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Definizione
La disidratazione è una condizione derivante da una perdita eccessiva di acqua corporea.
Il problema ha cause diverse.
La disidratazione isotonica è caratterizzata da una perdita abbondante di acqua e di sodio in uguali quantità, solitamente attraverso vomito e diarrea; non c'è, quindi, un adeguato consumo di liquidi per reintegrarla. Si osserva in numerose condizioni patologiche, tra cui l'insufficienza renale, il morbo di Addison e gli stati di denutrizione.
La disidratazione ipotonica si verifica quando la perdita di sali minerali è superiore a quella dell'acqua ed è provocata da sudorazione profusa, insufficienza renale o disturbi gastrointestinali.
La forma ipertonica, invece, si ha quando la perdita di acqua è superiore a quella dei sali minerali. Le cause più comuni sono una mancata assunzione di acqua o l'uso di diuretici. Questa forma è caratteristica di diabete e nefropatie.
La febbre è una delle principali cause di disidratazione, soprattutto quando la temperatura corporea è molto elevata e protratta per qualche giorno. In altri casi, la perdita di liquidi è conseguenza di virus intestinali (es. gastroenterite), ustioni, gravidanza, allattamento e patologie che inducono una diuresi eccessiva (es. diabete e ipercalcemia).
La disidratazione può essere indotta da alcuni medicinali che provocano un aumento della perdita di urine quale effetto collaterale. Tra questi rientrano i diuretici, i lassativi, i farmaci per mantenere sotto controllo la pressione e gli antistaminici.
I neonati, i bambini e gli anziani sono le categorie più soggette a disidratazione, in quanto hanno una ridotta percezione della sete (quindi hanno un minore stimolo a bere). Particolarmente vulnerabili sono anche i diabetici e gli atleti, soprattutto quando sono praticati sport di resistenza o non vi è stata un'adeguata fase di acclimatazione.
In tutti i casi, la raccomandazione è quella di bere adeguate quantità di liquidi (acqua, tè caldo, tisane, brodo vegetale ecc.), con esclusione di bibite gassate ed alcolici. L'alcol, infatti, ha un effetto diuretico e porta alla perdita di notevoli quantità di liquidi e sali minerali.
Quando la disidratazione supera il 5-7% del peso corporeo, si ripercuote in senso negativo sulle capacità fisiche e mentali dell'organismo, vengono alterati la termoregolazione e il volume plasmatico, compaiono senso di sete, crampi, stanchezza, mal di testa, scarsità di urine, irritabilità e malessere generale. Se la disidratazione raggiunge il 10%, comincia ad esservi pericolo per la sopravvivenza.
Uno stato persistente di ridotta disidratazione comporta la compromissione generale dello stato di salute, oltre ad aumentare il rischio di calcoli renali e di prolasso della valvola mitrale.
Possibili cause di disidratazione
Disidratazione è un sintomo comune o probabile di queste malattie
Cause comuni
- Alcolismo
- Anoressia Nervosa
- Binge drinking
- Chetoacidosi alcolica
- Chetoacidosi diabetica
- Colera
- Colpo di Calore
- Diabete
- Diabete insipido
- Ebola
- Insufficienza renale
- Iperemesi gravidica
- Listeriosi
- Megacolon tossico
- Occlusione intestinale
- Shigellosi
- Sindrome di Reye
- Stenosi Pilorica
Cause rare
- Acetonemia
- Amebiasi
- Bronchiolite
- Bulimia
- Cinetosi
- Croup
- Diarrea del viaggiatore
- Diverticolo di Meckel
- Drepanocitosi
- Enterite
- Febbre emorragica di Marburg
- Gastroenterite
- Gastroenterite virale
- Giardiasi
- Gravidanza
- Insufficienza surrenalica
- Malattia mano-piede-e-bocca
- Morbo di Addison
- Morbo di Crohn
- Proctite
- Salmonella
- Sindrome dell'intestino irritabile
- Sindrome premestruale
- Sprue tropicale
- Ustioni
Cliccando sulla patologia di tuo interesse potrai leggere ulteriori informazioni sulle sue origini e sui sintomi che la caratterizzano. Disidratazione può anche essere un sintomo tipico di altre malattie, non incluse nel nostro database e per questo non elencate.
Malattie random
La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.