Metabolismi Energetici nel Lavoro Muscolare
Ultima modifica 25.11.2019
INDICE
  1. Introduzione
  2. Meccanismo di resintesi dell'ATP
  3. Metabolismo Anaerobico Alattacido
  4. Metabolismo Anaerobico Lattacido
  5. Metabolismo Aerobico

Introduzione

La contrazione muscolare, così come moltissime altre funzioni celllulari, avviene grazie all'energia liberata dalla rottura del legame fosfoanidridico che unisce il fosforo α al fosforo ß nella molecola di ATP:

ATP + H2O = ADP + H+ +P +Energia disponibile

La cellula muscolare ha a disposizione riserve limitate di ATP (2,5 g/Kg di muscolo, per un totale di circa 50g). Tali riserve sono sufficienti soltanto per lavori massimali della durata di circa un secondo. Il nostro organismo ha comunque a disposizione dei sistemi energetici che gli permettono di risintetizzare continuamente ATP.

Meccanismo di resintesi dell'ATP

I meccanismi per la risintesi di ATP sono tre e, per ognuno, occorre considerare quattro fattori:

  • Potenza: massima quantità di energia prodotta nell'unità di tempo.
  • Capacità: quantità totale di energia prodotta dal sistema.
  • Latenza: tempo necessario per ottenere la massima potenza.
  • Ristoro: tempo necessario per la ricostituzione del sistema.

Metabolismo Anaerobico Alattacido

Nel muscolo, come in altre cellule, esiste una riserva importante di gruppi fosforici attivi chiamata fosfocreatina o creatina fosfato (CP) o fosfageno. La creatina fosfato si forma nel muscolo a riposo associando ad una molecola di creatina una molecola di fosfato inorganico. Quando il corpo necessita immediatamente di grandi quantità di energia, la fosfocreatina dona il suo gruppo fosfato alla ADP secondo la seguente reazione:

PC + ADP = C + ATP

dove:

  • PC = Creatina Fosfato sintetizzata a riposo nel muscolo scheletrico associando ad una molecola di creatina una molecola di fosfato inorganico.
  • ADP e ATP (visualizza articolo).
  • C = Creatina.

L'enzima che catalizza la reazione è la creatinchinasi.

Nel meccanismo anaerobico alattacido l'ossigeno non interviene e proprio a questa caratteristica si deve l'aggettivo "anaerobico". Anche la produzione di acido lattico è assente ed è per questo che il termine anaerobico viene affiancato dall'aggettivo "alattacido".

Il sistema anaerobico alattacido ha una latenza molto breve, una potenza elevata ed una capacità estremamente ridotta. Le riserve di fosfocreatina, infatti, si esauriscono rapidamente (circa 4-5 secondi). Tali riserve variano comunque da soggetto a soggetto ed aumentano con l'allenamento.

Durante l'attività muscolare intensa e di breve durata, il decremento della forza sviluppata è direttamente collegato al depauperamento delle riserve muscolari di fosfocreatina. Lo sanno bene i centometristi che negli ultimi metri vedono inesorabilmente calare la propria velocità di punta.

ATP e fosfocreatina stivate nei muscoli vengono usate contemporaneamente nel corso di sforzi brevi ed intensi. Nel complesso danno una autonomia energetica di 4-8 secondi.

Caratteristiche del sistema:

  • Potenza: elevata (60-100 Kcal/min).
  • Capacità: molto bassa (5-10 Kcal).
  • Latenza: minima (PC si degrada appena cala la concentrazione di ATP).
  • Ristoro: rapido (al cessare dello sforzo o al diminuire dell'intensità gran parte della creatina viene rifosforilata a CP in circa 10"); questo sistema di resintesi è importante nelle attività che richiedono forza e velocità (salto, corsa breve e veloce, allenamenti di forza con serie brevi e carico elevato).

Metabolismo Anaerobico Lattacido

Anche questo sistema energetico non utilizza ossigeno. Nel citoplasma delle cellule il glucosio muscolare viene trasformato in acido lattico attraverso una serie di 10 reazioni catalizzate da enzimi. Il risultato finale è la liberazione di energia che viene utilizzata per la resintesi di ATP:

ADP + P + Glucosio = ATP + Lattato

Dal momento che il piruvato in presenza di O2 partecipa alla produzione di ATP, la glicolisi è anche la prima fase della degradazione aerobica dei carboidrati. La disponibilità di O2 nella cellula determina l'entità dei processi metabolici aerobici ed anaerobici.

La glicolisi diviene anaerobica se:

  • Scarseggia nei mitocondri l'ossigeno per accettare gli idrogenioni prodotti dal ciclo di Krebs.
  • Il flusso glicolitico è troppo rapido, ossia se il flusso di idrogeno è maggiore della possibilità di trasporto dal citoplasma in sede intramitocondriale per la fosforilazione (eccessiva intensità di esercizio e dunque richiesta di ATP).
  • Sono presenti nei muscoli isoforme di LDH che favoriscono la conversione di piruvato in lattato tipico delle fibre veloci.  

Caratteristiche del sistema:

  • Potenza: inferiore alla precedente (50 Kcal/min).
  • Capacità: molto maggiore della precedente (fino a 40 Kcal).
  • Latenza: 15-30 secondi (se l'esercizio è subito molto intenso interviene in coda al sistema alattacido).
  • Ristoro: subordinato alla eliminazione dell'acido lattico con resintesi di glucosio, con energia fornita dai processi ossidativi (pagamento del debito di O2 lattico); questo sistema di resintesi è importante nelle attività intense, di durata compresa tra i 15" e 2' (es. corsa da 200 a 800m, inseguimento su pista ecc.).

Metabolismo Aerobico

In condizioni di riposo od esercizio fisico moderato la risintesi di ATP è garantita dal metabolismo aerobico. Questo sistema energetico permette la completa ossidazione dei due principali combustibili: i carboidrati ed i lipidi in presenza di ossigeno che funge da comburente.

Il metabolismo aerobico avviene principalmente all'interno dei mitocondri eccetto alcune fasi "preparatorie".

Resa del sistema:

  • 1 mol di palmitato (acido grasso) 129 ATP;
  • 1 mol di glucosio (zucchero) 39 ATP.

Gli acidi grassi contengono, infatti, più atomi di idrogeno degli zuccheri e di conseguenza più energia per la risintesi di ATP; sono però più poveri di ossigeno e per questo hanno una resa energetica inferiore (a parità di ossigeno consumato).

La miscela di acidi grassi e glucosio cambia con l'intensità di esercizio:

Caratteristiche del sistema:

  • Potenza: poco più bassa dei precedenti  (20 Kcal/min) Variabile a seconda del consumo di O2 dei soggetti.
  • Capacità: alta (fino a 2000 Kcal). Dipende da riserva di glicogeno e di lipidi. Soprattutto la durata di utilizzo dipende da intensità di esercizio e grado di allenamento. A intensità basse il tempo di utilizzo è praticamente illimitato, ad intensità alte è necessaria la presenza di glicogeno.
  • Latenza: maggiore dei precedenti: 2-3'.
  • Ristoro: molto lungo (36-48 ore).

Riassumendo:

anaerobico aerobico lattacido latenza dei metabolismi energetici

 

 

 

 

 

 

Tempo necessario alla massima attivazione (latenza) dei vari sistemi energetici.

Notiamo per l'ennesima volta, come ATP e fosfocreatina (CP) abbiano un ruolo essenziale nei primi secondi di esercizio (attività di potenza) e come tra i 15 ed i 50 secondi subentri il massimo contributo della glicolisi anaerobica, con produzione di lattato. Solo intorno ai 50-60 secondi il metabolismo aerobico raggiunge la sua piena efficacia.

Tempo di esercizio e vie di produzione dell'energia

  • 1-10" fase della potenza anaerobica (alattacida);
  • 20-45" fase anaerobica (mista);
  • 1-8' fase tolleranza al lattato;
  • >10' fase aerobica.