Ultima modifica 05.12.2019

Generalmente, con il termine "antibiotici naturali" si fa riferimento a quelle sostanze dotate di attività antibatterica che derivano dalle piante.
In realtà, gli antibiotici di origine naturale non derivano solo dalle piante, ma anche da funghi, batteri e animali.

Antibiotici Naturali

Gli antibiotici sono sostanze utilizzate per contrastare le infezioni batteriche e possono avere azione batteriostatica (cioè inibiscono la crescita batterica) o battericida (cioè sono in grado di uccidere i batteri).

Antibiotici prodotti dai miceti

Il regno dei miceti - meglio conosciuto come regno dei funghi - comprende moltissimi organismi, da quelli più piccoli e semplici (come i lieviti e le muffe) fino a quelli più complessi e grandi (come i funghi che fanno parte della nostra alimentazione).
Di seguito, sono elencati i principali antibiotici naturali prodotti da miceti.

Penicilline

La prima penicillina - la penicillina G - fu scoperta da Alexander Fleming nel 1929 e divenne il capostipite della grande famiglia delle penicilline.
La penicillina G è un prodotto del metabolismo del fungo Penicillium notatum (oggi conosciuto come Penicillium chrysogenum).

Durante i suoi studi, Fleming notò che una piastra di coltura batterica era contaminata da una muffa e che all'interno di quella stessa piastra la crescita dei batteri risultava fortemente inibita. I successivi studi che furono effettuati portarono all'identificazione e all'isolamento della penicillina G.
Da quel momento in poi, la ricerca in questo campo ricevette un grande impulso, portando alla sintesi di nuove penicilline con caratteristiche migliorate.
Le penicilline sono antibiotici battericidi.
Fanno parte di questa classe di farmaci la benzilpenicillina, l'oxacillina, la cloxacillina, la nafcillina, l'ampicillina, l'amoxicillina, la bacampicillina e la carbenicillina.

Cefalosporine

La scoperta della prima cefalosporina - la cefalosporina C - è avvenuta in Italia grazie al medico Giuseppe Brotzu.
La cefalosporina C deriva dal fungo Cephalosporium acremonium (oggi noto come Acremonium chrysogenum) ed è la capostipite della famiglia delle cefalosporine.
Le cefalosporine sono antibiotici ad azione battericida.
Fanno parte di questa categoria la cefapirina, la cefalexina, la cefuroxima, il cefotetan, il cefaclor, la cefixima e il ceftibuten.

Antibiotici prodotti dai batteri

Alcuni antibiotici di origine naturale sono stati isolati da colture batteriche, in particolare da actinomiceti (batteri Gram-positivi). Di seguito, sono elencate le classi di farmaci che originano appunto da batteri.

Carbapenemi

I carbapenemi sono antibiotici ad azione batteriostatica. Il capostipite di questa classe di farmaci è la tienamicina, che fu isolata per la prima volta dall'actinomicete Streptomyces cattleya.
Fanno parte di questa categoria l'imipenem e il meropenem.

Tetracicline

Le tetracicline sono un insieme di composti ad azione batteriostatica ottenuti da batteri attinomiceti appartenenti al genere Streptomyces. In particolare, la prima tetraciclina ad essere scoperta - la clortetraciclina - fu ottenuta da colture di  Streptomyces aureofaciens.
Fanno parte di questa famiglia la tetraciclina, la demeclociclina, l'ossitetraciclina, la minociclina e la dossiciclina.

Antibiotici amminoglicosidici

Gli antibiotici amminoglicosidici sono composti battericidi. La streptomicina (il capostipite) fu scoperta dal biologo Selman Abraham Waksman nel 1952, che la isolò da colture dell'actinomicete Streptomyces griseus.
Fanno parte di questa famiglia di farmaci la neomicina, la kanamicina e la gentamicina.

Macrolidi

Gli antibiotici macrolidi possono avere attività sia batteriostatica che battericida, in funzione della concentrazione del farmaco e in funzione del microorganismo da contrastare.
Il capostipite di questa famiglia di antibiotici è l'eritromicina, ottenuta da colture di Streptomyces erythraeus.
Appartengono a questa famiglia anche la claritromicina e l'azitromicina.

Cloramfenicolo

Il cloramfenicolo è un antibiotico batteriostatico che può diventare battericida a concentrazioni molto elevate.
È stato isolato per la prima volta da colture batteriche di Streptomyces venezuelae.

Vancomicina

La vancomicina è un antibiotico ottenuto per fermentazione del batterio Amicolatopsis orientalis.

Daptomicina

La daptomicina è un antibiotico ad azione battericida ottenuto dal batterio Streptomyces roseosporus.

Antibiotici prodotti dal corpo umano

La capacità di sintetizzare sostanze antibiotiche appartiene a quasi tutti gli esseri viventi, uomo compreso.
globuli bianchi dell'organismo umano producono alcune sostanze dall'azione antimicrobica, tra cui le defensine e le catelicidine.
La distruzione dei patogeni da parte del sistema immunitario umano è affidata soprattutto ad alcuni leucociti (globuli bianchi), in particolare, a macrofagi, neutrofili e linfociti T citotossici. Queste cellule sono in grado di ingerire e digerire i patogeni tramite la secrezione di sostanze fortemente ossidanti. A tale azione contribuiscono anche numerosi enzimi, quali lattoferrina, lisozima, collagenasi ed elastasi.
Vi sono poi dei peptidi dotati di azione antimicrobica, come le stesse defensine e catelicidine e la proteina inducente la permeabilità batterica.
Defensine e catelicidine sono parte integrante del sistema immunitario innato (aspecifico); appartengono alla classe dei peptidi antimicrobici (AMPS) e vantano un'azione antimicrobica ad ampio spettro. Infatti, sono attive soprattutto contro i batteri Gram-positivi e Gram-negativi, ma presentano anche una certa attività antivirale, antifungina, antiparassitaria e antitumorale.
Oltre all'attività antimicrobica diretta - generalmente espletata creando dei pori nella membrana batterica - defensine e catelicidine sono in grado di potenziare la risposta immunitaria stimolando l'intervento dei leucociti.
Le defensine e le catelicidine sono stipate all'interno dei granuli dei neutrofili: le defensine si trovano all'interno dei granuli primari, mentre le catelicidine si trovano nei granuli secondari.

Antibiotici prodotti dalle piante

Alcuni tipi di piante sono in grado di produrre sostanze antibatteriche, anche se presentano un'attività molto inferiore rispetto a quella posseduta dagli antibiotici derivanti da funghi e batteri.
Inoltre, è bene ricordare che le sostanze antibatteriche contenute in queste piante possono interferire con eventuali trattamenti farmacologici già in atto.
Le piante, poi, contengono anche altri composti che potrebbero essere potenzialmente pericolosi per l'individuo.
Pertanto, prima di utilizzare rimedi erboristici od omeopatici, è bene consultare il proprio medico e chiedere consiglio al farmacista.

Aglio (Allium sativum)

All'interno dell'aglio è contenuta una particolare sostanza - l'allicina - che è dotata di proprietà antibatteriche. Inoltre, l'allicina possiede anche proprietà antifungine, antivirali, antinfiammatorie e analgesiche.
L'uso dell'aglio nella medicina popolare è molto antico e documentato, soprattutto per quel che riguarda il trattamento delle infezioni e la prevenzione dell'aterosclerosi e dell'ipertensione.

Cannella (Cinnamomum zeylanicum)

La cannella vanta proprietà antimicrobiche ed eupeptiche (facilita la digestione).
Un tempo veniva utilizzata per il trattamento di patologie gastrointestinali, cistiti batteriche, vaginiti e nelle infezioni del cavo orale.

Cipolla (Allium cepa)

La cipolla contiene sostanze solforate dotate di proprietà antibiotiche. Inoltre, è dotata anche di attività antinfiammatoria e sembra utile nella prevenzione dell'aterosclerosi.

Echinacea (Echinacea)

L'echinacea, in realtà, non produce una vera e propria sostanza con azione antibatterica, ma ha proprietà adattogene e immunostimolanti che la rendono utile nel trattamento adiuvante di infezioni delle vie respiratorie e delle basse vie urinarie.

Eucalipto (Eucalyptus globulus)

L'essenza di eucalipto - oltre a vantare proprietà mucolitiche ed espettoranti - è dotata anche di proprietà antibatteriche. Pertanto, può essere utile come antisettico in caso di faringiti, bronchiti, otiti e adeniti.

Idraste (Hydrastis canadensis)

L'idraste contiene una sostanza chiamata berberina. Questa sostanza è dotata di proprietà antibatteriche e può essere utile anche nel trattamento delle recidive da Candida albicans.

Propoli

La propoli è un materiale resinoso che viene prodotto dalle api in seguito all'elaborazione delle sostanze ceroso-gommose che rivestono le gemme dei fiori.
La propoli viene utilizzata dalle api per cementare le celle dell'alveare. Trova impiego grazie alle sue proprietà batteriostatiche, battericide, antifungine e antivirali

Oli essenziali

Gli oli essenziali (o essenze, od oli volatili) sono costituiti da una miscela di sostanze altamente volatili e sono caratterizzati da un odore intenso. Per questo, i componenti degli oli essenziali vengono anche chiamati "aromatici".
Gli oli essenziali possono essere costituiti da miscele variabili di sostanze, quali terpeni, alcoli, aldeidi, chetoni ed esteri.
Gli oli essenziali estratti da alcuni tipi di piante vantano proprietà antibatteriche. Fra queste piante, ricordiamo:

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista