Rottura del Crociato: cause, sintomi e tempi di recupero

Rottura del Crociato: cause, sintomi e tempi di recupero
Ultima modifica 22.02.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

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"Rottura del crociato" è l'espressione gergale usata per indicare in modo quanto meno improprio e vago un grave infortunio del ginocchio: la lesione totale del legamento crociato anteriore.

Cos'è il Legamento Crociato Anteriore: un breve ripasso

La ragione per cui l'espressione "rottura del crociato" è impropria e vaga è molto semplice: l'articolazione del ginocchio comprende due legamenti crociati, l'anteriore e il posteriore; pertanto, parlare di rottura del crociato, senza specificare quale legamento crociato è interessato (se l'anteriore o il posteriore), potrebbe creare degli equivoci, in quanto nella terminologia in questione mancano i riferimenti fondamentali per capire l'esatta natura dell'infortunio.
Tuttavia, l'espressione "rottura del crociato" è comunque accettata e di uso comune, perché, a differenza della rottura del crociato anteriore, la rottura del crociato posteriore è molto rara (caratterizza soltanto il 5% di tutte le lesioni a carico dei legamenti crociati del ginocchio).

Cos'è

Cosa vuol dire Rottura del Crociato?

La rottura del crociato o, come sarebbe più corretto dire alla luce di quanto sopra riportato, la rottura del crociato anteriore è un grave infortunio all'articolazione del ginocchio, caratterizzato dalla lesione completa del legamento crociato anteriore.

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Il legamento crociato anteriore, o LCA, è uno dei 4 legamenti fondamentali del ginocchio (gli altri sono il già citato legamento crociato posteriore, il legamento collaterale mediale e il legamento collaterale laterale).

Lungo in media 30 millimetri circa e largo in media 11 millimetri, il legamento crociato anteriore origina dalla superficie inferiore dell'estremità distale del femore e si aggancia, con la sua estremità finale, sulla superficie superiore dell'estremità prossimale della tibia.

Protagonista durante il decorso da femore a tibia di un incrocio con il legamento crociato posteriore (particolarità da cui deriva l'utilizzo del termine "crociato"), il legamento crociato anteriore ricopre due importanti funzioni: prevenire l'iperestensione del ginocchio e limitare la rotazione interna della tibia.
Il legamento crociato anteriore, pertanto, è deputato a contribuire in modo determinante alla stabilità del ginocchio.

Per approfondire: Legamento Crociato Anteriore: Cos'è nei dettagli Per approfondire: Legamenti del Ginocchio: Quali Sono?

Cause

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La rottura del crociato è il risultato di una grave distorsione al ginocchio (distorsione di III grado), che determina il recisione completa del legamento crociato anteriore.
In traumatologia, per distorsione al ginocchio, gli esperti intendono tutti quegli infortuni a carico del ginocchio, che comportano un danno più o meno esteso a uno o più dei quattro legamenti fondamentali del ginocchio.

Come si può rompere il Crociato?

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Nella maggior parte dei casi, le distorsioni al ginocchio con rottura del crociato sono dovute a:

  • Una torsione innaturale, o verso l'interno o verso l'esterno, del ginocchio;
  • L'iperestensione del ginocchio (in termini pratici, il cosiddetto "calcio a vuoto");
  • L'arresto brusco e improvviso durante una corsa alla massima velocità;
  • Un impatto violento a livello della parte esterna del ginocchio o all'interno del piede.

Seppur diverse nella dinamica, le sopraccitate cause di rottura del crociato anteriore comportano tutte un forte trauma a carico dell'articolazione del ginocchio.

Chi è più a rischio di Rottura del Crociato?

La rottura del crociato è un infortunio molto comune in ambito sportivo, soprattutto tra coloro che praticano attività come il calcio, il rugby, la pallacanestro o lo sci, durante le quali sono previsti corse con cambi di direzioni, balzi, salti, atterraggi violenti, scontri fisici ecc.

La rottura del crociato, tuttavia, non è esclusiva di chi fa sport; con una frequenza non trascurabile, infatti, questo infortunio interessa anche le persone anziane, le quali, in conseguenza della loro età, sono più facilmente soggette a cadute accidentali capaci di minare l'integrità delle ginocchia.

Fattori di Rischio per la Rottura del Crociato

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A favorire la rottura del crociato sono diversi fattori, tra cui:

  • Pratica di sport come il calcio, la pallacanestro, il rugby, l'hockey, lo sci, la pallavolo ecc., per i motivi già riportati;
  • Inadeguato riscaldamento dell'apparato muscolo-scheletrico prima di qualsiasi attività motoria;
  • Condizioni ambientali avverse (per chi pratica sport come il calcio o il rugby: terreno di gioco scivoloso o sconnesso, freddo eccessivo ecc.);
  • Deficit di forza e flessibilità da parte del muscolo quadricipite della coscia (la tonicità di questo elemento muscolare garantisce un maggiore controllo dei movimenti innaturali del ginocchio, quindi preserva da infortuni a carico di tale articolazione);
  • Mancanza di coordinazione ed equilibrio, dovuta a un inadeguato allenamento o all'età avanzata;
  • L'appartenenza al sesso femminile (si veda il seguente approfondimento).

Perché la Rottura del Crociato è più frequente nelle donne?

Secondo attendibili statistiche, per le donne, ci sarebbe una probabilità dalle 2 alle 8 volte superiore, rispetto agli uomini, di essere vittima di rottura del crociato, durante tutte quelle attività sportive considerate a rischio.
In base a quanto sostengono gli esperti, le differenze tra donna e uomo, per quanto concerne la probabilità di procurarsi una lesione del legamento crociato anteriore, sarebbero dovute a 3 fattori:

  • La minore tonicità, nella donna, dei muscoli deputati a controllare i movimenti innaturali del ginocchio (es: muscolo quadricipite della coscia). Nell'uomo, questi muscoli sono per natura più forti e garantiscono un controllo maggiore;
  • Il diverso allineamento tra bacino e gamba;
  • La maggiore lassità, nelle donne, dei legamenti, conseguente alla sostanziosa presenza di estrogeni e relaxina (un altro ormone).

Epidemiologia: quanto è diffusa la Rottura del Crociato?

Ogni anno, negli Stati Uniti, gli episodi di distorsione al ginocchio caratterizzati dalla rottura del crociato anteriore sono all'incirca 200.000.

Per l'Italia, purtroppo, ricerche così precise relativamente all'incidenza annua della rottura del crociato non esistono; tuttavia, secondo alcuni esperti del settore, il numero di infortuni in termini percentuali dovrebbe essere sovrapponibile a quello statunitense.

La rottura del crociato anteriore caratterizza il 95% di tutti infortuni a carico dei legamenti crociati del ginocchio (la percentuale restante, quindi, è a carico del legamento crociato posteriore).

Sintomi e Complicazioni

Come si fa a capire se si è Rotto il Crociato?

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Chi subisce la rottura del crociato anteriore avverte, fin dai primissimi istanti, un forte dolore al ginocchio (dolore locale), che ne impedisce la normale mobilità; molto spesso, inoltre, proprio al momento dell'infortunio, potrebbe percepire un rumore simile a uno schiocco: questo rumore, che proviene dall'interno del ginocchio, è generato dalla lesione del legamento crociato anteriore.

Successivamente alla comparsa del dolore, la rottura del crociato anteriore causa:

  • Gonfiore locale. Il gonfiore è particolarmente marcato nella fase acuta dell'infortunio; dopodiché, si riduce gradatamente fino a risolversi;
  • Rigidità e ridotta mobilità del ginocchio. Sono dovute, in parte, al dolore evocato dal movimento dell'articolazione sofferente e, in parte, alla mancanza di integrità da parte di un elemento fondamentale alla funzionalità del ginocchio come il legamento crociato anteriore;
  • Ginocchio instabile. In particolare, il paziente ha la sensazione che il ginocchio "scappi" in avanti, al di fuori della sua sede naturale, ogni volta che si alza in piedi;
  • Ecchimosi e lividi tutt'attorno al ginocchio interessato.
  • Versamento articolare associato, talvolta, ad emartro.

Complicanze

Nel 50% delle distorsioni al ginocchio con rottura del crociato anteriore, l'infortunio si associa a danni ad altre strutture fondamentali del ginocchio, quali: legamento collaterale mediale, menisco mediale e cartilagine articolare.
Com'è facilmente intuibile, i danni alle suddette strutture, oltre alla rottura del crociato, aggravano ulteriormente il grado clinico.

È da segnalare che, sul lungo periodo, la rottura del crociato anteriore predispone, specie in assenza di trattamenti tempestivi e adeguati, alla gonartrosi, ossia l'artrosi del ginocchio.

Diagnosi

Come riconoscere la Rottura del Crociato?

Per formulare la diagnosi di rottura del crociato, sono fondamentali un esame obiettivo accurato, un'anamnesi scrupolosa e, talvolta, esami di imaging, come la risonanza magnetica al ginocchio e/o i raggi X al ginocchio.

Chi si occupa della Diagnosi e della Terapia delle Distorsioni al Ginocchio?

A occuparsi della diagnosi e della terapia delle distorsioni al ginocchio con rottura del crociato anteriore è il medico ortopedico, il quale è un medico specializzato in ortopedia.

Esame Obiettivo e Anamnesi

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Esame Obiettivo e Anamnesi

Nel corso dell'esame obiettivo e dell'anamnesi, il medico specialista:

  • Analizza il ginocchio dolente, palpandolo e confrontandolo con quello sano;
  • Mette in pratica una serie di test diagnostici manuali utili a valutare la stabilità dell'articolazione sofferente (es: test del cassetto anteriore), test diagnostici che sono spesso fondamentali per stabilire la precisa entità dell'infortunio presente;
  • Interroga il paziente relativamente a:
    • Il tipo di movimento o trauma che ha generato la distorsione;
    • Le sensazioni avvertite o i rumori emessi dal ginocchio al momento della distorsione;
    • Dopo quanto tempo è insorto il gonfiore;
    • Le modalità di comparsa del dolore;
    • I tempi di comparsa dell'instabilità articolare.

È da segnalare che, per l'esecuzione delle manovre utili a valutare la stabilità del ginocchio, occorre attendere qualche giorno dall'infortunio; l'eventuale attuazione delle suddette manovre subito dopo la rottura del crociato anteriore, infatti, favorirebbe il dolore, pertanto risulterebbe estremamente fastidiosa per il paziente.

Risonanza Magnetica al Ginocchio

La risonanza magnetica al ginocchio è l'esame strumentale che permette di evidenziare con precisione l'entità, la sede precisa e le eventuali complicanze (danni ad altre strutture articolari) della rottura del crociato anteriore.

La risonanza magnetica al ginocchio è indicata per ottenere maggiori informazioni sull'infortunio o per una conferma diagnostica, quando persistono dei dubbi.

Raggi X al Ginocchio

In presenza di una rottura del crociato anteriore, l'indicazione alla realizzazione di un esame come i raggi X vige quando c'è il sospetto di una lesione a carico delle ossa che costituiscono l'articolazione del ginocchio.

Terapia

Quale Cura per la Rottura del Crociato?

Il legamento crociato anteriore manca quasi del tutto di vascolarizzazione; ciò comporta che sia incapace di autorigenerarsi in caso di lesioni a suo carico.
Alla luce di ciò, l'unica soluzione per ripristinare la normale anatomia del legamento crociato anteriore in caso di una sua rottura totale è ricorrere alla chirurgia ricostruttiva.

Prima di proseguire con i dettagli del trattamento chirurgico, occorre precisare che, in presenza di rottura del crociato, la chirurgia ricostruttiva è indicata in tutti i casi, tranne quando il paziente è una persona anziana o estremamente sedentaria; in queste due situazioni, infatti, la cura verte verso una terapia conservativa.

Chirurgia Ricostruttiva: operazione al Crociato Anteriore

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L'intervento di chirurgia ricostruttiva adottato in presenza di rottura del crociato anteriore consiste nella ricostruzione, in artroscopia, delle struttura legamentosa che ha subìto la lesione; più precisamente, prevede:

  • L'eliminazione dei due monconi di legamento crociato anteriore comparsi a seguito dall'evento lesivo;
  • L'innesto di un nuovo legamento crociato anteriore, prelevato altrove e collocato ovviamente nella stessa posizione di quello originale.

Le possibili fonti del nuovo legamento crociato anteriore sono più d'una; l'ortopedico curante, infatti, può effettuare la ricostruzione dell'LCA servendosi di:

  • Una porzione di tendine rotuleo appartenente allo stesso paziente; il prelievo di questo tendine ha luogo al momento dell'intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore.
  • Un legamento crociato anteriore proveniente da un donatore deceduto.
  • Un legamento sintetico.

Da diversi anni ormai, gli ortopedici che curano gli episodi di rottura del crociato tendono a prediligere l'innesto di una porzione di tendine rotuleo, in quanto assicura risultati migliori (il tendine rotuleo è più vitale, più sicuro e più resistente di qualsiasi altro tipo di innesto finora esistente).

L'intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore:

  • È un'operazione che avviene in regime ambulatoriale, con ricovero diurno del paziente;
  • Dura circa un'ora, salvo complicazioni o non ci siano altre strutture del ginocchio da risanare;
  • Richiede l'anestesia epidurale o spinale;
  • Impone al paziente di presentarsi, nel giorno dell'operazione, a digiuno da almeno 6-8 ore.
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Fase post-operatoria

Dopo l'intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore, il piano terapeutico prevede uno specifico programma di riabilitazione, che serve a preparare il nuovo legamento e il ginocchio nel suo insieme al ritorno alla normale deambulazione, alla corsa, ai salti ecc.

La riabilitazione comprende cure di fisioterapia la cui intensità aumenta gradualmente con il tempo e parallelamente ai progressi del nuovo legamento.

La riabilitazione incide in modo determinante sulla qualità del recupero dall'intervento di ricostruzione dell'LCA; se il paziente è scrupoloso nel seguirla, infatti, c'è un'altissima probabilità di recupero ottimale e nei tempi previsti.

Per approfondire: Riabilitazione dopo Rottura del Crociato Anteriore

Terapia Conservativa nella Rottura del Crociato

La terapia conservativa adottata in caso di rottura del crociato prevede, sostanzialmente, cure fisioterapiche specifiche e, talvolta, l'uso di un tutore per il ginocchio.

Le cure fisioterapiche consistono in esercizi propriocettivi per gli arti inferiori e in esercizi di rinforzo del muscolo quadricipite femorale; lo scopo di queste cure è migliorare la stabilità del ginocchio privo di un legamento fondamentale.

La terapia conservativa non permette in alcun modo la guarigione dall'infortunio; il ginocchio interessato, infatti, rimane comunque compromesso dal punto di vista funzionale e continua a limitare le possibilità di movimento del paziente.

A ciò, occorre aggiungere poi che, per il mantenimento a lungo termine della stabilità del ginocchio sofferente, il paziente dovrebbe effettuare con una certa regolarità gli esercizi propriocettivi e di rinforzo muscolare appresi durante la fisioterapia.

Regole di Primo Soccorso nella Rottura del Crociato

Subito dopo la rottura del crociato, per alleviare la sintomatologia conseguente all'infortunio, sarebbe opportuno adottare alcune misure di primo soccorso.
Nello specifico, queste misure di primo soccorso consistono nel cosiddetto protocollo RICE, ossia:

  • Riposo e immobilizzazione (del ginocchio);
  • Applicazione di ghiaccio sulla zona dolente;
  • Compressione (dell'articolazione);
  • Elevazione (dell'articolazione).

Prognosi

Oggi, la prognosi per gli episodi di rottura del crociato sottoposti a chirurgia è ottimale per il 90% delle lesioni; questo dato confortante è frutto dei progressi della chirurgia moderna.

Rottura del Crociato: i Tempi di Recupero

Dopo intervento chirurgico, i tempi di recupero dalla rottura del crociato sono di 6 mesi; in alcune situazione particolari, potrebbero ridursi a 4-5 mesi, ma ciò capita soprattutto agli atleti di alto livello che possono contare su cure fisioterapiche giornaliere costanti.

Prevenzione

Come prevenire la Rottura del Crociato

La maggior parte delle distorsioni al ginocchio con lesione dell'LCA è la conseguenza di circostanze imprevedibili; tuttavia, in particolare per chi pratica sport, è sicuramente utile a ridurre il rischio di rottura del crociato anteriore:

  • Esercitare e rinforzare i muscoli che stabilizzano l'articolazione del ginocchio, in particolar modo il quadricipite femorale (soprattutto il muscolo vasto mediale);
  • Utilizzare calzature adeguate;
  • Utilizzare soltanto materiale sportivo idoneo alle condizioni ambientali presenti (es: per chi gioca a calcio, usare scarpe con i tacchetti in ferro in caso di terreno fangoso).

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza