Claustrofobia - Cause e Sintomi

Claustrofobia - Cause e Sintomi
Ultima modifica 03.07.2019

Definizione

La claustrofobia è la paura morbosa degli spazi chiusi e ristretti. Questa manifestazione ansiosa è spesso il risultato di un'esperienza traumatica associata al ricordo di un ambiente angusto.

Il soggetto che ne soffre viene assalito da una sensazione di angoscia, disagio o forte paura non appena si trova - o rischia di trovarsi - rinchiuso in auto, ascensore, camerini, sotterranei, metropolitane ecc. Pertanto, la persona claustrofobica tenta di non esporsi alle situazioni in cui si ritiene accerchiata e priva di libertà spaziale, adottando strategie di evitamento o ricercando la presenza rassicurante di un familiare, con gravi limitazioni per le sue attività.

Come tutte le fobie, anche la claustrofobia è accompagnata da ansia e spesso da manifestazioni somatiche come sudorazione, aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), sensazione di svenimento, disturbi del respiro e timore di morire.

Spesso, la claustrofobia rappresenta un fenomeno passeggero, destinato a scomparire spontaneamente. In alcuni casi, però, questo disturbo fobico richiede il ricorso alla psicoterapia o alla terapia comportamentale.


Claustrofobia

Possibili cause di claustrofobia

Claustrofobia è un sintomo comune o probabile di queste malattie

Cause comuni

Cause rare

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La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.