali.
In diverse forme di anemia, poi, la milza è soggetta ad iperattività e può essere gonfia e dolente. Nelle persone anemiche, infatti, i globuli rossi hanno una vita molto più breve rispetto a quanto succede normalmente (60-90 giorni anziché 120).
Il dolore alla milza in condizioni di riposo rientra tra i sintomi tipici della mononucleosi, infezione virale che provoca febbre, dolori articolari, mal di testa e gonfiore delle ghiandole linfatiche.
Il dolore alla milza può comparire anche in presenza di endocarditi infettive, malattie epatiche (tra cui l'epatite virale e la cirrosi) e tumori della milza.
Possibili cause di dolore alla milza
Dolore alla milza è un sintomo comune o probabile di queste malattie
Cause comuni
- Anemia
- Cirrosi Epatica
- Endocardite infettiva
- Epatite A
- Epatite B
- Epatite C
- Mononucleosi
- Sclerodermia
- Toxoplasmosi
Cause rare
Cliccando sulla patologia di tuo interesse potrai leggere ulteriori informazioni sulle sue origini e sui sintomi che la caratterizzano. Dolore alla milza può anche essere un sintomo tipico di altre malattie, non incluse nel nostro database e per questo non elencate.
Sintomi random
Malattie random
La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.