Sintomi Coagulazione Intravascolare Disseminata

Sintomi Coagulazione Intravascolare Disseminata
Ultima modifica 26.02.2020

Definizione

La coagulazione intravascolare disseminata (CID) è una sindrome caratterizzata da un'anomala attivazione del processo emocoagulativo, in grado di causare un'incontrollata generazione di trombina e fibrina nel sangue circolante.

Questa condizione è secondaria a vari stati patologici, tra cui sepsi, complicanze ostetriche (come abruptio placentae, ritenzione di prodotti del concepimento ed embolismo del liquido amniotico), neoplasie ematologiche (tra cui leucemie acute e linfomi), malattie epatiche (es. epatite fulminante) e danni tissutali estesi (ustioni, ipertermia, traumi da schiacciamento e rabdomiolisi).

Cause meno frequenti di coagulazione intravascolare disseminata comprendono aneurismi dei grossi vasi, emolisi severe ed emangiomi cavernosi (sindrome di Kasabach-Merritt) associati a danno della parete vascolare ed aree di stasi ematica.

La coagulazione intravascolare disseminata può essere di gravità estrema (CID acuta) o manifestarsi come disordine sub-clinico o cronico. Durante il processo emocoagulativo, si verificano fenomeni trombotici diffusi, per aumento dell'aggregazione piastrinica e consumo dei fattori della coagulazione.

L'esordio clinico varia a seconda della patologia di base e della rapidità con cui si instaura la coagulopatia. Una coagulazione intravascolare disseminata che evolve lentamente (in settimane o mesi; CID cronica) provoca manifestazioni tromboemboliche venose (es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare ecc.); quando evolve in modo rapido (in ore o giorni; CID acuta), invece, insorge principalmente una sintomatologia emorragica di difficile controllo. In quest'ultima evenienza, il sanguinamento è persistentemente associato a trombosi microvascolare, la quale può causare disfunzione in molteplici distretti e uno stato d'insufficienza multiorgano.

La sintomatologia della coagulazione intravascolare disseminata comprende, inoltre, manifestazioni emorragiche cutaneo-mucose con estese ecchimosi (apparentemente spontanee o da venopuntura) e petecchie. Frequenti sono le epistassi, la gengivorrea, l'ematuria e le metrorragie. La coagulazione intravascolare disseminata può comportare anche acidosi metabolica, insufficienza respiratoria e sintomi generali a livello gastrointestinale e renale.

La coagulazione intravascolare disseminata è diagnosticata dimostrando le alterazioni significative di alcuni parametri laboratoristici: trombocitopenia, prolungamento del tempo di protrombina (PT) e del tempo di tromboplastina parziale (PTT), aumento dei livelli plasmatici dei prodotti di degradazione della fibrina e riduzione del fibrinogeno plasmatico.

Il trattamento consiste innanzitutto nella correzione della causa scatenante (nella sepsi, ad esempio, è richiesta una terapia antibiotica aggressiva e di rapido effetto). La terapia prevede, inoltre, la sostituzione di piastrine e fattori della coagulazione carenti con l'infusione di plasma fresco concentrato e fibrinogeno con crioprecipitato allo scopo di controllare il grave sanguinamento. L'eparina è usata come terapia in pazienti con coagulazione intravascolare disseminata cronica che presentano tromboembolismo venoso o come profilassi in previsione di interventi chirurgici o trattamenti chemioterapici imminenti.

Sintomi e segni di Coagulazione Intravascolare Disseminata

Coagulazione Intravascolare Disseminata si caratterizza per la presenza di diversi sintomi che possono includere:

Sintomi comuni di Coagulazione Intravascolare Disseminata

Sintomi più rari di Coagulazione Intravascolare Disseminata

La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.