Mappatura dei Nei: Cos'è? Come si esegue e Perché è importante

Mappatura dei Nei: Cos'è? Come si esegue e Perché è importante
Ultima modifica 21.11.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la mappatura dei nei?
  3. A cosa serve
  4. Come si esegue
  5. Quanto dura
  6. È necessaria una preparazione?
  7. Controindicazioni
  8. Ogni quanto fare l'esame

Generalità

La mappatura dei nei è una valutazione dermatologica che consente il controllo costante delle lesioni pigmentate presenti su tutto il corpo del paziente.
Quest'indagine prevede l'ispezione dell'intera superficie cutanea alla ricerca di neoformazioni neviche, tenendo monitorate nel tempo le eventuali macchie che mostrano caratteristiche atipiche.
La mappatura nevica viene eseguita con l'ausilio di strumenti ottici di precisione, non invasivi, che analizzano non solo la struttura morfologica esterna delle lesioni, ma anche le caratteristiche degli strati posti subito al di sotto del derma superficiale.

Con questa valutazione, il dermatologo ha l'opportunità di visualizzare ed archiviare su un computer le foto delle macchie pigmentate sospette, per poterle confrontare con le immagini registrate nei mesi o negli anni successivi e individuare eventuali segni di alterazione.
Per questi motivi, la mappatura dei nei rappresenta un esame diagnostico importante per individuare precocemente la presenza di un tumore della pelle e migliorarne in modo significativo le probabilità di cura.

Cos'è un neo (o nevo)?

nei (o nevi) sono macchie pigmentate causate da un processo proliferativo caratterizzato dall'accumulo di melanociti (cellule che producono melanina, pigmento responsabile del colore della pelle e dell'abbronzatura).

Queste lesioni cutanee possono destare sospetti quando presentano una struttura "atipica", sia ad occhio nudo che in seguito all'esame dermatoscopico.

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Cos'è la mappatura dei nei?

Il termine "mappatura" è inteso come un programma di controllo della pelle, attuato al fine di rilevare periodicamente le lesioni presenti sulla superficie cutanea del paziente; nei controlli successivi, il confronto con gli esiti delle visite precedenti permette di verificare se le lesioni cutanee hanno subìto un cambiamento di forma e colore.
La mappatura dei nei si avvale di tecnologie non invasive e indolori, come l'esame dermatoscopico manuale o la videodermatoscopia digitale.

  • L'esame dermatoscopico è una metodica che permette di esaminare la superficie cutanea grazie a un forte ingrandimento, in grado di aumentare la capacità di diagnosi del dermatologo. Quest'indagine consente anche la visione delle strutture poste subito al di sotto dell'epidermide superficiale (strato intermedio tra epidermide e derma profondo), altrimenti non visibili ad occhio nudo.
    L'osservazione di tali elementi è rilevante per il medico specialista, il quale può valutare le caratteristiche e l'organizzazione tipica di ogni lesione cutanea.
    Le informazioni relative ai nei vengono quindi catalogate e immagazzinate con opportuni sistemi computerizzati, per permettere il controllo ed il confronto delle neoformazioni sospette nel tempo.
  • La videodermatoscopia prevede l'utilizzo di una telecamera a fibre ottiche, collegata a un computer che trasmette immagini di altissima qualità e permette di salvare, con opportuni sistemi computerizzati, le fotografie delle lesioni. Grazie a questa metodica, il dermatologo può esaminare con estrema cura il reticolo pigmentario, la distribuzione della melanina e la vascolarizzazione della macchia, migliorando la capacità di individuare le lesioni sospette, che andranno sottoposte, poi, ad esame istologico.

A cosa serve

La mappatura ha lo scopo di registrare la presenza di neoformazioni pigmentarie su tutto il corpo e di seguire con attenzione i nevi che mostrano caratteristiche cliniche e dermatoscopiche atipiche.
Durante la mappatura dei nei, il dermatologo può:

  • Osservare accuratamente gli aspetti caratteristici di ogni neo;
  • Avere un'indicazione circa la natura delle macchie cutanee;
  • Distinguere le forme neoplastiche con un'accuratezza superiore rispetto alla valutazione ad occhio nudo o con una normale lente d'ingrandimento.

La mappatura dei nei rappresenta, quindi, un supporto fondamentale per la diagnosi precoce di un melanomatumore maligno dall'epidermide che può insorgere sulla cute sana o su un nevo preesistente, trasformatosi in senso neoplastico.
Il melanoma non è il tumore cutaneo più diffuso, ma è il più pericoloso, poiché può dare metastasi in tempi relativamente veloci. Se questo viene identificato precocemente e trattato con la chirurgia, invece, la prognosi è favorevole.

Come si esegue

La mappatura dei nei è un'indagine eseguita nel corso di una visita dermatologica, con il paziente libero dagli indumenti, per una migliore valutazione della cute e delle mucose visibili.
In un primo momento, il soggetto viene esaminato sul lettino per la valutazione globale ad occhio nudo, quindi vengono contrassegnati i nei che sembrano irregolari.
La seconda parte della visita prevede l'utilizzo del dermatoscopio, il quale consente al dermatologo una visione diretta della superficie cutanea. Tale strumento è una sorta di piccolo microscopio, dotato di una lente, che viene posto a contatto con la pelle.

La zona da esaminare viene illuminata con una luce polarizzata incorporata nell'apparecchio; la cute risulta traslucida e viene messo in evidenza anche il derma superficiale (lo strato intermedio tra epidermide e derma profondo).
Durante l'esame dermatoscopico, il dermatologo scatta delle fotografie in macro dei nei contrassegnati e le analizza successivamente con un supporto digitale.

In alternativa, per la mappatura dei nei il medico può usare una telecamera collegata a un sistema elettronico (videodermatoscopio digitale), che permette di guardare le immagini indirettamente su un monitor.
Inoltre, il programma di valutazione delle lesioni offre la possibilità di creare delle cartelle per ogni paziente, in cui archiviare le immagini della pelle visionate. Questi documenti personalizzati potranno essere usati per confrontare i nei a distanza di tempo.

Melanoma: chi è più a rischio?

Il melanoma può svilupparsi a qualsiasi età, senza differenza fra uomini e donne.
Tuttavia, alcune persone hanno un rischio di base mediamente più elevato, poiché presentano uno tra i seguenti fattori di rischio:

  • Familiarità: presenza di un parente di primo o secondo grado che ha sviluppato il melanoma.
  • Fototipo: individui con pelle chiara e occhi chiari (celesti o verdi), tendenza a formare lentiggini e a scottarsi al sole.
  • Numero di nei: presenza superiore ai 50 nei sulla pelle.
  • Esposizione al sole: soggetti che abbiano sviluppato scottature solari (specialmente durante l'infanzia e l'adolescenza) o che si espongono nelle ore centrali della giornata e non utilizzano creme con fattore di protezione solare (SPF) superiore a 20.
  • Precedente storia personale di melanoma: pazienti che abbiano già sviluppato tale tumore in passato.

Quanto dura

Generalmente, il tempo necessario per effettuare un'approfondita mappatura dei nei è pari a 30 minuti. Il paziente viene fatto spogliare e sdraiare sul lettino, quindi il dermatologo effettuerà un esame dei nevi presenti sulla pelle, provvedendo alla loro mappatura.
Al termine della visita, viene consegnato al paziente un referto da poter condividere con il proprio medico di medicina generale. Inoltre, vengono fornite indicazioni sulle corrette norme di esposizione al sole e su come eseguire l'auto-ispezione della cute (cioè il controllo periodico dei nei e delle lesioni presenti sulla pelle, eseguito davanti a uno specchio o con l'aiuto di un familiare, che permette di riscontrare cambiamenti rapidi e sospettosi).

Come controllare un neo

La presenza dei nei non deve allarmare, ma occorre tenere a mente che possono diventare pericolosi quando intervengono modificazioni che richiedono una tempestiva valutazione da parte di un medico specialista. Per questo motivo, viene consigliata la pratica regolare dell'auto-ispezione della cute.

Quando si controlla un neo, occorre ricordare la regola dell'ABCDE, che tiene conto delle principali caratteristiche di una lesione che devono far sospettare la presenza di un melanoma e indurre a sottoporsi a un controllo dermatologico.

  • A come Asimmetria: neo formato da due metà diverse tra loro.
  • B come Bordi: presenza di un neo con margini irregolari e frastagliati.
  • C come Colore: lesione molto scura o non uniforme, in cui siano comparse variazioni di colore (sfumature di marrone o di nero, rosso, bianco e blu);
  • D come Dimensione: nei di dimensioni maggiori di 6 mm di diametro e cambiamenti rapidi di larghezza e spessore.
  • E come Evoluzione: neo che ha modificato il suo aspetto iniziale, per forma, dimensioni e colore in un breve periodo di tempo (6-8 mesi) o se ha sanguinato spontaneamente.

È necessaria una preparazione?

La mappatura dei nei non richiede alcuna preparazione specifica.
Tuttavia, per facilitare la visione delle lesioni pigmentate e consentire un'accurata ispezione di tutta la superficie corporea con la dermatoscopia, possono essere utili alcuni accorgimenti:

  • Il giorno delle visita, evitare di truccare le palpebre, le labbra e il viso; se possibile, sfoltire la barba o i baffi; rimuovere lo smalto dalle unghie e non indossare orologi e gioielli.
  • Segnalare al dermatologo l'eventuale presenza di eventuali macchie in sede genitale, per evitare che non vengano ispezionate.
  • Se possibile, non prenotare l'appuntamento quando si è abbronzati: dopo l'esposizione solare, i nevi manifestano segni di foto-attivazione che potrebbero ostacolare l'esame strumentale.

Inoltre, è bene ricordare di portare alla visita la documentazione clinica derivante da valutazioni dermatologiche precedenti e riferire al medico se in famiglia si sono verificati casi di melanoma.

Controindicazioni

La mappatura dei nei non presenta controindicazioni. L'esame non provoca dolore e non è invasivo; inoltre, può essere effettuato anche dalle donne in stato di gravidanza.

Ogni quanto fare l'esame

La frequenza con cui sottoporsi alla mappatura nevica dipende dalla valutazione dello specialista, il quale tiene in considerazione vari fattori.
In linea generale, se non sussistono situazioni particolari, è sufficiente che il soggetto si sottoponga a una visita dermatologica ogni 2-3 anni.

Nel caso in cui si fossero riscontrati nei "a rischio", invece, è consigliabile un controllo annuale, attraverso dermatoscopia manuale o videodermatoscopia digitale.

Da ricordare

  • Non esporsi mai al sole senza una protezione adeguata sulla pelle: utilizzare filtri solari con un fattore di protezione adeguato al proprio fototipo (tra 20 e 50+), efficace contro i raggi UVB e UVA e senza ingredienti sensibilizzanti. Eventualmente valutare l'assunzione di un integratore solare.
  • Evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata.
  • Evitare o ridurre al minimo l'impiego di lampade e lettini abbronzanti.
  • Tenere sotto controllo le macchie delle pelle e i nei, secondo la regola dell'ABCDE: Asimmetria, Bordi irregolari, Colore variabile, Dimensione ed Evoluzione rapida.
  • Effettuare con regolarità una visita dermatologica: l'esame clinico della pelle e la mappatura dei nei permettono di diagnosticare il melanoma nelle sue fasi il più possibile precoci, identificando la comparsa di nuovi nei o il cambiamento di quelli già esistenti.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici